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Autore: First10988    26/04/2012    2 recensioni
Salve, questa è la prima fanfiction che pubblico.
E' una Bike,come potrete notare. Ho deciso di scrivere una Bike perchè mi sono appassionata tantissimo alla loro coppia e tutto ciò grazie a chi ha scritto le altre storie presenti su questo sito.
Non so se sarà una storia a capitoli o meno, so che per ora resta una one-shot :)
Recesite e siate clementi :):)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un Billie Joe pensieroso stava guardando fuori dalla finestra del loro piccolo seminterrato,la loro "tana".

Era avvolto in una grande coperta, stava fissando la pioggia che cadeva con uno scroscio impressionante.

I suoi occhi verde prato erano bagnati dalle lacrime.
Il suo pensiero andava a Mike. Il suo migliore amico, il suo unico pensiero fisso.
Lo amava.
Lo amava ma non sapeva come dirglielo.
Il biondo era uscito poco prima per andare al lavoro e quindi per potersi permettere di avere ancora un tetto sopra la testa.
Il suo Mickey aveva sempre badato a lui.

* inizio flashback*

Iniziò tutto una sera.
Erano soli, faceva parecchio freddo e Bì stava congelando.
Mike lo prese tra le sue braccia forti e muscolose e Billie Iniziò a sentirsi subito meglio.
Ma il suo cuore continuava a battere sempre più velocemente, il profumo che il petto di Mike sprigionava era la sua droga.
E iniziò a capire di essere follemente innamorato dell'uomo che in quel momento lo abbracciava.
Il problema restava nel fatto che lui era il suo migliore amico e non voleva perderlo.

*fine flashback*

Perso nei suoi pensieri, il giovane Bì si addormentò.
Fu svegliato da Mike, che mentre rientrava, si era beccato la tempesta. E ora stava smadonnando.
"Scusa Joe,non volevo svegliarti!" disse il biondo, andando verso il cantante.
Billie Joe si trovò davanti un Mike tutto bagnato che iniziò a togliersi i vestiti per potersi mettere qualcosa di asciutto.
La vergogna non era mai esistita nella loro relazione, era abbastanza normale che si cambiassero l'uno davanti all'altro.
Fino a quel giorno, fino al momento in cui si accorse dei veri sentimenti che lo spingevano verso Mike.
Billie Joe notò come il corpo del bassista era muscoloso. Aveva un corpo perfetto. Ed estremamente provocante.
Distolse subito lo sguardo, non sarebbe resistito a lungo, lo sapeva.
Mike si distese sotto le coperte e chiamò il nano.
"Ehi Bì, vieni qui! Abbracciami Puffo!" disse il biondo sorridendo. Billie non se lo fece ripetere due volte e si accoccolò tra le braccia muscolose del suo amico.
Il ragazzo accolse il suo nano, credendo che mai avrebbe avuto il coraggio di confessare il suo amore per lui.
Lui rappresentava la sua famiglia ma soprattutto la dolcezza, la stupidità, l'idiozia e la bellezza del mondo. Con il suo carattere da bambino l'aveva rapito, sapeva che non poteva abbandornarlo. Doveva badare a lui. E il suo nano tra le braccia era bellissimo e indifeso.
Fu Billie il primo ad aprire bocca. Si sedette sul cuscino, allontanandosi un pò da Mike, così da riuscire a guardarlo in faccia.
"Mickey, ti devo dire una cosa."
"Dimmi, nano."
"Mike, ti voglio bene. Tu sei mio fratello, la mia famiglia, il mio migliore amico, sei il mio tutto. Mi sono accorto che stando tra le tue braccia il mio mondo è migliore. Io mi perdo nell'azzurro dei tuoi occhi. Io credo di essermi innnamorato di te. Ti amo, Mickey."
Silenzio. Silenzio assoluto, assordante ed estremamente carico di domande senza risposta.
La mente di Mike doveva ancora registrare le parole del nano.
"Mike?Ci sei? Senti, ok. Dimentica tutto, sono un c..."
"Shh. Zitto Joe. Ripeti quello che hai detto."
"Di dimenticare..."
"Non quello, puffo!"
"Ehm, che ti amo?"
"Esattamente. Ora vieni qui e dimmelo di nuovo."
Il nano,pensando che il bassista fosse uscito di senno, rimase fermo. Mike allora glielo ripetè. E lui si mosse.
Guardandolo negli occhi disse: "Sig. Pritchard, ti amo."
Mike si mosse. Abbracciò il piccolo e lo strinse a sè.
"Non sai neanche da quanto tempo aspettavo tutto ciò. Sei mio, Joe. Ti amo."
E quando non ci fu più nulla da dire, le loro labbra si toccarono.
Ora erano completi, in Paradiso.
Quante volte Billie aveva sognato le labbra di quell'uomo? Troppe. Eppure ora erano dolcemente appoggiate sulle sue, senza pretese, morbide e delicate.
Mike credeva di sognare. Le labbra del nano erano così dolci e sexy da sembrare Paradiso e Inferno assieme.
Quando si staccarono, erano abbracciati e si fissarono per un tempo infinito negli occhi.
Blu e verde. Un cielo senza nuvole in un prato di erba verdeggiante. Uno assieme all'altro.
Billie, stretto in quell'abbraccio così caldo e pieno di promesse, si sentì per la prima volta a casa.
Casa erano loro, casa era Mike.


  
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