Le nostre reazioni furono totalmente diverse: Eva addirittura svenne, rianimandosi solo dopo qualche minuto. Io mi limitai a lanciare qualche urlo e a lanciare in aria gli oggetti più vicini a me. Ci vollero alcuni minuti prima che la professoressa riuscisse a ristabilire l’ordine. Quando ci fummo calmate, mi promisi che non l’avrei più chiamata Vecchiaccia, dal momento che nelle sue vene scorreva lo stesso sangue di Styles, e appena smise di ridere per la nostra reazione immediatamente la implorammo: “La pregooo, ce li faccia conoscere!!!” Eravamo in preda ad una vera e propria crisi isterica. Gli altri intanto ci guardavano allibiti scuotendo la testa. La profe ci disse che non sapeva se questo era possibile, ma comunque ci chiese il nostro indirizzo mail, con la promessa che ci avrebbe ricontattato per qualsiasi novità.
 
Per la prima volta uscimmo da quell’aula con un sorrisone a 43256 denti stampato in faccia. Continuammo a lanciare gridolini, non potevamo ancora crederci. Mentre salivamo sul bus felici come due pasque ci infilammo le cuffiette iniziando a cantare (si fa per dire, dato che nessuna delle due è molto.. ehm, intonata).
Quella sera Eva si fermò a dormire a casa mia. In realtà non dormimmo per niente, poiché eravamo ancora troppo eccitate per la notizia che ci aveva dato qualche ora prima la Smith. Era impossibile in quella situazione non farsi gigantesche teghe mentali e sognare ad occhi aperti immaginando di conoscere i nostri idoli. Lo avevamo fatto già tante volte, ma ora quella fantasia sembrava diventare sempre più reale.Per l’eccitazione quella notte non dormimmo per niente e la passammo a fantasticre e ascoltare le canzoni di quelle cinque carote che avevano rubato i nostri cuori da un anno.
Guys, you stole our hearts!
 
Passò qualche mese, la scuola era finalmente finita. Tutte edue eravamo state promosse senza debiti (yeee!). Ci stavamo godendo i primi giorni di vacanza tra giornate in piscina e serate a ballare o semplicemente a passeggiare mangiando un  gelato.
Quel pomeriggio di metà giugno Eva era a casa mia. Lei se ne stava sdraiata sul mio letto a giocherellare con i miei pelouches sfogliando una rivista mentre io ero sdraiata per terra a cazzeggiare con il computer. Dopo aver controllato le notifiche di Facebook e aver fatto un salto su Twitter, diedi un’occhiata alla mia posta elettronica. Tra le varie email di facebook e di pubblicità ce ne fu una che attirò subito la mia attenzione, era di qualche giorno prima e proveniva da un indirizzo sconosciuto che non avevo tra i contatti. Con curiosità la aprii e la lessi tutta d’un fiato. *spazio autrici* Saalve,questa è la nostra prima FF! abbiamo pubblicato due capitoli insieme,sennò non si capiva molto!Domani pubblicheremo anche il terzo! Per 'arrivo delle 5 carote bisognerà aspettare ancora un pochino:) vi preegoo,qualche recensioneee?giusto per sapere cosa ne pensate! baci a tutte(: