Diventare orfano a sedici anni.

Ancora non riesco a crederci, perchè doveva succedere a me?

Non ho mai commesso nessun errore, mi sono sempre comportato bene, alllora perchè mi hanno portato via l'unica cosa che mi stava a cuore?

Navigo tra mille pernsieri, ma tra tutti risalta il mio primo bel ricordo, un misero frammento: mio padre che, reggendomi, mi insegnava ad usare il trapezio, mio fratello che rideva ogni volta che cadevo e mia madre che continuava a dirmi ''Non preoccuparti se non ci riesci Richard! L'importante è non arrendersi!'' e sorrideva.

A otto anni ricevetti il mio primo costume di scena, e mi esibii, ricordo ancora gli applausi e le urla della gente entusiasta e meravigliata nel vedere un bambino così piccolocompiere tali acrobazie.

Adoravo, alla fine di ogni spettacolo, giocare con mio fratello.

Lui, più grande di me, lui, così forte e gentile, lui...

Ogni volta che ero triste e mi nascondevo, era sempre il primo a trovarmi, andava in giro scrutando ogni angolo urlando '' Richard! Rich! Diiiiick!! dai vieni fuori!!'' , ancora non sò il perchè ma mi divertiva il fatto che lui si preoccupasse per me, cosa che, ormai, non potrà più fare.

Mi mancano, tutti e tre, non sò se riuscirò mai a riprendermi.

Non ho nessun parente oltre a loro, mi avrebbero spedito in un qualche istituto, se non fosse stato per Bruce Wayne.

Bruce, ovvere Batman, non me lo sarei mai immaginato, ma qualche sospetto mi era venuto. Sopratutto perchè spariva misteriosamente e quando tornava era sempre pieno di contusioni. Ed Alfred, non è molto bravo a noscondere le cose, è ''merito'' suo se ho trovato la Caverna.

Io sono forte, io sono agile, anche più di Bruce.

E cosa più importante sono spinto dalla vendetta.

Avrei trovato e ucciso Due Facce, nessuno me lo avrebbe impedito, doveva pagare per ciò che aveva fatto, doveva soffrire, implorarmi di risparmiarlo, doveva piangere e inginocchiarsi al mio cospetto.

Potevo farlo, sarei diventato l'aiutante di Batman, il suo partner.

Ma Bruce respinse la mia richiesta, continuava a ripetermi che la vendetta mi avrebbe fatto cadere nell'oblio, in un'oscurità da cui non sarei mai più riemerso.

Ma io volevo, desideravo ardentemente vedere Due Facce sconfitto.

Chiesi consiglio ad Alfred, lui non mi incoraggiò, nè mi disse di non provarci, mi disse ''L'importante è sapere cosa tu vuoi realmente, guarda neltuo cuore''.

Ed io lo feci, rimasi solo con me stesso notte e giorno, giorno e notte, finchè compresi che ciò che Bruce mi aveva detto era giusto. Io e lui siamo due animali della stessa razza, ci somigliamo tantissimo, entrambi abbiamo agito per vendetta all'inizio, ma in seguito abbiamo compreso cosa realmente significa essere un Cavaliere Oscuro.

Papà, Mamma, Fratellone... Se prima vi ho delusi cercando vendetta, ora siate fieri di me, ora sò cosa devo fare.

Non mi sdebbiterò mai con Alfred, gli sarò sempre grato, sopratutto per quella frase e per questo '' costume di scena''.

Questa sera, sull'oscuro cielo di Gotham, risplende il Segnale.

Bruce è già pronto per partire, ora è Batman. Mi preparo velocemente e mi presento davanti a lui, con il mio rosso costume.

- Chi è il tuo sarto?-

- Bruce, io sono pronto, non posso giurarti che non ucciderò Due Facce, ma ora ho capito!-

- Una ''R''? Per cosa sta?-

Io sono un acrobata, io volo, io sono un Pettirosso, io sono...

- Robin -

Sono qui, sono pronto, è ora di ritornare in scena.