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Autore: BlueChar    26/04/2012    2 recensioni
Successivamente mi sentii delle mani calde posarsi sulla mia vita. Un altro ragazzo che voleva ballare con me?
Mi girai di scatto e vidi lui.
Lui con i suoi immensi occhi celesti.
Lui con il suo solito taglio di capelli.
Lui con il suo sorriso raggiante. 
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a Fiorella 
 

Scappava. 
O meglio se ne andava in giro per il mondo insieme agli altri quattro.
E io ero sempre lì ad aspettarlo, in quella panchina del nostro parco.
Nostro si fa per dire.
Passavamo intere giornate lì.
E dopotutto mi mancavano quelle giornate piene di allegria.
Prenderlo in giro per i suoi giubbottini di jeans e per la sua mania per le carote
Era diventata una tradizione.
I suoi occhi colore del cielo erano così... così... non so era sempre perfetto. 
La sua passione per il canto.
Quando cantava gli si illuminavano gli occhi, soprattutto quando cantava per me sopra quell'albero pieno di ricordi.
Inutile dire che in fondo mi mancava. 
Non ero una tipa romantica, tutt'altro. 
Quando lui mi chiamava piccola, avrei preferito che mi chiamasse scema. 
Non mi piacevano le coccole o le cose sdolcinate.
Al'inizio giocavamo entrambi con i propri sentimenti, poi accadde che mi innamorai sul serio.
E questo è stato lo sbaglio più grosso che io abbia mai fatto in vita mia. 
Non ero solita ad innamorarmi, normalmente  respingevo tutti i sentimenti amorosi che avevo verso una persona. 
Questa volta però ero caduta. 
Caduta troppo tardi però. 
Me ne sono resa conto quando lui non ero più con me, quando iniziò a viaggiare tanto.
Eh le cose cambiano.
Solitamente non mi piacciono i cambiamenti ma per questo ho dovuto rassegnarmi. 
Adesso lui è venuto. E' qui.
Con la sua amata Posche nuova di zecca. 
Quella sera ci sarebbe stata una festa di benvenuto. Il suo di benvenuto.
Non avevo tanta voglia di andarmi a divertire sotto gli occhi di Louis. 
Ma non potevo scappare da lui, dovevo affrontarlo prima o poi. 
Mi misi un vestito nero e semplice. Tacchi o ballerine? Non erano cose per me.
Optai per un paio di converse bianche. Le ragazze mi ritenevano "strana" ma non era colpa mia se non mi piacevano questo tipo di cose.
Potevo accettare il trucco, ma non dei trampoli che ti fanno solo del male.
Ero arrivata alla festa, la sala era già piena e la musica rimbombava. Poi al centro della sala lui.
Si girò, mi guardò per un attimo. Ebbi un tuffo al cuore. 
Volevo scappare. 
Si avvicinò a me radioso come sempre " Avril!" disse lui salutandomi, ricambiai il suo saluto freddamente.
Da quando ci lasciammo il nostro rapporto non era più come prima. Aveva promesso che rimanevamo amici, ma un'altra promessa è andata in frantumi.
Peccato però, ci credevo in quella amicizia.
Era ormai da un paio di ore che ero sudata, leggermente ubriaca e con le luci colorate ad intermittenza. Ed era da tanto tempo che mi ritrovavo a strusciarmi con ragazzi mai visti prima d'ora.
Ecco cosa succede quando assumi tanto alcool.
Successivamente mi sentii delle mani calde posarsi sulla mia vita. Un altro ragazzo che voleva ballare con me?
Mi girai di scatto e vidi lui.
Lui con i suoi immensi occhi celesti.
Lui con il suo solito taglio di capelli.
Lui con il suo sorriso raggiante. 
" Ti va di ballare" mi disse. Ero confusa, non sapevo cosa dire ma alla fine mi sono buttata. Mi attaccai a lui incominciando a ballare strusciandomi. 
Solitamente non ero una ragazza che faceva queste cose, sopratutto con Louis. Ma quella era una serata speciale e la dovevo godere al massimo. 
Si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi delle parole " Usciamo fuori? C'è troppo chiasso qui" mi lasciai guidare da lui, mentre mi teneva saldamente la mano. “ Dove stiamo andando?” chiesi “Lo vedrai fra poco” disse sorridendomi.
Cazzo, il suo sorriso era dannatamente perfetto. “ Louis ma stiamo andando al parco?” chiesi, ormai conoscevo quella strada a memoria.”Può darsi” disse sorridendo nuovamente e tenendomi ancora la mano.                                                      
Ed eravamo lì.                                                                                                                                                                                
Noi due, in quella panchina. 
"Quanti ricordi qui, eh?" chiese guardandosi intorno. " Già..." dissi guardando imbarazzata le mie converse. Lui prese il mio viso e mi spinse a guardarlo  " Quei momenti non verranno più, vero?" disse  "Suppongo di no " risposi " Un peccato, Avril..." disse. 
Ma dove voleva arrivare?
" Beh se tu non avessi partecipato ad X Factor e non saresti diventato famoso, possibilmente eravamo ancora insieme" risposi seccata
"Shh, la senti la canzone?" mi chiese "Adesso hai anche le allucinazioni?" ripsosi "Se stai zitta si può sentire qualcosa" disse.
Mi sembrava di essere ritornata ai vecchi tempi.
" Louis, ma è She Will Be Loved" dissi scocciata, odiavo quella canzone. 
Cioè prima l' adoravo, ma ci fu un evento che mi spinse ad odiarla.
"Odio questa canzone..." dissi roteando gli occhi "Cazzate tu la ami!" rispose convinto lui "Forse non sai che in questi ultimi tempi sono cambiata parecchio" dissi . Scoppiò in una risata "Smettila di ridere coglione! " chiesi ironica "La smetterà solo se balli questa canzone con me" disse serio guardandomi attentamente negli occhi.
Non potevo non dirgli di no.
Ormai ero incatata dai suoi occhi. 
Mi alzai dalla panchina e andai con lui. 
Circondai con le mie braccia il suo collo.
Stavo faccia a faccia con lui.
Mi guardava e rideva, così fui costretta ad abbracciarlo per non vederlo in faccia.
Avevo completamente la mia faccia nel suo collo.
Il che mi faceva venire la voglia di fargli uno di quei succhiotti che rimangono per mesi.
Che mente perversa.
"Balli male" disse Louis ironico come sempre "E allora finiamola qui e me ne vado" risposi " No, ti voglio qui con me" rispose.
" Sei un coglione Tomlinson" dissi " Sbaglio o di quel coglione ci sei ancora innamorata?" chiese.
Mi aveva fottuta alla grande.
Era inevitabile che provavo qualcosa per lui.
E non sapevo cosa rispondere a quella domanda.
Panico.
Ero nel panico.
Con molto coraggio lo guardai in faccia.
Deglutii. "E se ti dicessi che è la verità?" dissi "Ti risponderei che per me è lo stesso" rispose con tutta la sua serietà.
Per una manciata di secondi lo fissai negli occhi.
In quegli occhi che ogni volta mi facevano sognare.
E di quegli occhi io mi innamorai.
E lo amavo ancora.
Iniziò ad avanzare verso di me.
Ormai era vicino.
Finalmente quelle labbra toccarono le mie.
Non ci stetti molto a trovare la sua lingua.
Mi sorrise a fior di labbra "Ho cercato da tempo questi baci" disse "Questi baci così perfetti,Avril" continuò, io mi limitavo ad ascoltare.
"Domani te ne andrai come hai sempre fatto" dissi "Domani non si sa cosa farò. Ma tu rimarrai sempre mia" rispose.
"Non voglio che te ne vai di nuovo" dissi " E' il mio lavoro, baby" rispose.
"Ma io..." dissi.
"Anch'io ti amo." disse prendendomi il viso. 
Sorrisi.
"Sarò eternamente tua" dissi.
"E' una promessa?" chiese
"E' una promessa" risposi. 
E un altro bacio scappò fra quelle sere di metà estate. 


Ciao bella gente:) Sono qui a scrivere un'altra OS! Dire che mi piace scrivere One-Shot è dire poco ahah:) comunque è dedicata alla mia migliore amica Fiorella (Lei impazzisce per Tommo!) Fatemi sapere cosa ne pensate. Baci Carli:) 
   
 
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