Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: Endo    25/04/2012    4 recensioni
[DesutaSein][AU]
[...] "Perché Desuta era una bomba ad orologeria i giorni dispari, e macchina per il solletico quelli pari.
Era assolutamente imprevedibile e lunatico, per niente discreto e rumoroso. E guai se lo trovavi vagamente brillo: allora si che erano casini.
Ma alla fine, si, gli andava bene così.
Infondo, non erano mai stati amici." [...]

Blblblblbl, have fun~
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Never been friends

 

Portò le mani davanti  alla bocca e ci soffiò sopra nella speranza di riscaldarle.
Poi, con quelle stesse mani, tirò i lembi del cappello per far in modo che aderisse meglio alla testa.
Infine si sistemò la sciarpa e rimise le mani in tasca, cercando di conservare un po’ di calore.
Dannato inverno.
Si maledisse mentalmente per non aver tardato altri cinque minuti, uscendo da casa.
Tanto aveva tutto il tempo che voleva. Lo sapeva.
E invece no, lui doveva farsi suggerire dalla sua stupida coscienza di fare la cosa giusta e andare all’appuntamento in orario, ovviamente.
Doveva ascoltare quella voce che diceva che almeno uno dei due doveva comportarsi in maniera decente, perché altrimenti sarebbe andato tutto a rotoli, no?
Imprecò a bassa voce e guardò l’orologio appeso all’ingresso della stazione, venti minuti di ritardo.
Per quanto ancora voleva torturarlo e farlo congelare, quello lì?
Sbuffò e fissò il suo respiro trasformarsi in una nuvola in miniatura.
Ma che ci faceva lì –al freddo per giunta- ad aspettare uno come Desuta?
Insomma, non erano certo amici.
Mpf, non che lo fossero mai stati.
Il loro rapporto era complicato e la maggior parte delle volte Sein preferiva non pensarci, onde evitare l’emicrania.
Erano cresciuti insieme, tra una spintarella e un pianto, che si erano poi tramutati in schiaffi e litigi animati.
Non erano mai stati amici.
Tra uno sbuffo e l’altro avevano passato le elementari, tra un silenzio teso e l’altro le medie e infine si erano distinti anche alle superiori per via del loro rapporto contorto e contraddittorio.
Un giorno li vedevi azzuffarsi e il giorno dopo ridevano e scherzavano su quanto fossero brutti i porri del professore di filosofia.
Era qualcosa di pubblico dominio ormai, perché sia le loro urla che le loro risate erano perfettamente udibili da tutta la scuola.
E più volte, Sein si era chiesto se gli andasse veramente bene così.
Perché Desuta era una bomba ad orologeria i giorni dispari, e macchina per il solletico quelli pari.
Era assolutamente imprevedibile e lunatico, per niente discreto e rumoroso. E guai se lo trovavi vagamente brillo: allora si che erano casini.
Ma alla fine, si, gli andava bene così.
Infondo, non erano mai stati amici.
Sorrise tra sé ricordando il giorno in cui ogni possibilità di essere amici era andata a farsi friggere.
Anche in quel periodo era inverno ma, per quanto si sforzasse di ricordare, non avrebbe saputo dire se era una giornata fredda oppure no.
Di sicuro la neve non aveva iniziato a cadere nel momento perfetto.
Ma non c’era proprio stato, il momento perfetto.
E non era stata una di quelle dichiarazioni da film mielosi, anzi.
C’era stata una tale tensione nell’aria che la si poteva respirare.
Per più e più secondi Sein aveva udito solo i battiti del proprio cuore nelle orecchie.
Avevano avuto difficoltà a spiccicare parola -e parlando di Desuta è assurdo-, a trovare un posto appartato e a non far scontrare i nasi durante il loro primo bacio.
Ma, nonostante tutto, avevano finito per riderci su, come sempre.

Sussultò sentendo una mano che gli si poggiava sulla spalla e lo scuoteva con poca grazia e riguardo.
“Oooohi, bella addormentata, sei morta congelata o cosa?” ridacchiò il demone dai capelli ribelli almeno quanto lui.
L’angelo gonfiò le guancie e gli lanciò un occhiata torva “Sarei potuto congelare veramente se avessi dovuto aspettare ancora”.
“Dai dai non prendertela, lo sai che i compiti occupano un sacco di tempo della mia giornata~” gongolò Desuta.
“Si, si certo, i compiti. Perché non ci ho pensato prima” rispose l’altro con tono apatico, non credendo minimamente alle parole del suo interlocutore.
Desuta ridacchiò e gli prese le mani infreddolite dalle tasche per stringerle nelle sue “Suvvia, angioletto, vedrai che mi farò perdonare”.
“Oh si che ti farai perdonare, mi pagherai tutte le cioccolate che vorrò per il resto della vita” disse, e annuì serio, come a confermare la sua tesi.
“Così mi conviene lasciarti sai? Il mio portafoglio ti odierà per sempre” fece il demone con finto tono dispiaciuto, “Peggio per lui allora” rispose saccente l’ angelo.
Entrambi però, non riuscirono a non farsi scappare un sorriso.
Poi Desuta trascinò Sein dietro l’angolo dell’edificio e, circondatagli la vita con le braccia, lo baciò.
Il castano gli avvolse le braccia intorno al collo e lo tirò a sé il più possibile, fremendo per il calore che il suo ragazzo emanava.
Quando si staccarono piano, affannati -e con le guancie arrossate, nel caso di Sein-, il demone sogghignò “Sono perdonato adesso?”.
L’angelo lo fissò negli occhi verdi e ci si perse, poi accennò un sorriso e rispose in un sussurro “Uno solo è un po’ poco per farsi perdonare”.
E Desuta non ci pensò due volte a far ricongiungere le loro labbra attirandolo a sé ancora e ancora.
Non dispiaceva a nessuno dei due, perché infondo non erano mai stati amici, e non avevano la minima intenzione di essere solo quello.
 
 
 

Angolo ottuso(?):
Buondì! Quanto tempo, neh?
Si si ok, non è poi così tanto, ma non riuscivo a starvi lontano, care popolazioni del fandom 

Comunque, che dire, questa cosa l’ho buttata giù ieri a mezzanotte
ma mi sono addormentata prima di postarla così la prima cosa che ho fatto appena sveglia
è stata quella di fare in modo che tutti poteste leggere questo abominio questa tortura questa cosa questa fic..!
Si lo so che è ora di pranzo e si, avete capito bene, mi sono svegliata adesso~
Se notate, ho tentato di dare un filo logico che non so se siete riusciti a seguire D:
Volevo provare qualcosa che non fosse pieno di salti temporali qua e là come nelle mie solite fic ma non so D:
Fatemi sapere che ne pensate, ovviamente
~
Che altro? Ah si, risentirete parlare di me molto presto perché conquisterò il mondo scriverò ancora su questa coppia 
Beh, a presto si spera~
E n d o♥

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Endo