Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Vivalm    25/04/2012    1 recensioni
Non vedevo l'ora di scriverla:)
"Adesso basta, non riuscivo più a guardare il suo sorriso e quelle magiche fossette. Gli avrei detto tutto, gli avrei detto che non ero lo stronzo che voleva solo usarlo a suo piacimento, come sicuramente aveva pensato. Gli avrei detto che non mi ero mai sentito così legato ad una persona in vita mia,che ogni canzone sul palco, ogni azione,ogni dannato movimento mi faceva pensare a lui, 24 ore su 24.
Eppure stavo lì, imbambolato davanti la sua camera, da più di un quarto d'ora.
Sospirai. Allungai la mano sulla maniglia. La ritirai.
Preferii ripetermi a bassa voce tutto il discorso, gesticolando come un demente e guardando la porta con uno sguardo intenso,quando.."
Leggete,leggete su:)
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                            

 Questa è la mia prima fan fiction sui 1D,spero vi piaccia:)

P.S. Vi anticipo che nelle “riflessioni” di Louis ho inventato parecchie cavolate sulla sua infanzia...Però bho secondo me gli si addicono perfettamente v.v Fatemi sapere la vostra,accetto ogni tipo di commento!:)

 

-Vivalm-

 

 

 

Chiusi di fretta la porta dietro di me, accertandomi di non averlo alle spalle.

Scivolai lentamente sul muro della porta, portandomi le ginocchia al petto.

Perché mi faceva sempre quello strano effetto?

Ogni maledetta volta che il suo sguardo incontrava il mio, non riuscivo a distoglierlo dai quei due meravigliosi occhi celesti. Ne rimanevo affascinato... Erano in grado di farti dimenticare qualsiasi cosa ti stesse passando per la mente, cancellando ogni pensiero. Ti ipnotizzavano,letteralmente.

Questa volta gli altri se n'erano accorti. Durante l'intervista c'era stato uno sguardo più intenso...

Di solito , in mezzo ai giornalisti e al gruppo mi riservava sguardi furtivi e veloci. Questo era diverso. Era privato..Apparteneva a tutte quelle serate passate nella sua camera, dopo mezzanotte.

Era carico di tutti i sospiri, di tutti i gemiti, di tutte le imprecazioni che gli mormoravo,mordendomi le labbra, mentre lui mi accarezzava il viso,mi stringeva le guance e sorrideva, sorrideva con quei due occhioni formidabili.

Era durato una frazione di secondi, attimi interminabili in cui la mia mente era corsa nel tempo, rivivendo tutte le corse in punta di piedi nei corridoi dell'hotel,precisamente a mezzanotte e dieci, in direzione della sua camera.

Gli altri se ne erano accorti. Liam mi aveva preso da parte, quella mattina.

-Harry … Non fare il coglione,per favore.- aveva sussurrato a denti stretti,allontanandomi dagli altri.

-C...cosa..?-

- Con Louis...Dopo quella volta, non è successo più nulla,vero?-

Con “quella volta” si riferiva alla sera di qualche mese fa in cui ,ignaro della mia presenza, si era recato in camera di Louis.

Aveva acceso la luce e aprendo di getto la porta era entrato,esclamando: -Louis non riesco a dormire, ci pensi che andremo in Ame...-

Non aveva continuato la frase. Entrambi gli avevamo fatto “ciao” con la manina, enormi sorrisoni imbarazzati sulle labbra e la coperta fin sopra il mento.

Aveva giurato di non dire nulla a Niall e Zayn; ci si può fidare di Liam.

Mi scrollò la spalla.

-Ti prego,Harry. Dimmi di sì

Abbassai lo sguardo,passandomi una mano tra i capelli.

- Non essere egoista,porca troia! Pensa alla band! Se continuate a fare cazzate poi ne risentiremo tutti!-sussurrò a voce sempre più bassa,ma stringendo forte la presa sul mio braccio.

-Non ce la faccio, non ce la faccio,ok Liam?! E' un coglione,siamo due coglioni, ma insomma...-

Mi girai verso gli altri. Louis era lì, a ridere con il suo solito ghigno davanti alla giornalista. D'improvviso,come se sentisse il mio sguardo, si voltò, fissandomi. Il mio cuore sussultò,nuovamente e sentii il latte scendermi alle ginocchia.

Sospirai.

-E' fidanzato. Ti sta facendo solo del male,Harry...Tu...Sai come sei fatto, ci staresti male per giorni se...-

- Se lui di colpo non volesse più..Più farlo con me?- dissi con voce sottile, osservandolo.

Mister Payne scrollò le spalle.

-Sì Harry, proprio così. Questa...Attrazione tra voi...Deve finire,ok? Farà del bene a tutti.-

Annuii. Mi diede una pacca sulla spalla e mi fece segno di raggiungere gli altri.

Era inutile dire che Louis aveva seguito tutta la conversazione con lo sguardo, ancora posato sulla mano di Liam,che continuava a stringere la mia spalla. Ci eravamo scambiati dei sorrisi.

Mi rialzai da terra e mi gettai sul letto. Dimenticare Louis: piano attivato.

 

 

 

Mi sentivo scoppiare. Dovevo parlargli, dovevo fare qualcosa. La chiacchierata con Liam non mi era piaciuta. Lui sapeva della nostra “storia” , ma non poteva influenzarla.

Io volevo Harry. Lo desideravo nella maniera più morbosa possibile, NECESSITAVO di averlo accanto a me.

Mi faceva sentire bene. Mi faceva sentire come nessuno mi aveva fatto sentire prima.

Ero sempre stato un pagliaccio, un fenomeno da circo. Da bambino venivo sfottuto da tutti per la mia timidezza e allora avevo cominciato a fare lo scemo, così, per provare se in questo modo fossi piaciuto agli altri.

Ebbene,avevo successo. Ero popolare. Ma tutti non mi consideravano altro che il cretino con cui scherzare, quello che non vuole cose serie. Non esisteva il Louis Tomlinson sensibile, con un cuore.

Apparentemente, sembravo il tipo di persona su cui le cose scivolano senza troppi problemi, che non mi causavano nulla.

Harry no. Harry mi ascoltava, Harry mi consigliava, Harry mi faceva sentire VIVO. Sì, per una volta in vita mia avevo fatto delle vere risate con lui, per una volta non ero stato un intero pomeriggio ad inventare nuove battute per far colpo sulla gente, per una volta avevo riso fino alle lacrime per una stronzata,per una stupidaggine fatta da lui. Styles mi guardava e mi sorrideva, con quel sorriso a cui nessuno sa resistere. Quel sorriso che mi ha fatto innamorare, seriamente.

Scivolai dalla presa di Zayn e corsi su per le scale.

Avevo combinato una stupidaggine. Non mi ero fatto vedere per due settimane.

Avevo sentito Eleonor e mi ero sentito uno schifo. La rabbia nei miei confronti mi aveva accecato, avevo trattato di merda tutta la band.

Harry mi aveva inviato trilioni di messaggi,mentre ogni notte mi rifiutavo di rispondergli.

“Tommo rispondi...Parliamo,solo noi due. Vieni in camera mia..Ti faccio sentire meglio... xx”

“TommoTommoTommoTommo...Dai dai,me lo dici che è successo??”

“Ok, non vuoi venire. Perfetto. Vaffanculo”

“Cazzo, mi manchi,vieni. Voglio le tue coccole,Suuuuperman*-*”

“Louis non fare il coglione,dai!”

“Lou..Louis...Per favore..”

Aveva bussato, alla solita ora. Una volta sola, un tocco leggero.

Non avevo aperto.

Ci avevo riflettuto a lungo. Non mi sentivo a dipendere così tanto da una persona.

Amavo Eleonor,ma lui,era lui la persona della mia vita. Vi è mai capitato di conoscere una persona o trovare qualcosa di nuovo che di colpo fa parte della vostra vita senza che voi ve ne accorgiate e ,dopo un po', vi ritrovate a chiedervi : ma come ho fatto fino ad adesso senza di lui?

Questa era la domanda che mi stava assillando da giorni. Insieme a :” Cosa stai facendo ad Eleonor,pezzo di merda?”

Adesso basta, non riuscivo più a guardare il suo sorriso e quelle magiche fossette. Gli avrei detto tutto, gli avrei detto che non ero lo stronzo che voleva solo usarlo a suo piacimento, come sicuramente aveva pensato. Gli avrei detto che non mi ero mai sentito così legato ad una persona in vita mia,che ogni canzone sul palco, ogni azione,ogni dannato movimento mi faceva pensare a lui, 24 ore su 24.

Eppure stavo lì, imbambolato davanti la sua camera, da più di un quarto d'ora.

Sospirai. Allungai la mano sulla maniglia. La ritirai.

Preferii ripetermi a bassa voce tutto il discorso, gesticolando come un demente e guardando la porta con uno sguardo intenso, immaginando gli occhi favolosamente verdi di Harry,quando...

 

 

Mi guardai allo specchio. Spalancai gli occhi.

Il gonfiore era evidente,per non parlare del rossore.

Ma guarda tu se un coglione come Louis Tomlinson poteva ridurmi in questo stato!

Basta, mi serviva una tazza di caffè. Non volevo incontrare nessuno.

Mi tirai su il cappuccio sopra i ricci e mi diressi verso la porta,spalancandola.

-Cosa caz..?! Louis!-gridai,reggendomi allo stipite della porta, a causa dello spavento.

Lui, bello come al solito, era rimasto lì, bocca spalancata, le dita a mezz'aria, come se stesse mimando qualcosa, lo sguardo fisso su di me.

Per circa dieci secondi non riuscimmo a distogliere gli sguardi dal viso dell'altro.

Aveva un'aria interrogativa,probabilmente per i miei occhi gonfi. Abbassai lo sguardo.

-Ehm...Harry..D...Dovrei... Cioè.-

Feci una risatina.

-Louis Tomlinson in imbarazzo?- gli indirizzai uno dei miei migliori sorrisi, che parve metterlo in imbarazzo ancora di più,dato che le sue guance si tinsero di rosso e cominciò a deglutire, fissando le mie labbra.

-Possiamo entrare?-

Scossi la testa.

Cercò nuovamente i miei occhi e mi si avvicinò, mettendomi una mano sulla spalla.

Le nostre labbra erano a un soffio dall'altra, i nostri nasi praticamente si toccavano.

-Harry,io...Cazzo,non riesco a parlare! Tu...Tu...Mi fai questo effetto!Davanti a tutti sono il coglione di turno, ma con te...Con te riesco a essere me stesso, posso dirti qualsiasi cosa...Non conosco una persona migliore di te,Hazza- allungò la mano verso i miei capelli.

Non dissi nulla,per esortarlo a continuare.

-Non so cosa ti abbia detto Liam, non so cosa pensino gli altri di noi o se lo abbiano capito o meno. Ci tengo a dirti che...Ti voglio bene,penso di amarti,Harry. Anzi, ti..Ti amo tanto...Così tanto da voler passare tutte le serate con te, di vivere il presente con te. Mi importa della band, non che non ci abbia pensato...Ma in questo momento ti voglio, ti voglio più di qualsiasi altra cosa. Non voglio pensare al futuro,non voglio pensare ad Eleonor,anche se mi sento uno schifo...Ciò che mi importa,adesso, è vedere ogni mattina il tuo sorriso e poterlo baciare, poterti baciare quelle labbra fino a prosciugarle..E non...-

-E allora fallo!- esclamai esasperato.Gli presi il viso, con le lacrime agli occhi. -Cosa aspetti?!-

Scosse la testa, sorridendo e non facendoselo ripetere due volte.

Con forza, spinse le labbra contro le mie, facendo incontrare le nostre lingue.

Non smettendo di baciarmi, mi spinse dentro la stanza,chiudendo con il piede la porta e buttandomi sul letto.

Lo strinsi contro il mio corpo, mentre le nostre mani correvano alle zip dei pantaloni.

-Dio..Mi sei mancato Tomlinson.-mormorai, fermando con una mano il suo viso sopra il mio.

Louis appoggiò la fronte contro la mia.

-Anche tu Styles...-

Cominciò a baciarmi sul collo, che mi provocò un gemito.

- Mi è mancato da morire il tuo sorriso...Adoro il tuo sorriso>>mi strinse le guance, muovendole con le mani.

-E' tuo,Tomlinson-

-Oh,sì...Tu sei tutto mio-

Lasciò la presa sulle mie guance per continuare a svestirmi, mentre le labbra continuavano baciarmi e baciarmi,senza tralasciare ogni millimetro del mio viso...

 

Appoggiai la testa sul cuscino. Sentii le sue braccia avvolgermi le spalle.

-Anche io lo penso, Tomlinson-mormorò al mio orecchio.

Mi voltai, per guardarlo. Gli accarezzai il volto, appoggiato sul mio petto.

-Cosa Styles?-
Cominciò a giocherellare con le mie dita, sguardo fisso sulla mia mano.

-Penso di amarti anche io- quelle cinque parole uscirono come un soffio dalle sue labbra.

Gli afferrai con dolcezza il mento, per guardarlo negli occhi.

Erano gonfi di lacrime, sembravano straboccare.

Sul viso comparve il suo sorriso, la cosa più bella che abbia mai visto.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Vivalm