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Autore: Phantasmagoria    29/04/2012    4 recensioni
[...] Solo allora Dave fissò con attenzione i vestiti che il più piccolo stava indossando, portando le iridi nocciola a seguire le maniche a sbuffo della camicia bianca completamente abbottonata che fasciava il petto di Kurt adornata di una fasciatura nera a vita alta e svariati pendoli non proprio da marinaio, passando poi ai pantaloni scuri che gli arrivavano a metà polpaccio e che, per quanto gonfi, non nascondevano affatto la sua figura aggraziata. Stivaletti neri e lucidi completavano poi il tutto, culminante col pezzo di stoffa scarlatto che Kurt aveva evidentemente intenzione di legarsi attorno alla vita.
Il ragazzone guardò lui e poi il video ancora in pausa, alternando tra i due lo sguardo pensoso svariate volte.
- Ma non dovresti indossare almeno una sorta di gonna per fare la ragazza? -
KURTOFSKY WEEK, GENTE!
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel | Coppie: Dave/Kurt
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Kurtofsky week
Day 1 – 
Pirates

Ps. Prima di leggere, consiglio la visione di questo video (http://youtu.be/OG0AvwM_QAI) da cui, praticamente, è partita l’ispirazione LOL Buona lettura!



My, oh, my!

Little princess in a terrible mess
A kingdom alone, but no love to confess
Dreams of a prince on a tall white horse
Runs like a spirit by the castle walls

Gotta steal from the rich when they don't know I'm comin’
Gotta give to the poor,
no time for lovin'

My oh my, don't you cry, 'cause there's no way I'm stayin’
I will leave, say “bye bye”, I'm going my way…


- Non pensavo ti piacessero gli Aqua. Né che avessi qualche strano fetish per i costumi da pirata. -
Kurt alzò gli occhi turchesi dal pezzo di stoffa rosso scuro che stava inutilmente cercando di stringere attorno al bacino, lasciando vagare lo sguardo chiaro sulla massiccia figura di colui che ormai poteva definire come il proprio ragazzo che continuava a fissarlo rimanendo sulla porta con un sorrisetto estremamente divertito e le braccia conserte.
- E io non immaginavo che tu conoscessi gli Aqua. – rispose, a tono, lasciando perdere quella che sarebbe dovuta essere una cintura ma che non riusciva neppure a stringere attorno ai fianchi – maledetti fianchi a pera! – per continuare a fissare l’altro con tanto di sopracciglio alzato.
Dave scrollò le spalle larghe muovendosi di un passo nella stanza.
- Beh, è difficile non aver mai sentito una loro canzone… -
- Ma “My oh my” non è famosa tanto quanto “Barbie Girl” e li hai riconosciuti al primo colpo. –
E questa volta, il ragazzone sospirò alzando gli occhi al cielo con un leggero rossore ad imporporargli le guance, cacciando entrambe le mani dai palmi sudaticci nelle tasche dei jeans.
- Dio, va bene, hai vinto Hummel. Ascolto qualche loro canzone… o-ogni tanto. – ammise, muovendo poi un secondo passo goffo. – M-ma solo perché i loro video riescono ad essere trash ed esilaranti allo stesso tempo! -
Kurt assottigliò lo sguardo con un sorrisetto tra le labbra. – Gay. – mormorò.
E senza nemmeno dare a David il tempo o il modo di replicare, gli si gettò al collo passando le dita sottili tra i suoi capelli, attirandolo a sé per un rapido bacio di benvenuto che placò il borbottare dell’altro.
- E c-comunque non mi hai ancora detto perché ti serviva il mio aiuto. -
Biascicò il ragazzo più grande una volta terminato il bacio, grattandosi imbarazzato il capo con la mancina e fissando tutto ciò che si trovava in quella camera graziosamente arredata ad eccezione degli occhioni divertiti del soprano vestito da mozzo di fronte a lui.
Kurt, allora, lasciandolo definitivamente andare, ancheggiò fino alla scrivania dove troneggiava un portatile acceso aperto sulla pagina di un video musicale che ormai era terminato da un pezzo. E Dave, sommando mentalmente “Aqua” e “Kurt vestito da pirata”, riuscì quasi ad immaginare in anticipo il motivo di quell’incontro improvviso.
- Il professor Schuester ci ha dato come compito settimanale quello di rivisitare le canzoni di una band anni Novanta ed io, Sam, Mercedes e Brittany abbiamo deciso di puntare sugli Aqua. Solo che bisogna anche prepararci una coreografia e dei costumi a tema e mi serviva un consiglio sincero su come sta venendo il tutto. Perciò… - e terminata la spiegazione, Kurt si parò di fronte al ragazzone portando entrambe le mani ai fianchi.  -… come sto? -
Solo allora Dave fissò con attenzione i vestiti che il più piccolo stava indossando, portando le iridi nocciola a seguire le maniche a sbuffo della camicia bianca completamente abbottonata che fasciava il petto di Kurt adornata di una fasciatura nera a vita alta e svariati pendoli non proprio da marinaio, passando poi ai pantaloni scuri che gli arrivavano a metà polpaccio e che, per quanto gonfi, non nascondevano affatto la sua figura aggraziata. Stivaletti neri e lucidi completavano poi il tutto, culminante col pezzo di stoffa scarlatto che Kurt aveva evidentemente intenzione di legarsi attorno alla vita.
Il ragazzone guardò lui e poi il video ancora in pausa, alternando tra i due lo sguardo pensoso svariate volte.
- Ma non dovresti indossare almeno una sorta di gonna per fare la ragazza? -
E non riuscendo neppure a terminare la domanda, si vide costretto a schivare un cuscino particolarmente grosso che gli venne lanciato – con tutta l’intenzione di colpirlo in pieno viso – dal soprano, unito ad un “Dave!” particolarmente stizzito che gli fece capire di aver detto l’ennesima cosa sbagliata. Ma da quanto ricordava la cantante aveva una voce particolarmente squillante, e Kurt andava estremamente fiero del suo trillo da femminuccia, perciò aveva pensato che… cavolo, perché si ostinava a pensare con Kurt intorno?
- Non faccio la ragazza, quello è compito di Mercedes e Brittany! -
- Allora fai il tizio pelato? -
Stavolta, anziché un cuscino, si vide lanciare addosso un foulard.
- Non c’è alcun tizio pelato nella nostra rivisitazione. – asserì spazientito Kurt con uno sbuffo, dando poi le spalle all’altro e offrendogli involontariamente la deliziosa visione del proprio fondoschiena nel frattempo che armeggiava col computer. Ok, forse quel costume da pirata poteva andare. E con un vestito da principessa, pensò Dave, non si sarebbe potuto godere neanche la metà di quel panorama.
- Invece, per la coreografia, mettimi le mani sui fianchi e voltami non appena comincia la canzone. – ordinò dal nulla Kurt calandosi sul viso una benda nera che andò a coprirgli l’occhio destro, piazzandosi esattamente di fronte a Dave nel mentre il motivetto accattivante della melodia riempiva la stanza. – Devo rivedere i passi per Brittany e mi serve una mano. Chiaro? – si assicurò ulteriormente guardandolo con tanto di nasino all’insù e labbra morbide socchiuse.
E David, che fino a pochi istanti prima si stava chiedendo che razza di potere dovesse avere Kurt Hummel per costringerlo ogni volta ad avere un assaggio delle esibizione del Glee Club contro la sua volontà e a discapito del tempo che potevano passare insieme a fare altro; fissandolo poco prima che la cantante attaccò con il testo in un tono di voce che, se possibile, era ancora più alto di quello del soprano a pochi centimetri da lui, capì che anche a costo di ballare o di dare pareri su vestiti sempre troppo attillati o stravaganti, il solo poter stringere Kurt in quella maniera o venir guardato con quegli occhioni speranzosi bastava ogni volta ad incastrarlo.
Che si trattasse di un musical, film romantici o pomeriggi passati a sfogliare Vogue, quel ragazzino aveva la capacità di convincerlo sempre a fare ogni cosa. E per di più stavano anche insieme, fatto che per Kurt comportava l’impossibilità di David di sottrarsi ai suoi impegni di fidanzato nella maniera più assoluta.


My oh my, do you wanna say goodbye?
To have the Kingdom, baby, tell me why?
My oh my, do you wanna say goodbye?
To rule the Country, baby, you and I
If you were my King…


E partita la prima strofa, Dave fece voltare il più piccolo che, una volta di spalle rispetto al più grande, lo spinse di pochi centimetri all’indietro per poi muoversi di ben due falcate in avanti, rimanendo esattamente perpendicolare al ragazzone per poi cominciare a muovere il bacino a ritmo con le parole. E rimanendo estremamente concentrato sui passi, tornò poi indietro da quello stesso David che stava inutilmente cercando rimedio all’improvvisa inconsistenza della propria mascella, passandogli dapprima le mani sulla maglietta per poi stringere la stoffa di cui era fatta tra le dita, voltando il capo di lato per fissare un invisibile spettatore con sguardo accattivante e perfettamente nella parte.
- Ora prendimi per il sedere quando salto e fa come se dovessi sfidare qualcuno a duello con la spada una volta che sono appoggiato alla tua spalla! – ordinò Kurt compiendo l’ennesima giravolta per poi saltare addosso al ragazzone senza neppure dargli il tempo di prepararsi all’arrivo di quei cinquanta chili scarsi che, sebbene facilmente sostenibili, fecero perdere l’equilibro a Dave che, con tanto di braccio in aria per mimare i fendenti di una spada, cadde sul letto colorato da stoffe di ogni tipo trascinandosi dietro il soprano.
- Gaga, adesso bisogna ricominciare tutto daccapo! – squittì esasperato Kurt contro il petto dell’altro, togliendosi la benda che gli impicciava l’occhio destro per poi fissare il più grande sotto di sé e sbuffare ancora.
Ma quando fece per alzarsi e continuare, le dita di Dave che andarono a carezzargli la mascella e poi il mento bastarono a farlo desistere da quel – e da ogni altro - proposito, rimanendo chino sul ragazzone con un rossore acceso che già stava prendendo il sopravvento sul pallore delle proprie guance.
- C-che c’è? -
- Mi hai chiamato per un consiglio ma non mi hai fatto esprimere il mio parere su nulla. Tipico Hummel. -
Kurt fremette appena. E non soltanto per quelle parole ma soprattutto per le falangi ruvide del più grande che erano rapidamente scivolate lungo il suo collo.
- B-beh, in tal caso… c’è qualcosa che non ti convince? -
Dave storse appena il naso. – I vestiti. O meglio, come ti sei ostinato ad abbottonare questa camicia. Insomma, visto gli Aqua nel video? Nessun pirata che si rispetti ha una camicetta immacolata e perfettamente abbottonata come quella che indossi. -
- Vado a cambiarmi, allora. -
- Mh, no. A questa posso rimediare io. – e dicendo ciò, le dita di David corsero al primo bottone della camicia da pirata, sfilandolo dall’asola con facilità e liberando alla sua vista un pezzettino di pelle lattea che si alzava e si abbassava a ritmo col respirare leggero dell’altro. – Che poi dici che sono inutile ma è solo perché non mi lasci mai intervenire. -
Kurt deglutì pesantemente. – M-ma tu non sei inutil-… s-serve anche slacciare un secondo bottone? -
- Io credo che tre sia il numero perfetto. – ghignò Dave andando a sfilare anche quello, ridacchiando poi per il viso paonazzo del più piccino che rimaneva a fissarlo con inebetita ostinazione. E invertendo abilmente le posizioni, osservò dall’alto al basso il porpora prendere definitivamente il sopravvento sul viso di porcellana dell’altro, sfiorandogli con la punta delle dita la porzione di petto che era riuscito a conquistarsi con la stessa delicatezza di un Capitano che sfiora per la prima volta i dobloni del suo prezioso tesoro.
- Ecco, ora sì che sei un pirata perfetto… -
E terminata la canzone, ormai entrambi erano impegnati con altre melodie per prestarci anche solo attenzione.


If you were my King (oh uh oh uh)
I would be your Queen (oh uh oh uh)
If you were my King (oh uh oh uh)
I would be your Queen (oh uh oh uh)




-
Ta-tan!
Roba senza senso, Dave che si ascolta gli Aqua e Kurt travestito da pirata.
Direi che gli elementi ci sono tutti per classificare la cosa come una schifezzuola dell’ultimo secondo uscita fuori questa mattina a furia di cantare “My oh My” della band sopracitata. Ma essendo la Kurtofsky la mia OTP assoluta in quel calderone gorgogliante e confuso che ormai è diventato Glee, l’essere riuscita a scrivere almeno questa cosina allegra su loro due mi rincuora. :3
Magari ho scelto di trattare il tema del primo giorno della Kurtofsky week in maniera in po’ contorta, ma è o non è l’aaamore Dave che va ad aiutare Kurt con le coreografie del Glee senza poi fare praticamente nulla?
Bon, lascio a voi l’ardua sentenza.
Che la Kurtofsky sia con voi! è_é

   
 
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