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Autore: GiulyDarkness    24/04/2012    0 recensioni
Alice, ragazza piena di aspirazioni e problemi famigliari, con un (forse) fidanzato geloso e due genitori assenti.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei. Lei sapeva che scrivere non le avrebbe risolto tutti i problemi, ma sentiva che era l’unica cosa che la faceva sentire bene. Aveva 14 anni e credeva che il mondo fosse ai sui piedi, perché pensava di avere tutte le caratteristiche in regola per diventare qualcuno. Era alta, magra, aveva dei lunghi capelli castani, con dei riflessi biondi, che le scendevano fino alle spalle. Non le mancavano di certo la bellezza e la determinazione per sfondare, ma ogni volta che si guardava allo specchio pensava che in lei ci fosse qualcosa di sbagliato e, crescendo, capii che quello che le mancava fosse l’affetto dei suoi, sempre troppo impegnati e troppo assenti, per rendersi conto che la loro figlia aveva bisogno delle solite attenzioni che gli altri genitori davano ai loro figli. All’età di sedici anni decise di iniziare a scrivere una biografia e un libro su quello che le era successo negli ultimi due anni, i peggiori che si potesse ricordare. Iniziò facendo una lista dei brutti avvenimenti successi: 1. Separazione 2. Andrea 3. Jacopo Queste erano le tre cose che la facevano stare male più di qualsiasi altra cosa al mondo. Decise proprio di partire spiegando questi tre punti. Raccontò della separazione dei suoi, che era avvenuta un anno fa, non voleva ammetterlo, ma sapeva benissimo che non l’avrebbe mai superata; i suoi avevano cercato di farla sembrare una cosa naturale, come se non ci fosse stata un’altra soluzione!! Loro certamente non potevano immaginare come si sentisse e, forse, era meglio così. Suo padre era andato a vivere all’estero (lei non aveva ancora capito perché), ed era costretta a vivere con sua madre, nella solita casa di sempre, piena di ricordi, dei quali avrebbe fatto volentieri a meno. Poi c’era una novità: Andrea, il nuovo compagno di sua madre… Lei, malgrado desiderasse la sua felicità, era convinta che lui non fosse l’uomo per lei, in più non le andava a genio, lo trovava goffo e insicuro, proprio l’opposto di quello che ci voleva in quella famiglia. In più c’era qualcosa in lui che non la convinceva, ma non sapeva con esattezza cosa fosse. L’ultimo punto era Jacopo, il suo ex. Continuava a chiederle di perdonarlo per il tradimento e di ritornare insieme, ma lei non voleva più stare con lui perché sosteneva che il lupo perde il pelo ma non il vizio. In questi anni lei era profondamente cambiata, non era più la ragazzina arrogante e ostinata, anzi ora era timida, introversa, e lunatica; attribuiva la colpa alla separazione, ma sapeva che questa non era l’unica causa. Quel giorno decise di uscire, e controllò la solita posta sul tavolo. C’erano molte buste sulla roba da pagare, e poi c’era un foglio bianco piegato, lo aprì e lesse: spero che tu possa perdonarmi Alice, ti amo, non abbandonarmi proprio ora, era solo una sbaglio, non lo rifarò. Jack. Era da tantissimo che non si sentiva chiamare Alice, ormai tutti la chiamavano Ally, nonostante tutto le fece piacere; analizzò attentamente il contenuto, poi guardò la firma: Jack, quel soprannome, che le faceva venire in mente tutto di lui, di Jacopo. Decise di chiamarlo e di dargli una seconda possibilità, se la meritano tutti, no? Lui era felice come quando a un bambino comprano il giocattolo che desidera ardentemente. Ma la verità è che lei aveva bisogno di una persona di cui fidarsi, e l’unico era lui. Non aveva più voglia di uscire, così accese il computer, controllò le mail e ne trovò una di Andrea (era l’unico modo che lui conosceva per comunicarle le brutte notizie); il messaggio diceva che aveva bisogno di parlarle la sera stessa di una cosa importante, lei accettò e alla sera venne a sapere la fatidica notizia. Le spiegò che doveva partire per un po’ di tempo per affari e per sistemare delle cose con la sua ex moglie e le chiese di dirlo a sua madre, visto che lui sarebbe partito quella notte. Ecco ci risiamo, un altro codardo, già, non bastava suo padre. Oltre al danno anche la beffa: non solo voleva partire, ma non aveva neanche il coraggio di dirlo alla donna che amava, così tutta la responsabilità sarebbe stata nelle sue mani, poteva chiedere di meglio? Ovviamente sua madre reagì male alla notizia, si sentiva abbandonata, per la seconda volta, e come darle torto? Io non avevo neanche voglia di infuriarmi perché non ne valeva la pena per un idiota del genere.. Fui io a consolare mia madre, e nei giorni seguenti vidi Jack quasi tutti i giorni, era l’unico che poteva consolarmi. In questo arco di tempo mi resi conto di amarlo, ma decisi di rimanere impenetrabile come sempre, non volevo che lui pensasse che io fossi fragile.
  
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