CAPITOLO I

NEL REGNO DEGLI ELFI STELLATI.

Era la frizzante giornata del 1° Febbraio, nel Regno Degli Elfi Stellati si stavano svolgendo i preparativi per la grande festa del re.

Nel palazzo di sua maestà erano appesi enormi festoni color verde, con delle scritte in latino; sulle strade, delle gioiose voci cantavano per il loro sovrano, che era un uomo molto buono e saggio, ma anche simpatico e sincero. Era molto grasso. Aveva un volto paffuto e abbronzato, con dei grandi occhi neri. I capelli erano bianchi e ricci, ordinati in una piccola coda. Era famoso, oltre che per la sua lealtà e fedeltà per la patria, anche per il suo enorme naso: era grosso, a patata e paonazzo. La bocca era grande e larga, la barba era curata. La sua voce era cupa ma nello stesso tempo anche simpatica. Aveva una moglie di nome Margherita e otto figli, fra cui un dolce ragazzo Aramis.

Nella periferia della città della Stella Polare, le guardie, cercavano di tenere in ordine la città per la festa del re Febbraio.

Una ragazzina molto misteriosa, con calato sopra il viso un cappuccio, leggeva un quadernino nero seduta vicino a un mendicante.
< Signorina,  si allontani da lui, è sporco non vede? > Disse in tono schifato una gurdia che passava lì vicino. < No > Rispose lei. < Come scusi? > Ribattè l'uomo. < No, non mi allontanerò da lui. > Il vigilante stava per afferrarla per un braccio quando il figlio del re Febbraio si avvicinò all' uomo.

Ribattè Aramis, facendo scappare l'uomo. < Non mi serve il tuo aiuto. > Disse scontrosa la bambina incappucciata. < Posso? > Chiese il principe, togliendole il mantello marrone che le copriva dalla faccia ai piedi. La ragazza aveva una statura media, ed era mingherlina. Aveva una faccia affilata e la pelle molto chiara. Sul volto aveva un espressione arrabbiata. I capelli blu le ricoprivano la schiena in una treccia. Gli occhi erano verdi e molto grandi. La bocca era sottile e rossa. Teneva le mani in tasca ed era vestita con una specie di camicia azzurra, con una gonna che le copriva le gambe.< Mi aspetto un grazie. > Disse Aramis fingendosi arrogante. < Signore, non dirò grazie ad un uomo così presuntuoso ed assetato di potere, non mi inchinerò al suo cospetto, per quanto io sia povera, non sono una stupida come lei. > Rispose la ragazzina.

< Guardie! > Gridò allora il principe. La ragazza iniziò a correre scavalcando bancarelle e persone, facendo un grande chiasso nella città.

Arrivata al fiume Dei Sassi Grigi, s'accorse che aveva dimenticato il suo quadernino vicino al mendicante ed al principe Aramis; si girò per vedere se le guardie la stavano inseguendo e le vide superare l'angolo della chiesa. Corse sul ponte di legno che separava la città dal bosco in cui abitava. Era a pochi passi dalla sua dimora quando cadde inciampando in una radice. Aramis la raggiunse a cavallo e la afferrò.

< Site sempre così insolente? > Chiese il ragazzo. < Sì. Ma solo con chi lo è con gli altri. > Rispose lei affannata. < Ti lascerò libera, ma prima devi dirmi il tuo nome. > Disse Aramis. < Voglio il mio quaderno. > Rispose lei. < Nome alquanto curisioso. Ecco, tieni. > disse il principe lanciandole il libricino di pelle nera. Mentre stava per allontanarsi dal bosco con la sua cavalla, la ragazzina urlò < Odette > e poi scappò confondendosi con il fitto verde di quel magico posto.

Ecco qui il primo capitolo della mia storia! Lo so, non è molto lungo ma dovevo spiegare un po' di cose... più avanti si capirà di più. Spero vi sia piaciuto. Dedico questo primo capitolo a ulisse999 e ovviamente alla mia amica STAILIST.
YARA