25/04/2012
2 recensioniLa nuova recluta. Il team si allarga
“Oh! Finalmente che ci assegnano una missione, sinceramente non ne potevo più di restare li a fare niente!”
“Che bello? Vorresti dire: Che palle! non sai che adesso è un periodo bello?? A noi non arriva nulla di serio da affrontare!!”
“Si, lo so… però…”
“Però e Però! concentratevi! La nostra base è piccola, e il nemico ci può scoprire!” Una voce forte interruppe la discussione fra i due compagni. Era Vegeta, in missione con la sua squadra di compagni, ovviamente non erano compagni qualunque, e per essere li, hanno fatto più che 10.000 sacrifici! Ma poco importava. Quello che contava era che la squadra era in missione speciale.
La missione consisteva nello scovare dei ladri che avevano rubato a palazzo. Il loro nascondiglio era già stato individuato e restava solo acciuffarli e portarli alle guardie del re.
Il team si era appostato nei pressi di un deserto rosso, dietro una vecchia casa abbandonata da cui si poteva scorgere benissimo la casa i rapinatori. Da quell’angolazione si poteva studiare un piano adatto ed efficace per scovare i ladri. “Al mio segnale andate voi due, mentre al mio secondo segnale partiamo noi due.” Disse Vegeta. “Si!” -- “D’accordo!” dissero i due compagni che poco tempo prima stavano litigando. Vegeta poi si girò verso il suo ultimo compagno per accertarsi che avesse capito il suo piano. Quello annuì.
Vegeta fece il primo cenno. E i primi due compagni partirono. Attese un attimo e poi si girò: “Andiamo!” e si precipitò insieme al suo ultimo compagno di squadra. Presero i ladri e il loro tesoro rubato, poi li riportarono a corte. Dove verranno giustiziati dal re Vegeta, o dalle guardie.
Arrivati a corte, i quattro ragazzi, posarono a terra le loro prede, e si misero in riga. Il re chiamò due guardie, e li ordinò di portarlo subito nelle prigioni fredde e sotterranee del grande palazzo. “Bravi. Avete eseguito la missione in modo eccellente. Questa volta voglio premiarvi. Farò entrare nel vostro team un nuovo compagno di squadra…” Tutti si guardarono in faccia un po’ sbalorditi e senza parole, non volevano affatto un nuovo compagno di squadra, a cosa li sarebbe mai servito? Se avevano compiuto una missione senza l’ausilio di nessun aiuto esterno, a cosa li sarebbe mai servito??
Si fece avanti uno dei compagni: “Re Vegeta, ci dispiace molto, ma a noi non serve avere un altro membro nel nostro team. Abbiamo completato la nostra missione con successo e onore. Non crediamo di avere bisogno di nessun altro.” “Fammi finire!” Disse ruggendo il Re. “Questo non è un ragazzo qualunque, ha delle abilità speciali. Ed anche se ha due anni in meno di voi è forte quanto due team più avanti di grado del vostro. Ho scelto proprio voi perché siete il team migliore della vostra età, e penso di premiarvi rispetto agli altri.” I quattro ragazzi si riunirono fra loro:”Cosa facciamo? L’offerta mi sembra allettante.” “Si, anche a me non sembra niente male.” “A me invece non piace… cosa ci servirebbe mai un nuovo compagno di squadra adesso che i tempi sono tranquilli?? Mm… non so’ voi… ma a me questa storia mi puzza un po’…” Disse uno dei quattro, suscitando stupore per essere l’unico che aveva detto qualcosa di diverso. “Ma… a me non sembra ci sia nulla di strano… il Re ha solo voluto premiarci per il nostro lavoro…” Disse il primo. “Mm… non so’ cosa dire, secondo me entrambi avete ragione, non so’ davvero da che parte stare…” Poi tutti e tre si girarono verso Vegeta, il quale non aveva fatto alcun ragionamento ad alta voce. Lui e solo lui poteva essere l’ago della bilancia, e la sua risposta sarebbe stata quella decisiva. “Per me è si, facciamo entrare nel nostro team una nuovo individuo.” Tutti rimasero sbalorditi dalla sua risposta, conoscendo che era una persona che non guardava in faccia a nessuno… come aveva potuto allargare la sua schiera di aiutanti?? Si, perché alla fine il team era una montatura fatta solo per allenarlo, si sapeva molto bene. Ma la risposta del suo comportamento era semplice: si era incuriosito dalle ipotesi dei suoi compagni e aveva voluto far entrare in squadra un ragazzo nuovo e interessante da studiare nei comportamenti. Cosa vi stavate aspettando da uno come lui!?
“La nostra risposta definitiva è si, accogliamo il premio che ci ha proposto, nostro Re.” Disse il portavoce del gruppo. Il Re fece un cenno a una guardia e questa si affrettò subito ad aprire un grande portone, Da cui si videro tre sagome. Si poteva riconoscere benissimo le singole persone. Ai lati c’erano due guardie e al centro, con una testa un po’ più bassa, c’era il nuovo compagno. Vennero davanti al Re. Il ragazzo aveva un cappuccio che li copriva la testa, e non si poteva vedere quindi il suo volto. Una guardia sussurrò qualcosa a questo, il quale andò dritto vero una porta posta a lato della grande sala, nel buio. Tutta la squadra andò anch’essa via, però nelle proprie camere, e uscendo dall’entrata principale.
Il loro nuovo compagno sarebbe entrato nella squadra solo due giorni dopo. Perché si doveva abituare alla vita e ritmi del posto. Strano!? Beh, se per voi questo è strano aspettate di conoscere il tipo… poi decidete cos’è più strano fra questo e lui stesso!