La sfida delle sedie







 

Spirit Albarn non era mai stato così nervoso in vita sua.
Era in piedi davanti all’entrata della Shibusen con le spalle rivolte all’imponente ed eccentrica struttura e i pugni serrati lungo i fianchi.
Voleva dare l’impressione di essere tranquillo, ma non ci riusciva: ogni singola fibra del suo corpo era tesa e se fossero state corde di violino si sarebbero certo spezzate.
Al contrario quello che era il suo rivale in quella bizzarra sfida non lasciava trasparire alcuna emozione, seduto sui pochi gradini che anticipavano l’entrata dell’istituto e intento a fumarsi l’ennesima sigaretta.
L’uomo dai fulvi capelli rossi si portò una mano dietro la nuca, massaggiandosi il punto dove aveva battuto contro il marmo che costituiva l’entrata della Shibusen e maledì per l’ennesima volta quello che era stato il suo primo meister.
Guarda cosa devo fare per evitare di essere vivisezionato da questo pazzo!
Tutto era nato come una semplice scommessa, che consisteva nel percorrere tutto il corridoio principale della Shibusen su una sedia girevole e poi fare una bella caduta all’entrata. Ovviamente tutto in completo stile Franken Stein, cosa che avvantaggiava il meister dai capelli cinerei.
La Death Scythe deglutii velocemente appena il gruppo di ragazzi che costituiva la giuria e che si era consultato per dei minuti che alla falce erano parsi eterni, si sciolse, disponendosi in un’ordinata linea orizzontale.
Stein si limitò a far cadere la cenere della sigaretta sul piazzale e poi guardare con poco interesse i giovani studenti.
Il primo a parlare, o meglio a urlare, fu Black Star.
-YAHOO! Come futuro vostro dio, spetta a me il primo voto! E l’illustrissimo me vota… lo scarto di film horror!-
-Solo perché non siamo in ambiente scolastico, non puoi prenderti certe libertà- lo ammonì Stein con voce calma.
È solo il primo voto, è solo il primo voto.
-Il prof- fece Liz con voce distaccata e senza staccare gli occhi dalle unghie che stava limando con perfezione maniacale.
E fu allora che nella testolina rossa di Spirit Albarn balenò un’idea che lo fece rabbrividire: e se Stein avesse comprato i ragazzi con dei buoni voti scolastici?
-Il signor Albarn- disse Tsubaki nel tono gentile e calmo che aveva sempre.
Avessi diversi anni in più, io ti sposerei, ragazza!
Fu il turno di Patty che fra una risata e l’altra, esclamò allegra:
-Il papà!-
Poi fu il turno di Kid.
-Per quanto entrambi abbiate fatto delle cadute totalmente asimmetriche e il solo vederle mi abbia dato la nausea, devo dire che il signor Albarn si è avvicinato di più alla simmetria bilaterale del sistema composto da lui e dalla sedia. Perciò il mio voto va a lui-
Ma vieni! Ma vai! Ma chi sono!
-Di certo non il vecchio porco. Stein-
Aspetta quando verrai a chiedere la mano di mia figlia, piccolo teppista.
I due sfidanti erano in parità. Ora l’esito finale dipendeva solamente da Maka che aveva alzato gli occhi dal libro che si era portata dietro.
Spirit la guardò con uno sguardo carico d’amore paterno.
Sceglierà me, sceglierà me. Dalla sue labbra uscirà la parola...
-Il professor Stein- disse semplicemente Maka.
Cooosa!?
Stein finì di fumare la sigaretta e buttò via il mozzicone, alzandosi in piedi.
-Hai perso, Senpai- disse, girando la vita che aveva in testa e voltandosi verso l’uomo dai capelli rossi, con un sorriso sadico in volto.
La Death Scythe rabbrividì e fece l’ultima cosa che poteva fare: iniziò a correre.
Spirit Albarn non era mai stato così veloce in vita sua. 










Angolo dell'Autrice:
Buonasera, popolo di Efp!
Ecco a voi la mia ennesima cavolata nata dallo troppo studio di oggi pomeriggio. Spero che faccia ridere, anche se non ne sono molto sicura: penso di essere negata per le fanfiction comiche.
Comunque approfitto di questo spazio per ufficializzare il mio nuovo nickname: qualcuno di voi forse mi conosceva come "Dark Elle", ma d'ora in avanti sarò Willow Gorgon.
Un grazie in anticipo a chi deciderà di recensire.
Baci ♥ 
Willow