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Autore: Damon is my husband    27/04/2012    0 recensioni
Ecco un'atra role fatta per lo stesso Gdr ma per un altro evento.
Questa volta parlo dei sentimenti di Elena verso Stefan immaginando una loro serata perfetta.
[...In silenzio mi trasportò in una stanza con un enorme letto al cetro.Le coperte erano ricoperte di petali rossi,tirai ad indovinare e sorrisi quando scoprii che quei petali appartenevano a centinaia di rose,naturalmente quello sarebbe stato il fiore che ci avrebbe rappresentati per sempre.
Lentamente sentii il suo corpo avvicinarsi al mio e i baci divennero più intensi,eravamo quasi infiammati dal tocco e dal contatto tra le nostre pelli che scordammo il resto del modo,com'era giusto che fosse.Sentii la sua lingua tracciare la linea del mio corpo e un desiderio mi colse di sorpresa. Non avevo mai provato niente di simile con nessun'altro prima d'ora.Sentivo il bisogno di toccarlo,di farlo mio e di unire a lui il mio corpo,la mia anima..tutta me stessa...]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Elena/Stefan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Era notte ed io me ne stavo appollaiata sul letto in compagnia di Stefan,niente era più bello del sentirlo al mio fianco mentre cedevo dolcemente alla stanchezza e niente mi rendeva più felice nel ritrovarlo li,accanto a me,al mio risveglio. Socchiusi leggermente gli occhi e sospirai lasciandomi trasportare dal torpore che sentivo in tutto il corpo ogni qual volta che mi accarezzava proprio con la stessa dolcezza con la quale mi stava coccolando in quel momento e mi misi a pensare a come sarebbe stata la mattina seguente quando,felice e sorridente,mi sarei risvegliata tra le sue braccia e gli avrei potuto augurare un felice giorno degli innamorati. Si,perché io ero realmente e totalmente innamorata di lui e,anche se non capivo come un essere così favolo potesse farlo,anche lui era innamorato di me quindi quello sarebbe stato il giorno più bello mai passato fin'ora...avevo organizzato quella giornata nei minimi particolari sperando che nessun problema vampiresco si mettesse in mezzo,avevamo bisogno di una serata da dedicare esclusivamente a noi due.Soltanto io e lui,nient'altro aveva importanza. In men che non si dica caddi in un sonn profondo popolato da mille immagini del mio passato..io che correvo incontro ai miei genitori sorridente,Jeremy che tornava con me dopo il primo giorno delle superiori e il precedente San Valentino passato in compagnia del mio fidanzato di allora,Matt. Era così strano pensare a come le cose nel corso di un solo anno potessero modificarsi così drasticamente.Tutto ciò che mi rappresentava fino a dodici mesi prima non era compatibile con ciò che ero diventata e in questo cambiamento l'unica cosa positiva era avere al mio fianco il fidanzato migliore del mondo,l'unica ragione che mi permetteva di andare avanti con la mia banalissima vita...Mi risvegliai leggermete intorpidita dalla posizione nella quale ero rimasta per tutta la notte e mi stiracchiai lentamente,stando attenta ad ogni minimo movimento del mio corpo,sotto la leggera luce solare che filtrava liberamente dalla finestra aperta. Improvvisamente ricordai il particolare più importante,mi voltai e accanto a me trovai,al posto del mio scultoreo fidanzato,un mazzo di rose rosse,il loro profumo invase la stanza e mi sentii sollevata.Il fatto di non aver trovato Stefan mi aveva lasciata spaesata e spaventata ma era evidente che il motivo era positivo e eccitante.Mi alzai lentamente posando la schiena lungo la testata del letto,sedendomi con le gambe incrociate sulle calde coperte dove la notte precedente ero stata coccolata da lui. Presi in mano quei bellissimi fiori e socchiusi gli occhi mentre li avvicinavo al viso e ne odoravo la fraganza rimanendone enebriata. Sorrisi completamente felice e notai un piccolo particolare...il mazzo nascondeva al suo interno una piccola letterina di colore rosa.Una bellissima calligrafia metteva in risalto la piccola scritta nera che diceva: To Elena. Emozionatissima presi il foglio in mano e lo rigirai scrutando la sua superficie come a cercare qualcosa di invisibile;Finalmente la aprii e delicatamente estrassi dal suo interno un piccolo foglietto ripiegato,anch'esso profumava di rosa. Lessi quelle piccole parole con foga e con curiosità sobbalzando ogni volta che ripensavo che tutta quella dolcezza era opera di LUI...la lettera mi spingeva a raggiungere il mio principe azzurro che si sarebbe fatto trovare alle porte di uno degli antichi castelli confinanti con la cittadina di Mystic Falls per le ventuno della notte seguente. Senza pensarci sù buttai un sguardo all'orologio e mi resi conto di aver dormito per dodici ore di fila,questo spiegava certamente lo stordimento e la fame che sentivo.Mi restavano poche ore per potermi preparare e dovevo sbrigarmi,non vedevo l'ora di passare del tempo in sua compagnia,proprio come avevo immaginato per tanto tempo. Da quando Stefan mi aveva raccontato il suo segreto e io avevo accettato di stare sempre al suo fianco la nostra vita di coppia era diventata fin troppo affollata per via dei problemi che si erano andati a creare con i vampiri che puntualmente apparivano e scomparivano dalla città nella quale vivevamo.A questo si era aggiunta la scoperta di essere una doppelganger e quella di essere stata,quindi,adottata dai miei genitori.Tecnicamente ero figlia di una vampira stronza e insensibile e del fratello di mio padre,lo zio che tutti odiano,la pecora nera della famiglia,quello con la quale non vorresti mai avere a che fare. Ogni giorno che passava il mio amore nei confronti di quel vampiro così altruista e dolce cresceva a vista d'occhio e mi sentivo sempre più forte perché sapevo che ogni poteva succedere qualunque cosa ma niente e nessuno al mondo avrebbe mai cancellato ciò che eravamo io e Stefan. Mi scrollai quei pensieri di dosso e mi alzai dal letto,le gambe cedettero per lo sforzo improvviso e mi dovetti tenere al comodino per evitare di cadere.Riprovai,stavolta lentamente e raggiunsi il bagno con passi decisi.Mi guardai allo specchio e notai quel sorriso felice che non vedevo da parecchio tempo,quel sorriso che la diceva lunga su ciò che sentivi,quello alla quale non potevi resistere perché metteva di buon umore persino un estraneo. Mi sciacquai il viso e scesi al piano di sotto,avevo bisogno di ingerire qualcosa perché senza rendermente conto,ultimamente avevo trascurato persino l'alimentazione e avevo un tremendo bisogno di riprendere la mia vita;Mi ripromisi che avrei seguito una buona dieta e sarei andata a correre ogni mattina,come ero solita fare...questo mi avrebbe aiutata a scaricare la tensione che accumulavo giornalmente. Presi dei cereali,ne mangiai una manciata e li annaffiai con del latte fresco prima di salire in camera e aprire l'armadio.Dovevo trovare un abito adatto alla serata ma non vedevo niente di stupefacete,avevo trascurato persino lo shopping,cosa che non andava assolutamente bene.Quasi come se qualcuno mi avesse letto nel pensiero sentii bussare alla porta.Quando andai ad aprire non trovai nessuno ma abbassando lo sguardo notai un pacco regalo color ambra,un grosso fiocco conteneva un altro bigliettino,stavolta lo aprii impaziente e rimasi ancora più sorpresa. Presi il pacco e corsi in camera da letto,lentamente aprii quella scatola e mi portai le mani alla bocca quasi per voler coprire un urlo di gioia. Dentro quella scatoletta magica trovai un abito da sera dello stesso colore riportato sul pacca,un'ambra brillante si intonava perfettamente alla linea ampia della gonna e al color panna leggero del corpetto stile antico che doveva risaltare le mie curve. Per non perdere altro tempo andai a fare una doccia calda,sciogliendo i nodi dai miei capelli e rilassando ogni minima parte del mio corpo,ero un fascio di nervi e non riuscivo a non pensare a quella magnifica serata,tutto sembrava essere cos perfetto e ancora non avevo visto la perfezione in persona. Finita la doccia provai a iinfilarmi l'abito e dopo parecchi tentativi riuscii a completare il capolavoro.arricciai i capelli e li raccolsi con un fermaglio mettendo in risalto il viso,passai un leggero strato di truco sul viso e mi profumai in abbondanza.Quando guardai l'ora notai con piacere che erano le venti,avevo ancora un'ora per arrivare al castello e incontrare il mio favoloso principe.Per tutta la sera non avevo fatto altro che pensare a lui,al modo in cui mi spostava i capelli dal viso quando mi ci nascondevo dietro,alla sua risata così dolce e ai suoi abbracci protettivi e pieni d'amore. Scesi lentamente le scale,stando attenta a non inciampare sull'abito fatato e mi chiesi come avrei fatto a guidare,forse sarebbe stato meglio chiamare un taxi oppure ma ormai era troppo tardi e non avrei avuto il tempo per aspettarne uno.Come successe per l'abito,nonn appena varcai la soglia di casa dirigendomi verso l'esterno notai qualcosa di straordinario nel mio vialetto. Una lunga limousine mi aspettava,era nera e lucida proprio come nei film e un dolce signore estremamente elegante m'invitò a salire in quella lussuosa auto,dandomi una mano come appoggio.Scossi la testa e pensai di sognare quindi,per assicurarmi che tutto ciò fosse vero,mi diedi un pizzicotto sulla pelle nuda del braccio destro,sentii un leggero dolore ma ero ancora in quella strana macchina e indossavo ancora l'abito dei miei sogni quindi tutto quello che mi stava succedendo era reale anche se io non riuscivo a crederci. Percorremmo una strada buia e poco asfaltata e in tempo record arrivammo a destinazione.Per tutto il tragitto continuai ad agitarmi ansiosa di poter finalmente abbracciare colui che mi aveva regalato la possibilità di vivere quel bellissimo sogno,immaginai il nostro incontro e pensai a quanto potesse essere bello vederlo correre verso di me colmando la nostra distanza.Mi mancava tremendamente e volevo sentire il suo respiro freddo sulla mia pelle calda. L'auto si fermò improvvisamente e sentii il cuore battere all'impazzata all'interno del mio sterno,le mani presero a sudarmi e mi accorsi che respiravo a malapena segno che mi stava venendo un attacco di panico bello e grosso.Cercai di pensare ad altro ma avevo paura di aver sbagliato orario o luogo,mi tranquillizzai pensando che quella doveva essere una serata speciale,unica e favolosa e ripresi a controllare il mio respiro facendo rifluire il sangue al cervello.L'aria fresca mi gelava il viso e tirando l'ultimo sospiro alzai il volto guardando dritta di fronte a me;Una lunga e possente scalinata scendeva verso un giardino incantato e io dovevo percorrerla facendo attenzione ad ogni minimo passo.Quando arrivai a metà strada alzai nuovamente lo sguardo e fu allora che lo vidi. Era bello come il sole,fiero come non mai mi guardava desideroso del mio corpo e della mia anima,con un solo sguardo mi entrò nel cuore facendolo quasi fermare per lo stupore. Scoppiavo d'amore per lui,il mio corpo lo reclamava e voleva sentire le sue mani addosso. Senza esitare mi alzai leggermente il vestito per evitare d'inciampare e gli corsi incontro,lui fece la stessa cosa e finalmente le nostre anime si riunirono,stanche di essere state lontane anche solo per poche ore...poche ore che erano sembrate un'eternità. Quell'abbraccio pieno di passione e d'amore durò per un tempo che sembrava infinito,dovettimo staccarci l'uno dall'altra per poter raggiungere una sala decorata perfettamente.Al centro esatto aveva posizionato un tavolo rotondo allestito per due persone.Le candele emanavano un profumo di rosa che mi riportò al pomeriggio precedente e con un sorriso guardai il perfetto volto del mio uomo cercando di cogliere tutti i suoi pensieri e le sue emozioni,unendo i nostri sguardi,infiammandoli d'amore. Il mio cavaliere mi aiutò a sedermi,da perfetto gentiluomo qual'era mi servì dello champagne fresco e io ringraziai con un leggero cenno della testa,sembrava tutto così surreale,era troppo bello per essere vero.Per una sola notte eravamo riusciti a trasportare le nostre menti in quel luogo lasciando fuori tutto ciò che poteva rovinarci quel momento. Per tutta la durata della nostra cena non smettemmo mai di guardarci negli occhi alternando piccole carezze alla mano a dolci parole d'amore sussurrate.Parlammo di ogi cosa e scherzammo assieme come ai vecchi tempi.Il cuore batteva all'impazzata ogni qual volta che lui mi sfiorava e lo sentivo ridacchiare divertito da quel dolce suono che gli svelava le mie debolezze. Finta la cena mi invitò a ballare un lento sotto le stelle e mi baciò con passione stringendomi forte sul suo petto,quasi per non farmi sfuggire dalle sue braccia,quelle braccia che io non avrei potuto abbandonare per nessuna ragione al mondo.Tutta la mia vita,in quel preciso istante prese un senso e quel senso era Lui.In silenzio mi trasportò in una stanza con un enorme letto al cetro.Le coperte erano ricoperte di petali rossi,tirai ad indovinare e sorrisi quando scoprii che quei petali appartenevano a centinaia di rose,naturalmente quello sarebbe stato il fiore che ci avrebbe rappresentati per sempre. Lentamente sentii il suo corpo avvicinarsi al mio e i baci divennero più intensi,eravamo quasi infiammati dal tocco e dal contatto tra le nostre pelli che scordammo il resto del modo,com'era giusto che fosse.Sentii la sua lingua tracciare la linea del mio corpo e un desiderio mi colse di sorpresa. Non avevo mai provato niente di simile con nessun'altro prima d'ora.Sentivo il bisogno di toccarlo,di farlo mio e di unire a lui il mio corpo,la mia anima..tutta me stessa. Ci spogliammo in silenzio,prendendoci ognuno un pezzo dell'abito dell'altro,giocando con i nostri corpi,spingendoli a volersi sempre più. Facemmo l'amore come non avevamo mai osato fare,sentendo i respiri unirsi,provando la sensazione di essere una cosa sola,la perfetta sensazione di non aver confini. Nel preciso punto in cui finiva il suo essere iniziava il mio.Eravamo l'uno il continuo dell'altra e ci completavamo come tessere di un puzzle meraviglioso. Le sue mani mi coccolarono dolcemente per il resto della notte,in quel letto d'amore ancora caldo e mi condussero al sonno profondo accovacciata sul suo marmoreo petto per non farlo scappare via.Prima di cedere totalmente posto alla stanchezza mi diede un leggero bacio,ricambiai con dolcezza e gli sussurrai tra i sospiri "Ti Amo,Stefan". Lui annuì e mi sussurrò la stessa frase con una tale convinzione che riuscì a farmi piagere dalla gioia.Avevo gli occhi lucidi,brillavano sotto il suo sguardo e senza rendermene conto la giornata era finita. Stefan era davvero il principe azzurro,colui che avrei amato per il resto della mia vita.*
   
 
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