Film > The Avengers
Ricorda la storia  |      
Autore: Rosebud_secret    28/04/2012    14 recensioni
«Thor...»
La sala si fece, d'improvviso, silenziosa. «Non immischiarti.» concluse.
Avrebbe voluto dire molte cose, fare chiarezza sui vorticosi sentimenti che affollavano la sua mente da sempre, ma questo avrebbe solo confuso maggiormente le acque, portato alla luce dolori ancestrali e turbe psicologiche che lui non voleva venissero allo scoperto.
No.
No, era molto meglio lasciare che tutti credessero fosse solo un pazzo, crudele e sanguinario. Pazzo lo era, forse. Crudele? Anche, ma per lo più verso se stesso. Chinò il capo, sulla lunga veste bianca che gli avevano fatto indossare, poi chiuse gli occhi.
«Addio.»
Buona lettura.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come il re delle anime inquiete

La condanna era stata emessa, reclusione perpetua in isolamento, non avrebbe mai più visto anima viva per l'eternità.
Loki non aveva battuto ciglio di fronte al padre, non aveva nemmeno aperto bocca per difendersi.
Sapeva già come sarebbero andate le cose, lo sapeva sin dal principio, quando aveva lasciato andare lo scettro di suo padre e si era lasciato cadere nel vuoto.
Lanciò uno sguardo a Thor per imprimersi bene nella memoria il suo volto, dato che non lo avrebbe più rivisto, poi le guardie lo spintonarono verso la porta con malagrazia.
Nessuno aveva rispetto per lui ma, in fondo, quella non era una novità.
 
«Padre, vi prego...» Thor prese la parola, mosso dalla consona pietà che da sempre accompagnava il suo incedere nella vita. «Questo è troppo, Loki non lo merita.»
 
Loki si fermò, incurante degli spintoni delle quattro guardie che lo circondavano.
Voleva ascoltare.
Thor sapeva sempre sorprenderlo, non era importante quanto male lui compisse, quante vite recidesse, “suo fratello” interveniva sempre in sua difesa.
 
«La corte ha parlato.» ribatté Odino, inflessibile.
 
«La corte si sbaglia!» tuonò il giovane. «Lui è mio fratello, vostro figlio!»
 
Il padre indugiò lo sguardo sul suo volto indignato. «Ed è proprio per questo che devo essere inflessibile. Dobbiamo dare l'esempio.»
 
Quello stava per ribattere, quando Loki prese, inaspettatamente la parola, dopo giorni di completo silenzio.
 
«Thor...»
 
La sala si fece, d'improvviso, silenziosa. «Non immischiarti.» concluse.
 
Avrebbe voluto dire molte cose, fare chiarezza sui vorticosi sentimenti che affollavano la sua mente da sempre, ma questo avrebbe solo confuso maggiormente le acque, portato alla luce dolori ancestrali e turbe psicologiche che lui non voleva venissero allo scoperto.
No.
No, era molto meglio lasciare che tutti credessero fosse solo un pazzo, crudele e sanguinario.
Pazzo lo era, forse.
Crudele? Anche, ma per lo più verso se stesso.
Chinò il capo, sulla lunga veste bianca che gli avevano fatto indossare, poi chiuse gli occhi.
 
«Addio.»
 
«No, Loki, no! Tu... tu non sei così, tu non eri in te! Padre, vi prego!»
 
«Ti sbagli, Thor, ti sei sempre sbagliato...»
 
Loki aveva capito molte cose durante il suo breve soggiorno sulla terra.
Quello stupido umano, prima di crepare, gli aveva detto delle cose... giuste: lui non avrebbe mai potuto vincere, ma non lo aveva mai voluto sino in fondo, nonostante i rischi che aveva tacitamente accettato.
Anzi, probabilmente non lo aveva voluto affatto.
Che cosa aveva voluto, allora?
La morte?
Non lo sapeva nemmeno lui, ma non era contrario alla sentenza, anche se avrebbe scontato la pena per ben poco tempo, era chiaro.
 
«Addio.» ripeté, abbozzando un sorrisino, prima di riprendere a camminare a testa alta, come un re, il re delle anime inquiete.
 
Uscì dal tribunale e si ritrovò sotto gli occhi della folla, poi le grida di disprezzo gli riempirono le orecchie, qualcosa gli venne lanciato in faccia.
Sterco.
Chiuse gli occhi e con le mani incatenate si ripulì il volto, appena.
Gli occhi gli si inumidirono un poco, li sollevò verso il cielo per godersi quegli ultimi istanti di luce.
Un sasso lo colpì al petto e altri insulti ancora, poi un tuono e la folla si zittì di colpo.
Thor lo affiancò e con un semplice sguardo indusse le guardie a indietreggiare.
 
«E' questo che siete, Asgardiani?!» urlò, brandendo verso l'alto il suo martello. «Codardi che si fanno beffe di un uomo incatenato? Lanciate ora o lasciate questo luogo!»
 
Le persone si dispersero in poco tempo, rumoreggiando contrariate.
 
«Sentimentale, come sempre.» mormorò Loki.
 
Thor guardò il suo volto sporco di escrementi e gli occhi verdi, spenti.
Non ricordava quando era stata l'ultima volta che li aveva visti risplendere.
Sollevò un lembo del mantello e finì di ripulirlo.
 
«Lo scorterò io, andate.» ordinò alle guardie.
 
«Perché lo fai?» gli venne chiesto dal minore.
 
«Perché questa è l'ultima volta in cui potremmo parlarci.» rispose Thor, la mascella rigida, i pugni stretti.
 
Non sapeva quanto avesse ragione.
Loki riprese a camminare, lentamente, assaporando ogni respiro.
 
«Che cosa vuoi dirmi?»
 
L'altro tacque per qualche istante, poi chinò il capo. «Che ti voglio bene.»
 
L'altro sbuffò divertito. «Questo potevi dirmelo anche senza mandar via le guardie, o forse è una questione d'orgoglio?»
 
Thor lo guardò male e scrollò le spalle. «Ti ricordi da ragazzi? Le nostre lunghe chiacchierate notturne? Mi mancano...»
 
«Sono finite quando sei diventato ossessionato dalla guerra.» parole colme di rimprovero e di delusione.
 
«Lo so. Forse, se fossi stato meno stupido, ora le cose sarebbero diverse.»
 
Loki sorrise, tristemente. «Le persone sono quello che sono.»
 
«Le persone cambiano, maturano, Loki!» esclamò l'altro, afferrandolo per le spalle.
 
«O impazziscono di dolore.» venne corretto. «Oppure seguono solo il corso del loro destino.»
 
L'entrata delle prigioni si faceva sempre più vicina.
Thor lo afferrò per un braccio, costringendolo a voltarsi. «Una tua parola ed io...»
 
«Tu cosa?» Loki rise. «Agiterai il Mjolnir e ti procurerai un bel posto in una cella per due da qui alla fine dei tempi? Non essere ridicolo.» si divincolò e affrettò il passo.
 
«Non permetterò che ti lascino lì dentro.»
 
«Invece è proprio quel che farai. È quello che hai sempre fatto. Presto i tuoi amici terrestri ti chiameranno e tu correrai, oppure la tua bella sbatterà le ciglia e il tuo “povero fratello” finirà nel dimenticatoio, è così che è sempre stato. Forse è bene, almeno soffrirai di meno.»
 
«Che stai dicendo?»
 
Loki scrollò le spalle. «Cose di poco conto sulle labbra di un folle. Non dare peso alle mie parole.»
 
Penetrarono all'interno dell'imponente prigione e delle guardie li scortarono in una sala interna. Loki oltrepassò la soglia della cella senza battere ciglio.
 
«Lasciateci.» grugnì Thor e, anche questa volta, il suo ordine venne rispettato. «Quando tirerò quella leva le sbarre si chiuderanno e tu verrai trasportato nelle profondità della terra.»
 
L'altro gli si avvicinò e gli prese il volto tra le mani. «Io sono prigioniero da tutta la vita, non mi renderò nemmeno conto della differenza. Tu sei sempre stato la mia prigione.» posò le labbra sulle sue in un tocco leggero, prima di ritrarsi.
 
L'altro corrugò le sopracciglia, confuso.
 
«Eros e Thanatos, Thor, due facce della stessa medaglia, come l'Amore e l'Odio. Non mi aspetto che tu possa capire, hai una mente così semplice.» gli spiegò il minore, dandogli le spalle. «Guardati dalla Morte, perché presto giungerà a reclamare il suo tributo, ma ha un punto debole: se stessa. Ricorda le mie parole.»
 
«Di nuovo non capisco.»
 
Loki lo guardò con gli occhi umidi di lacrime. «Presto.»
 
Lo spinse fuori dalla cella e gli indicò la leva. «Per l'ennesima volta: addio.»
 
«Loki...»
 
Thor rientrò e lo spinse contro la parete, mosse il volto contro il suo e lo baciò a sua volta, pretendendo ben di più che un semplice contatto. L'altro cedette, accogliendo la sua lingua con un sospiro smarrito.
Non doveva accadere, non in quel momento, non in quel modo.
Si scostò.
 
«Vattene.» sibilò crudelmente.
 
Thor arretrò fino ad uscire dalla cella, ora anche gli occhi del temibile dio del tuono erano colmi di lacrime.
 
«Tornerò a riprenderti.» disse, deglutendo, poi, con un gesto meccanico, abbassò la leva.
 
Un ultimo incrocio di sguardi, poi la cella precipitò verso il basso, sparendo alla vista.
Loki si sedette a terra non appena ebbe terminato la sua discesa.
 
«No, non lo farai...» mormorò.
 
Di fronte a lui la parete mutò rapidamente, serpeggiando via in spirali di fumo etereo e nero. Sollevò appena lo sguardo.
 
«Ti aspettavo. Facciamola finita.» sbottò, quasi scocciato dal fatto che Thanos gli avesse fatto subire l'umiliazione del processo, la furia della folla, il dolore di lasciare il suo amato ed odiato fratello, prima di mettere in atto la sua minaccia.
Un solo raggio di energia fuoriuscì dal portale e sfondò il petto di Loki, che si accasciò sul pavimento senza un lamento con gli occhi verdi sgranati.
Era finita.
 
 
Thor era appena giunto all'uscita, quando sentì il rumore sordo della cella che risaliva. Si voltò di scatto, pronto a reagire nel caso Loki volesse, per l'ennesima volta, dar battaglia, anche se non si spiegava come avesse fatto a riportare la cella in superficie, dato che risalivano solo nel caso in cui il prigioniero fosse...
Lo vide a terra, in un lago di sangue, sangue che aveva intriso anche le sue candide vesti e imbrattato la sua pelle cinerea.
Corse da lui.
 
«Loki!» lo chiamò, sollevandolo tra le braccia. «Loki!»
 
Ma era troppo tardi, era morto.
Gridò di dolore, tanto che il cielo sereno di quella mattina si offuscò e i fulmini si abbatterono sulla scintillante Asgard.
  

N.d.A.: questa sera ho visto “The Avengers” e non ho saputo resistere a scrivere questa breve one-shot che, forse, non ha né capo né coda, ma spero, comunque, che vi sia piaciuta.
Il riferimento alla Morte viene dal personaggio che viene mostrato nella ghost scene del film, quella durante i titoli di coda. Il personaggio mostrato è, infatti, Thanos, uno dei villain più pericolosi dell'universo Marvel, il fatto che abbia garantito la morte a Loki mi ha fatto prendere la decisione di fargli uccidere il personaggio.
Qualsiasi commento è ben accetto vi ringrazio per essere arrivati sin qui.
Un bacione,
Ros.
   
 
Leggi le 14 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Rosebud_secret