27/04/2012
3 recensioniUn giorno perfetto
Petunia Evans si osservò di nuovo allo specchio e fece una smorfia insoddisfatta: nemmeno lo scollo a barca dell'abito da sposa riusciva a celare il suo collo da giraffa, eppure era il male minore.
Tutte le spose erano splendide, il giorno del loro matrimonio, ma lei non trovava nulla di splendido nella figura riflessa di fronte a sé: il colore del vestito non faceva che risaltare la sua carnagione cadaverica e smunta, i capelli avevano un aspetto stopposo nonstante le lunghe sedute dal parrucchiere, e neppure la più miracolosa delle creme avrebbe potuto celare quelle premature rughette d'espressione attorno ai suoi occhi piccoli e infossati.
Tuttavia, Petunia non si lasciò perdere d'animo: era il giorno del suo matrimonio, e tutto sarebbe andato liscio. Ogni cosa era stata programmata fin nel minimo dettaglio – i fiori, il catering, la chiesa – e non c'era nulla al mondo che potesse rovinare quella splendida giornata di sole.
Tutto sarebbe stato perfetto – e perfettamente normale, dal momento che l'unico elemento disturbante era stato eliminato dalla lista degli invitati.
A dire il vero, non le era passato per la mente neppure per un minuto di invitare sua sorella, nonostante le suppliche dei loro genitori affinché cercasse di rappacificarsi con Lily e il suo degenerato compagno.
Mamma e papà Evans avevano sempre avuto un debole per la piccola di casa, e il loro amore si era ingigantito mille volte di più quando era arrivata quella dannata lettera.
Petunia aveva sopportato i loro trilli di gioia ogniqualvolta Lily tornava da quel postaccio carica di doni e con una pagella di tutto rispetto, aveva taciuto ed era rimasta nell'ombra, mordendosi la lingua per impedirsi di urlare "Perché non guardate anche me?".
Per nulla al mondo avrebbe permesso che anche il giorno più importante della sua vita venisse monopolizzato da quella squilibrata di sua sorella. Tutti, per la prima volta, avrebbero guardato lei, lei e solo lei, e poco importava che non fosse esattamente uno spettacolo mozzafiato.
Quello era il suo giorno, e sarebbe stato tutto perfetto, perché Lily non sarebbe stata lì.
Eppure, Petunia non riuscì a capire il perché di quella sensazione di vuoto che le attanagliò lo stomaco mentre, dirigendosi all'altare, osservava quel posto vacante nella prima fila dei banchi della chiesa.
L'ispirazione per questa flashfic mi è venuta leggendo i retroscena aggiuntivi descritti dalla Rowling su Pottermore. Non sono un'esperta della saga, ma spero che questa breve fanfiction vi sia piaciuta ^^