A Keima non interessava il mondo tridimensionale.
Non gli era mai interessato.
Fin da piccolo, viveva nel suo mondo.
Nel suo mondo bidimensionale, fatto di eroi ed eroine perfette.
Nel suo mondo, dove tutto era perfetto, esattamente come lui lo voleva.
Lė, dove poteva fare ciō che voleva, dire ciō che voleva, senza preoccuparsi del giudizio degli altri.
Senza preoccuparsi delle offese dei compagni.
Senza ascoltare gli assillanti rimproveri della madre.
A Keima Katsuragi piaceva trascorrere cosė la sua vita.
Non gli interessava di altro.
Gli bastava una console per essere felice, non gli serviva altro.
Nč amici, nč altro.
Ti piaci cosė, Keima?
Ti accontenti di quella che č la tua vita?
Vita.. Puoi davvero chiamarla cosė?
Un esistenza vissuta completamente davanti ad uno schermo.
Dici che non ti interessa il mondo tridimensionale, cosė distorto, contorto e imperfetto.
Dici che chi mette a confronto il mondo bidimensionale con quello tridimensionale non puō capire ciō che provi.
E tu? Hai mai provato a metterli a confronto?
Hai mai provato ad andare "dall'altra parte"?
Hai mai provato a vedere cosa ti stai perdendo?
No... Ma a te tutto questo non interessa, Keima Katsuragi.
Ti piace stare lė, solo nel tuo mondo.
Nel tuo mondo, dove sei il "Dio della Conquista".
Essere imbattibile nei videogiochi, vuoi davvero solo questo dalla tua vita?
Sei chiamato "Dio" dai giocatori che ti invidiano.
Sei stimato da tutti, nel tuo campo.
Nel mondo reale, invece, sei sempre solo.
Ma a te sta bene cosė, Keima.
Non hai mai pensato di cambiare, neanche per un istante.
Perchč a te la tua vita piace cosė.
Ti piace essere cosė.
Pių di un dio, meno di un essere umano.