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Autore: ArashiStorm    28/04/2012    3 recensioni
Itachi e Sasuke fin da bambini sono stati e saranno sempre l’uno la medicina dei mali dell’altro.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Salve a tutti ^_^ questa fic era nata in realtà come fanmanga, ma il poco tempo a mia disposizione mi ha impedito di mettermi a disegnare, però la storia mi piaceva come idea quindi ho trasformato la mia idea in una fanfic. Spero vi piaccia ^_^


Titolo: Se ci sei tu…
Fandom: NARUTO
Rating: Verde
Spoiler: meglio aver letto il volume 43 ma non indispensabile
Personaggi: Sasuke e Itachi
Parole: 1293
Disclamer: NARUTO e i suoi personaggi sono proprietà del maestro Masashi Kishimoto.
Riassunto: Itachi e Sasuke fin da bambini sono stati e saranno sempre l’uno la medicina dei mali dell’altro.



Ti guardi intorno, nauseante è l’odore di ferro che raggiunge le tue narici. È l’odore del sangue, hai imparato a conoscerlo nonostante la tua tenera età. La guerra è l’inferno, lo hai capito decisamente troppo presto. Non piangi, anche se ne avresti tutto il diritto. Nessun bambino, nessun essere umano, dovrebbe mai vedere ciò che stai guardando. Ma non hai nemmeno il tempo di pensare a tutto ciò che un kunai ti sfiora il viso, ti volti di scatto e gridi, forte, quando vedi un uomo, un ninja… un nemico… che ti si scaraventa addosso. Rotolate per alcuni metri e quando riesci a portagli le mani al collo per fermarlo, per difenderti, vedi che queste non sono più piccole come quelle di un bambino, sono grandi. Sei cresciuto adesso, sei un adolescente che non ha conosciuto l’infanzia. I tuoi occhi ora si tingono di rosso e guardano quel ninja che tenta di parlare. Non riconosci il volto, ma la voce l’hai già sentita, è strozzata e distorta per la mancanza d’aria, ma quelle parole…

“…Ni...Nii...sa..n”

Ti svegli e prendi coscienza in quell’istante, lo sharingan si disattiva e davanti alle tue orbite, nere come la notte, si forma la figura di tuo fratello che respira a fatica, tentando di allontanare le tue mani che stringono sul suo collo. Lasci la presa, e mentre senti, assordanti, i suoi colpi di tosse riempire la tua stanza, rimani immobile, fermo a guardare le tue mani. Stavi per…tu, stavi per… non vuoi nemmeno pensarlo.

“Sasuke…” lo chiami, senza avere il coraggio di aggiungere alla tua voce un tocco delicato sulla schiena di lui. Come potresti toccarlo ora, con quelle stesse mani con cui lo stavi strozzando solo pochi attimi fa? La tosse cessa in fretta, per fortuna, e mentre lo osservi che si volta verso di te in cuor tuo non sai se sei pronto per sopportare uno sguardo d’odio e paura nei tuoi confronti. Ma è proprio qui che il tuo delicato fratellino ti sorprende. È un sorriso quello su cui si posano i tuoi occhi.

“Stai bene Nii-san?” ti chiede a mezzavoce inclinando leggermente la testa. Vorresti piangere, forse con ancor più necessità di quando eri un bambino in quel campo di battaglia, ma la porta che si apre all’improvviso ferma le tue lacrime ed ogni tua risposta.

“Itachi? – è la voce di tua madre – ho sentito che gridavi, stai bene?”

“Il fratellone ha avuto un incubo” è Sasuke che però ti anticipa e risponde per te.

Mikoto sorride nell’oscurità, per nulla sorpresa di sentire la voce del più piccolo dei suoi figli. “E tu cosa ci fai qui?” chiede lei comunque fingendo di non averlo sentito correre per il corridoio esattamente mezzo secondo dopo il grido di Itachi.

“Proteggo il fratellone!” risponde Sasuke battendosi il petto con il piccolo pugno, accompagnando il gesto con un sorriso compiaciuto.

Il sorriso sulle labbra di vostra madre si fa più profondo e chiudendosi la porta alle spalle si avvicina a voi due. Una carezza sulla testa del più piccolo che quasi sembra fare le fusa come un gattino, mentre l’altra mano, invece, raggiunge l’interruttore della lampada sul comodino della stanza. Nel momento in cui la luce inonda la camera Mikoto nota il tuo sguardo. Come da manuale e con grande maestria, dissimuli perfetto autocontrollo nella tua espressione, ma gli occhi di una madre alle volte vedono anche ben oltre una perfetta maschera. E subito la stessa mano che qualche istante fa accarezzava i capelli di Sasuke è ora sulla tua testa a compiere lo stesso gesto materno e rassicurante di prima.

“Stai bene Itachi?” ripete lei ancora una volta, con preoccupazione maggiore.

“No, non sto bene per nulla mamma. Ho quasi strozzato senza rendermene conto la persona a cui voglio più bene al mondo. E non ho nemmeno il coraggio di dirtelo. Sto tradendo il clan e la fiducia che voi riponete in me per evitare una guerra che voi tutti non riuscite a capire potrebbe portare ancora più morte di quanta ce n’è stata prima. Il nostro clan è troppo piccolo e per quanto forti non riusciremo a rovesciare Konoha. Sarebbe una strage. No, mamma non c’è nulla che vada bene”

Vorresti dirglielo, davvero vorresti, ma non puoi e lo sai bene, quindi annuisci mordendoti le labbra. Lei ti abbraccia forte.

“Ascolta Itachi. Non devi accollarti tutti i problemi del clan. Anche se tuo padre e io riponiamo un’enorme fiducia nella tue capacità ricorda che sei ancora un ragazzo e noi ci saremo sempre se avrai bisogno di noi.”

“E poi ci sono anch’io fratellone!” urla Sasuke sbucando sulla spalla della madre. Lei ride allontanandosi da te ma mantenendo una mano sulla tua testa.

“È vero – dice poi guardando il piccolo in ginocchio sul letto – anche tuo fratello sarà presto un ninja forte capace di proteggerti”

“Io sono già forte!” proclama lui mettendo su un adorabile broncio strappando un’altra risata a vostra madre.

“Certo certo – risponde lei alzandosi – e come ogni ninja forte hai bisogno di una buona dormita. Entrambi ne avete bisogno. Coraggio Sasuke andiamo, ti riporto nella tua stanza.”

“NO!”

Il rifiuto netto del piccolo lascia interdetti entrambi. Ancor più ti sorprendi tu di veder tuo fratello arroccarsi sul tuo braccio stringendolo come se dovessero strapparglielo dalle mani nell’immediato istante.

“Io sto con il fratellone! Quando io sogno i mostri lui viene sempre a salvarmi quindi stavolta tocca a me!” decreta quasi felice di aver avuto l’occasione di essere lui per una volta a salvarti da un incubo.

Mikoto si avvicina nuovamente con un sospiro. “D’accordo, per questa volta va bene” dice picchiettando delicatamente la fronte di Sasuke con due dita.

“Ah” Sasuke si porta la mano sulla fronte “Anche il fratellone me lo fa sempre” dice stupito.

Vostra madre sorride ancora una volta “Beh non vorrai che abbia presto tutto da vostro padre. Qualcosa deve pur aver preso anche da me, vero Itachi?”

E finalmente vedendo il volto sorridente e rilassato di tua madre e quello felice di tuo fratello ancora stretto al tuo braccio, ti lasci sfuggire un sorriso un po’ tentennato, ma sincero.

Il terzo Hokage crede nel dialogo e ci vuoi credere anche tu. Forse si risolverà tutto per il meglio…forse…

Mikoto vi accarezza entrambi e con un bacio in fronte vi augura la buonanotte prima di spegnere la luce e uscire dalla stanza lasciandovi di nuovo soli nell’oscurità.

Sasuke non si è ancora allontanato dal tuo braccio e non senti in lui nessun sintomo di paura o preoccupazione. Ma tu non hai dimenticato ciò che hai fatto qualche minuto prima.

“Sasuke, forse faresti meglio ad andare a dormire nella tua stanza” dici con voce bassa.

Lo senti stringere di più la presa. “Non voglio” ti risponde abbassando gli occhi.

“Sasuke…prima io …” cerchi di ricordargli il rischio che ha corso ma lui ancora una volta tronca il discorso lasciando finalmente la presa al braccio e buttandosi sul tuo petto, stringendoti il corpo con tutta la sua forza.

“Non importa. Quello era perché stavi sognando i mostri, vero? E poi io sto bene e se sono qui con te tu non li sognerai più, no? Quando succede a me basta che tu sia accanto a me e non sogno più cose brutte… Anche per te è così, vero?” ti chiede alzando il viso verso il tuo. E perfino nell’oscurità li vedi i suoi occhi grandi e più neri del buio che vi circonda. Sorridi, abbracciandolo forte come mai prima, permettendoti finalmente di tornare a toccarlo.

“Si, anche per me è così” gli rispondi e sai che non sono solo parole di rassicurazione. Quella è la semplice verità. Anche a te basta aver Sasuke accanto per far sparire qualsiasi incubo. Voi siete e sarete per sempre, l’uno, la medicina dei mali dell’altro.
  
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