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Autore: Cabiria Minerva    24/04/2012    2 recensioni
Una lettera a volte può lenire il dolore di un addio, o almeno questo è quello che hanno detto ad Angel.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Angel, Cordelia Chase
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dear Cordy


 

Avevamo da dirci tutto, ma non il modo per dirlo.

J.S. Foer

Cara Cordelia

Angel osservò a lungo l'inchiostro nero e brillante che asciugava. Con un sospiro appoggiò la penna accanto al foglio e congiunse le mani davanti a sé cercando di ricordarsi chi fosse stato a dirgli che scrivere lettere alle persone che se ne sono andate era terapeutico. Tsk, terapeutico... Non ho certo bisogno di una terapia per superare... Sentì una strana sensazione poco sotto lo sterno.

Lesse il nome che aveva appena scritto. Da quanto tempo se n'era andata? Quanto era passato da quell'addio, dal punto d'arrivo di una catena di eventi tutt'altro che favorevoli? Mesi, anni... A volte, quando era immerso nei suoi pensieri, poteva quasi sentire le labbra della donna sulle sue in quell'ultimo bacio. Com'era potuto accadere? Quando avevano superato il punto di non ritorno ed avevano visto svanire le speranze di una vita normale?

Riprese la penna in mano. Se tu potessi vedermi ora rideresti, lo so. E forse è esattamente quello che stai facendo. Suo malgrado si lasciò scappare un sorriso. Sì, se Cordelia l'avesse visto tormentarsi su un pezzo di carta – per cosa, poi? Una lettera... d'amore? – avrebbe riso. Dio, se gli mancava la sua risata. Ma forse saresti anche triste sapendo che qualsiasi cosa io scriva è il segno che tu non ci sei più.

«È troppo difficile.» Le parole risuonarono nella camera, infrangendo il silenzio che lo avvolgeva. «È tutto troppo difficile.» ammise, forse per la prima volta da secoli. Si sentiva svuotato, disilluso. Era stato dannato, tanto tempo prima, quando Darla l'aveva trasformato in un vampiro, permettendogli di compiere atrocità che aveva espiato dopo esser stato maledetto dagli zingari. Ma solo ora si rendeva conto che quella era stata solo la prima di infinite dannazioni, innumerevoli inferni terreni infertigli da un dio che sicuramente doveva odiarlo. Buffy – che aveva considerato l'amore di una vita, Doyle – che era riuscito ad essergli amico in un momento buio, Darla – che non era riuscito a salvare, Connor – che gli era stato portato via per essere cresciuto in una dimensione infernale e che aveva poi quasi distrutto il mondo, e Cordelia... Cordy. Non avevano neanche avuto una chance per veder crescere quell'amore che avevano represso. Erano stati pedine al servizio di Poteri che avevano preso tutto quello che c'era da prendere, lasciando solo il vuoto.

Non ho mai trovato facile parlare di sentimenti. Quando ero ancora un umano non era argomento da uomini, e comunque ero troppo superficiale, troppo giovane, e naturalmente nei primi secoli da vampiro... Sai anche tu com'è Angelus: non esattamente il tipo da riflessioni romantiche. Però avrei voluto parlare con te. Rimase alcuni istanti con la penna a mezz'aria. Avrei voluto tante cose, Cordy. Ma non abbiamo avuto tempo. Appoggiò nuovamente la penna sulla scrivania.

Era vero. Non avevano avuto tempo. «Ma se fossi riuscito a salvarla...» No, non avrebbe potuto. Non rientrava nelle sue capacità, non sarebbe riuscito ad ancorarla a quella vita terrena che avrebbe avuto ancora tanto da darle, così l'aveva vista scivolare via da quel mondo sentendosi impotente. Se avesse potuto salvarla l'avrebbe fatto. E le avrebbe detto quanto l'amava, se fosse stato necessario glielo avrebbe detto anche ogni giorno. Soffocò un gemito e scrisse ancora alcune parole.

Le cose non sono andate come speravamo. Non siamo riusciti a creare quel futuro immaginato e mai confessato, e ora cosa è rimasto se non il vuoto? Forse non eravamo destinati ad essere, o forse la nostra occasione è in un'altra vita, in un'altra dimensione... Però devi sapere che ti ho amata, Cordy, e che ancora ti amo. Forse un giorno riuscirò a portarti indietro, o forse sarai tu a trovarmi. In ogni caso ricordati di me. Ricordami come io ricordo te, in ogni istante.

Allontanò la sedia dalla scrivania e si alzò. Guardò la lettera. L'aveva veramente scritta lui? Si sentì stupido. A che pro scrivere qualcosa che non verrà mai letto? Mentre un'ombra copriva il suo sguardo Angel prese il foglio, lo piegò con cura. «Che cosa stupida...» si disse avvicinandosi al cestino. Allungò la mano ma non riuscì ad allentare la presa delle proprie dita. Rabbuiato prese un libro e vi nascose la lettera mentre fuori i primi raggi di sole riscaldavano l'aria fresca.


 



Salve a tutti!
In questo periodo sto riguardando l'intera serie di Angel, quindi sto anche rivivendo momenti molto drammatici (ad esempio io che cerco di uccidermi con la tazza del tè mentre Cordy-non-Cordy bacia Connor..). Di conseguenza le mie (peraltro già di norma molto "allegre") storie tendono ad essere un po' deprimenti... Mi scuso per questo ed offro un cioccolatino a tutti! ;)

Cabiria Minerva

ps: Se a qualcuno interessa, qui ci sono un paio di foto che ho fatto pensando a questa one-shot:
http://cabiria89.deviantart.com/#/d4xijpt
mentre questa è la mia pagina facebook: https://www.facebook.com/CabiriaMinerva
   
 
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