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Autore: bonnie misa    25/04/2012    3 recensioni
Il respiro caldo della gattina creava nuvolette di vapore nell'aria gelida.
All'improvviso drizzò le orecchie.
Un muso nero e peloso spuntò dall'ingresso della grotta.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dedicato alla mia amica Sara (Mitsuki91). Storia nata per caso ma che ci tenevo a pubblicare.

 

 

L'amore di una gatta

 

Faceva freddo,il vento gelido fece rizzar il pelo alla gattina che,silenziosamente,cercava un riparo.

Zampettando velocemente si rifugiò in una tana nascosta tra le rocce.

Probabilmente era una tana di volpe abbandonata.

La gattina dal pelo color dell'ebano si leccò la ferita alla zampa.

Il cielo divenne sempre più nero e infine una fitta pioggia cominciò a cadere.

Il respiro caldo della gattina creava nuvolette di vapore nell'aria gelida.

All'improvviso drizzò le orecchie.

Un muso nero e peloso spuntò dall'ingresso della grotta.

Istintivamente la gatta rizzò il pelo,mostrando le unghie affilate.

Il bel muso lupesco che si era introdotto nella grotta inclinò la testa e esibì un sorriso canino.

La gattina si schiacciò contro il fondo della parete,senza staccare gli occhi azzurri dal cane lupo.

Il grosso animale entrò nella grotta e scrollò il suo pelo nero e arruffato,inzuppando la micina.

Mano a mano che scendeva la notte,la temperatura continuava ad abbassarsi.

La gattina nera rabbrividì per il freddo.

Nell'aria si sentiva solo il lieve russare del cane lupo,che dormiva beatamente a poco meno di un metro di distanza.

Silenziosamente la gatta nera si avvicinò al grosso animale.

I suoi occhi penetranti sempre fissi sull'animale.

Il cane lupo aprì gli occhi,svegliandosi all'istante.

La tensione aumentò a dismisura.

Poi il cane lupo si mosse.

Si sdraiò accanto alla gatta,sovrastandola col suo corpo e,dolcemente,le leccò la ferita alla zampa.

La gatta,dapprima allerta,iniziò a sciogliersi.

Quando l'alba rischiarò la grotta,illuminò il grosso corpo arruffato del cane lupo che copriva con la sua grande coda pelosa,il corpo flessuoso della gatta,riscaldandola.

Quando infine,il lupo si svegliò,la micia era sparita.

Sbadigliando sonoramente, l'animale uscì dalla grotta per sgranchirsi le zampe e trotterellando,andò via.

Poco dopo la gatta tornò al suo rifugio.

Con sua enorme delusione si accorse che il cane lupo non c'era più.

Iniziò a miagolare tristemente,sconfortata all'idea di essere rimasta sola ancora una volta.

-Ciao,gattina-

La micia si girò di scatto,guardando l'essere umano che le aveva appena rivolto la parola.

I capelli neri erano scompigliati e decisamente lunghi,una leggera barba cresceva incolta e i suoi occhi azzurri s'incatenarono a quelli neri dell'uomo.

Mai nella sua vita la gatta aveva visto occhi come quelli.

Assomigliavano a dei grandi pozzi scuri nei quali è facile perdersi.

-Non avere paura,ti ho solo portato del latte fresco- e così dicendo,le mostrò una ciotola ricolma di latte.

Se prima la gatta era sulla difensiva,l'odore del latte la addolcì.

Un passo alla volta,timidamente,la gattina uscì dalla grotta e,con cautela,si avvicinò alla ciotola.

-Ma che brava micina sei- le disse l'uomo quando la gatta nera iniziò a bere avidamente il latte.

Poi,con un leggero salto,la gattina balzò in grembo all'uomo,che rimase piacevolmente sorpreso.

Iniziò ad accarezzarla dolcemente mentre l'animale faceva le fusa.

-Credo che ti porterò con me- concluse serio l'uomo fissando la gattina gli si era raggomitolata in grembo e sonnecchiava tranquilla.

Per risposta la micia miagolò contenta.

L'uomo si guardò attorno,per essere sicuro di non essere osservato,con cautela prese la gattina tra le braccia e roteò su se stesso,sparendo all'improvviso con un sonoro POP.

La vecchia casa polverosa nella quale erano entrati non era per nulla accogliente.

La gatta si aggirava inquieta tra le varie camere di casa Black.

Poi,entrò nella camera da letto dell'uomo.

Sapeva che era la sua.

Glie lo diceva l'istinto felino,inoltre il suo odore era inconfondibile.

Si accoccolò tra le lenzuola e,senza rendersene conto crollò addormentata.

Quando Sirius Black entrò nella sua stanza rimase incredulo.

Era immobile sulla soglia ad osservare una splendida ragazza dormire.

I capelli erano corti,lisci come la seta e neri come l'ebano.

Il petto della fanciulla si abbassava e alzava regolarmente,scandendo il ritmo del respiro.

Ciò che attirò il suo sguardo però era il corpo nudo della ragazza.

Con sicurezza le si avvicinò,sfiorandole con una mano i glutei sodi.

La fanciulla aprì gli occhi di scatto.

Ancora una volta,i suoi occhi azzurri si fusero con quelli neri dell'uomo.

-Ben svegliata,gattina- le disse Sirius stringendola tra le braccia.

La ragazza affondò le dita tra i capelli scuri dell'uomo,avvinghiandosi a lui.

-Il tuo nome...dimmi il tuo nome- mormorò lui mordicchiandole il lobo dell'orecchio e facendo scaturire in lei un milione di emozioni.

-Sara- sussurrò la ragazza sentendo il respiro farsi sempre più corto.

Sirius la baciò con prepotenza,dominandola.

La fanciulla lasciò che la lingua dell'uomo le esplorasse la bocca,giocando con lei.

Con un rapido movimento la ragazza gli sfilò la maglietta e si strinse a lui,strusciandosi e sentendo la virilità dell'uomo premere contro la sua intimità.

Velocemente Sirius si slacciò i pantaloni.

La voleva. Cazzo se la voleva!

Non riuscì nemmeno a spogliarsi completamente.

Sentiva l'urgenza di farla sua all'istante.

La fece stendere sotto di se e con una sola poderosa spinta entrò in lei.

La ragazza emise gemito,stringendolo a se e continuando a baciarlo con foga.

Le spinte di Sirius diventarono sempre più frenetiche,spingendo il suo membro fino in fondo e sorridendo nel vederla godere.

Con un ultima spinta violenta rilasciò in lei il suo seme.

Affannato le si sdraiò accanto,accarezzandole la schiena.

La ragazza si appoggiò al suo petto e sorridendo chiuse gli occhi.

Il giorno seguente Sirius si trovava in sala da pranzo.

Il suo figlioccio Harry stava discutendo animatamente con Remus.

-Via via,non è il caso di agitarsi tanto!- disse infine appoggiando una mano sulla spalla di Harry.

-Tu dici? Io invece la trovo una cosa seria! Poteva restare uccisa! O peggio! Orribilmente sfigurata!- sbottò il ragazzo facendosi scuro in volto.

-Oh andiamo,qualche graffio non ha mai ucciso nessuno!- disse ridendo il suo padrino ripensando a quando,qualche giorno prima,Harry l'aveva chiamato preoccupato poiché Ginny era caduta dalla scopa.

-A proposito di graffi...cos'hai fatto alla schiena?- Harry fissò preoccupato i graffi che percorrevano la schiena dell'amato padrino.

-Oh,niente niente. Ho solo avuto un piacevole incontro con una gattina-

-Quella micina nera che viene a trovarti tutte le notti? Io la trovo adorabile!- disse Hermione sorridendo mentre si accomodava sulla poltrona accanto al camino.

-Oh,anch'io la trovo adorabile...- disse Sirius sorridendo e pregustandosi un altra notte di sesso con la sua gattina nera.

  
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