Per Alessia. 

IT’S ALRIGHT, IT’S ALRIGHT

 "He never ever saw it coming at all /
I't s alright, it's alright, it's alright, it's alright ."
Regina Spektor - Hero.

Quindi era così che finiva tutto.
 
Continui a vivere nonostante il mezzo centinaio persone decise ad ucciderti, ma non riesci a evitare che un uccellaccio rosa troppo cresciuto ti pianti tutta la lunghezza del suo becco nel collo.
 
Complimenti, pensò Maysilee Donner. Questo sì che si chiama “saper sopravvivere”.
 
— Va tutto bene, va tutto bene — mormorò Haymitch stringendole la mano insanguinata talmente forte che, per assurdo, Maysilee la sentì intorpidirsi, come se la circolazione sanguigna si fosse bloccata.
 
— Va tutto bene, va tutto bene, va tutto bene — continuava a cantilenare Haymitch, gli occhi grigi fissi su quello squarcio sul collo della sua alleata – pardon, ex alleata.
 
A Maysilee parve decisamente sconcertante che lo stesso ragazzo forte e deciso che appena una manciata di minuti prima le aveva detto addio senza neanche guardarla adesso fosse inginocchiato accanto al suo corpo, stringendole la mano, sul punto di una crisi nervosa.
 
Dopotutto, Haymitch l’aveva lasciata andare. Aveva rotto l’alleanza.
 
La sopravvivenza di Maysilee non era più affar suo, no?
 
D’altro canto, dopo giorni e giorni passati a proteggersi l’un l’altro, doveva essere abbastanza frustrante sapere che un becco spuntato all’improvviso dal nulla aveva rovinato tutto.
 
Prova a vedere il lato positivo di questa assurdità, si disse Maysilee, cercando di distrarsi dalla sensazione della vita che le scivolava tra le dita, o meglio, che le fuoriusciva dal collo insieme al sangue.
 
C’è sempre un lato positivo, pensò. In questo caso, nessuno dei due avrebbe dovuto far fuori l’altro per sopravvivere.
 
— Va tutto bene, Maysilee, va tutto bene —
 
“Sto morendo, Haymitch, come può andare tutto bene?”
 
Se non avesse avuto il collo squartato da parte a parte, Maysilee avrebbe voluto dirglielo. Con quel poco di forza che le rimaneva, provò a stringergli la mano per attirare la sua attenzione. Chissà per quale miracolo, lui avvertì la leggera pressione.
 
Maysilee lo fissò negli occhi. Basta bugie, pensò.
 
E lui la capì.
 
— Non va tutto bene. Mi dispiace. Sono qui con te. Non ti lascio. Sono qui con te — sussurrò Haymitch.
 
Maysilee si rilassò e chiuse gli occhi. Sì, forse era stato meglio che fosse finita in questo modo.
 
In lontananza, gli uccelli cantarono.












 Anche qui ho inserito l'avvertimento OOC, perché non ho idea di quale sia il carattere "canon" di Maysilee e quindi ho interpretato questo personaggio a mio piacimento.
Alessia, tesoro, mi sento una schifezza per non essere riuscita a tirar fuori nulla di meglio :( spero che comunque questa Haysilee ti piaccia.
E' difficile scrivere Haymitch/Maysilee quando shippo da impazzire Haymitch/Effie, ma vabbé çwç