Quel giorno Maki era particolarmente stanca,infatti la notte per lei non era stata una delle migliori e inoltre a peggiorare la nottata un incubo aveva fatto proprio la sua parte. In quel orribile sogno la povera maki si trovava faccia a faccia contro Hiroto, Suzuno e il pazzo Nagumo;loro insieme riuscivano a fargli una bella quanto devastante supernova mentre la povera Maki era altamente spaventata , la sua unica difesa e scappatoia era una piccola leggera e alquanto debole:Pioggia di Meteoriti. Proprio nel momento in cui la supernova affondava nei sui oscuri e tenebrosi sogni lei si svegliava:sudata,spaventata e soprattutto sconvolta. Per una persona normale era un semplice sogno ,ma per lei era la paura, la vita e non poteva continuare cosi e il suo unico”Perché”era che faceva quel sogno perché era debole,sprovveduta e senza buone e forti tecniche. Per sfogarsi decisi di andare a fare una partita a calcio,non per un motivo preciso,solo per sfogarsi a causa della nottata. Arrivata trovò già le squadre ultimate e venne travolta da una devastante paura, perchè vide che nella squadra avversaria vi si trovavano i tre soggetti del sogno .Si fece però coraggio e diede il cambio a Gele che non era infatti molto contento di giocare. La partita cominciò bene il possesso palla era regolare e i giocatori non erano molto stanchi anzi erano piuttosto svegli. La catastrofe fu quando Maki prese palla e si trovò contro i tre famosi soggetti e si rese conto di non avere più speranze,venne avvolta dal vuoto,si sentiva sperduta e si fece prendere dal panico. Per cercare di difendersi usò la sua Pioggia di Meteoriti,ma…… sentì una presenza accanto a lei sfiorarla e dirle:-ritenta sarai più fortunata- ebbene sì era proprio Hiroto che l’aveva respinta come se niente fosse e a quel punto ebbe un deja-vù e vide il suo sogno tutto in una volta mentre i tre si preparavano a fare la potente Supernova. La rabbia ribolliva nel suo corpo capì subito perché aveva fatto quel sogno ebbene sì, era la sua debolezza,mentre i tre capitani si sentivano potentissimi, lei non era nessuno viveva nella bassa lega della servitù e a nessuno importava se lei veniva semplicemente eliminata oppure mandata via per una causa specifica quindi: Non valeva niente. Si sentì scoppiare di rabbia cominciò a correre per cercarli di fermarli, la sua però non era più una corsa normale ma una corsa disperata per la salvezza,e si mise davanti a Nero per cercare di proteggerlo,però il suo reale scopo non era quello, ma era proteggere la sua dignità. La Supernova in tutta la sua potenza stava arrivando e lei non poteva farci nulla,allora nell’inutile tentativo di fermarla gli diede un calcio dalla potenza immensa,lei stava credendo in se stessa ce la poteva fare ma,si rese conto:lei non era forte abbastanza da respingerlo e poi venne spazzata via. Nero nella sua piccola forza provò a fermarlo ma il suo tentativo fu cento volte più inutile del primo. I tre guardarono la povera Maki e risero, risero di gusto perché sapevano di essere i più forti allora la piccola non si trattenne, cominciò a piangere e scappò via cercando di andare a rifugiarsi nei meandri più bui della sua piccola stanza non tenendo conto a gli sguardi di chi la vedeva. La sua amica Pandora era andata a trovarla ma lei non voleva aprire a nessuno perché aveva paura di giudizi e altre risate. La notte invece di andare a dormire decise di fare un allenamento intensivo per diventare più forte -Come posso diventare più forte- si diceva, ma le sue parole furono interrotte dall’entrata di Pandora in campo la quale voleva assolutamente aiutare l’amica. Maki provò più volte a scartare Pandora, e fu nel momento in cui per sfogarsi diede un calcio alla palla per sfogarsi e vide la potenza di tiro che aveva, allora prese palle e si alzò in volo,poi cadde in picchiata calciando più volte la palla facendola sdoppiare in più meteore infuocate,quella non era più la Pioggia di meteore di un tempo ma era la forte:Caduta Meteorica. Il giorno dopo decise di andare a fare di nuovo la partita,però stavolta si sentiva sicura di sé,si sentiva piena di energia e quindi non aveva paura.L’inizio sembrò uguale a quello della partita precedente, ma stavolta quando Maki prese palla non aveva paura ma si sentiva coraggiosa,forte e potente. Nagumo cerco di fermarla, ma lei lo supero con un balzo veloce e calcolato,Suzuno intenta nell’arrivare in scivolata manco il bersaglio. Con tanto impegno era arrivata davanti alla porta però c’era un altro ostacolo:Hiroto. Lui arrivò con uno scatto quasi invisibile ma lei era pronta e non aveva paura lo sorpasso e con la nuova tecnica distrusse la rete.