26/04/2012
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A Sofia,
perché se leggessero le nostre conversazioni ci chiuderebbero in manicomio.
Ti voglio bene.
Sofia lo osservava scendere le scale lentamente, mentre gocce di sudore mischiate a quelle d’acqua che si era buttato in testa per rinfrescarsi si rincorrevano sul suo collo, per poi sparire sotto la maglietta.
Osservava i suoi movimenti lenti, il solito sorriso smagliante che aveva ogni volta che finiva un concerto.
Il ragazzo alzò lo sguardo e incrociò quello leggermente malizioso di Sofia, che gli sorrise prima di voltarsi e dirigersi verso un corridoio poco illuminato.
I passi pesanti dietro di lei le dettero la conferma che il ragazzo la stava seguendo, e il suo sorriso si allargò ancora di più.
Aprì una porta a caso delle centinaia che si affacciavano sul corridoio, e aspettò paziente che anche il ragazzo la raggiungesse.
Quando ebbe chiuso la porta, Sofia accese la luce, ammirando Joseph Adam Jonas in tutto il suo splendore.
I jeans attillati erano più scuri nei punti in cui si erano bagnati con l’acqua, e la maglia grigia era ormai trasparente e non lasciava molto spazio all’immaginazione.
< ciao Joe >
Lui le sorrise, e senza nemmeno risponderle le si avvicinò pian piano, fino a farla indietreggiare contro al muro.
< sai cosa Sof? Non aspetto altro che la fine del concerto per fare sesso con te >
La ragazza si lasciò sfuggire una risatina, prima di avvicinarsi al collo di Joe e di leccare via qualche gocciolina d’acqua
< potresti essere un po’ più romantico? >
Joe sorrise, prendendola in braccio mentre lei avvinghiava le game al bacino del ragazzo
< bene, allora.. sai cosa Sof? Non aspetto altro che la fine del concerto per fare l’amore con te >
< così va meglio> sussurrò la ragazza, prima di mordergli un labbro e di infilargli le dita tra i capelli umidi.
In fretta, il ragazzo le sfilò il vestitino a fiori che portava, e la ragazza lo calciò lontano.
Joe la guardò negli occhi, per poi tornare ad occuparsi dei suoi vestiti.
Le slacciò il reggiseno, lasciandole dei leggeri morsi sul collo e facendo aderire i loro corpi.
La ragazza buttò indietro la testa, un leggero sorriso dipinto sul volto.
Nel giro di qualche secondo Joe si ritrovò senza maglia, con le goccioline che scendevano lungo il petto.
Iniziò a giocare con il bordo delle mutandine della ragazza, appoggiò le labbra sulle sue per poi aprire la bocca in un gesto lento e far incontrare le loro lingue.
Sofia sorrise mesta, staccandosi e abbassandosi all’altezza del suo inguine, slacciandogli la cerniera dei pantaloni. Glieli abbassò fino a farli arrivare all’altezza delle caviglie e diede un bacio al suo sesso, attraverso i boxer, facendolo sussultare.
< Dio.. >
Sofia sorrise e tornò di nuovo a fronteggiarlo, mentre le mani avide di lui si muovevano sul suo corpo.
< sei così fottutamente sexy > sussurrò il ragazzo, con quella voce roca che a Sofia piaceva tanto, mordicchiandole il lobo.
Sofia sentì un brivido attraversargli la schiena, mentre Joe la faceva stendere sul freddo pavimento della stanza.
Le sfilò le mutandine buttandole da qualche parte della stanza, per poi tornare a baciarla mentre con le mani stuzzicava il suo interno coscia.
La ragazza gemette buttando la testa indietro, e, senza preavviso, sentì il ragazzo entrare dentro di lei.
Quando sussultò per la sorpresa lo sentì sorridere sulla sua pelle, e, mentre iniziava a spingere lei gli passò le mani tra i capelli.
Quando le spinte si fecero più forti e i loro gemiti riempirono il silenzio della stanza, Sofia arpionò le sue unghie alla schiena di Joe. Probabilmente gli avrebbe lasciato il segno e lui aveva gemito per quello, ma mentre il ragazzo veniva dentro di lei e lei si lasciava andare urlando si disse che in quel momento la cosa non era importante.
Azzardò un’occhiata al ragazzo e lo vide sorridere soddisfatto, e, anche dopo essere venuto dentro di lei non smise di muoversi nel suo corpo.
< così mi sfondi Joe > ansimò la ragazza, la voce rotta dall’eccitazione. Il ragazzo non le diede retta; anzi, riprese a spingere più forte, mentre le sue mani si impossessavano del seno della ragazza.
Quando uscì da lei, Joe si limitò a stenderlesi accanto, passandole un braccio attorno ad un fianco ed attirandola a se.
Sofia sentiva il respiro caldo del ragazzo sul suo collo, ma era troppo sfinita per fare qualunque cosa.
Dopo quelle che parvero ore, trovò la forza per girarsi su un fianco, mettendosi a cavalcioni sul ragazzo e disegnando dei cerchi immaginari sulla sua pancia piatta.
Fece appena in tempo a vedere il sorriso del ragazzo prima che lui ribaltasse le posizioni, e, prorpio mentre lui entrava di nuovo dentro di lei, fu più che certa di averlo sentito sussurrare un < ti amo >.
