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Autore: Irishkoala    29/04/2012    5 recensioni
Sei ore indimenticabili. Una notte magica. Emozioni, musica, divertimento, euforia e lacrime raccolte in un'unico evento: Vyrt.
Regalo per tutte le Echelon che hanno condiviso la notte del Vyrt su twitter ma anche per tutti coloro che l'hanno visto senza essere sul social network e per quelli se lo sono fatti raccontare.
Grazie ♥
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'LetoBros'
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The Morning After
Palm Tree.
E capirà solo chi ha Vyrtato xD
Regalo per tutte le Echelon e non, dopo la mega nottata Vyrtiana che ci ha portato tutte/i in uno scompenso mentale, emozionale, ormonale e neuronale spaventoso ^^
Indimenticabili, le sei ore più piene della mia (come della vostra) vita.
Questo è solo un modo, spero, divertente per immaginare come sia stato il dopo per loro, tra pancake, stelle filanti, emozioni, musica e Ripley, l'echemonkey più fortunata, cucciolosa e coccolosa del mondo.
La suddetta Ripley (anche se è maschio) sarà anche in questa scena, nonostante in realtà penso sia stata riportata a 'casa' a metà giornata :P
Grazie a chi ha condiviso la nottata insieme, che è stata veramente speciale, a chi ha sclerato il giorno dopo e chi ha condiviso.
E grazie anche a quei tre marziani e a tutto il gruppo del Lab per averlo permesso

Vyrt or Death!
Kiss
Leia










Oh.my.god.

Allungai la mano di lato, per cercare il blackberry sul comodino, con estrema fatica, stirando il resto del corpo allo stesso tempo mentre mi rigirai sotto alle coperte. Avevo la testa immersa in una confusione enorme e mi ci volle qualche secondo di troppo prima di capire che ora fosse quando lo schermo si illuminò, facendomi strizzare le palpebre.

Mezzogiorno e venti.

Mhh..” mugugnai qualcosa di indistinto tra me e me, sbuffando e sollevando entrambe le braccia per appoggiarmele sugli occhi con il bisogno di rimettermi a dormire.

E dire che non eravamo stati proprio noi quelli a fare le ore piccole. Ok che eravamo andati a letto ad un orario indecente a causa dell'euforia che aveva preso tutti quanti dopo il termine della messa in onda, ma mai quanto quelle che avevamo fatto fare a molti più Echelon oltreoceano.

Mi sentivo in centrifuga e in palla lo stesso.

Era stato tanto, troppo, magico tutto insieme per rendermene ancora conto con mente lucida.

Senza considerare la pressione e il panico iniziale che mi avevano fatto dare di matto per un'ora buona e avere una mezza crisi isterica con il terrore che il problema non si sarebbe risolto.

Avevo perso dieci anni di vita.

Ma mi cazzo avrebbe mai pensato alle eruzioni solari? Fanculo và, era l'ultima cosa a cui saremmo mai potuti arrivare a pensare durante tutti i giorni di preparativi per fare in modo che non andasse storto nulla.

Almeno eravamo riusciti a risolverlo ma l'ansia di quel momento non l'avevo smaltita completamente, soprattutto nemmeno durante la ripresa del programma anche se mi avevano confermato che non si era notato.

Ovvio, cazzo. Avevo cercato di trattenermi il più possibile per apparire calmo e con tutto sotto controllo. Almeno era servito a qualcosa, ma ora ero veramente distrutto.

Decidere se scendere o rimanere a letto mi costò un'altra mezz'ora e alzai il culo solo perché sentii dei rumori dal piano di sotto di qualcosa, o qualcuno, che sbatteva contro un altro qualcosa che cadde a terra provocando un casino infernale.

Sbuffai di nuovo passandomi entrambe le mani sul viso poi tra i capelli che non avevo idea in che stato fossero convincendomi, infine a mettere giù le gambe dal letto cercando a caso le ciabatte con gli occhi ancora mezzi chiusi.

Le misi pure al contrario prima di capire da che parte fossi girato io stesso e, con un'ennesimo sbadiglio, percorsi i pochi passi che mi separavano dalla porta e misi il muso fuori, prima controllando la camera di mio fratello che era ancora chiusa.

Non mi meravigliava per niente. Lui doveva essere quello messo peggio di tutti, anche se mi sarebbe piaciuto fargli un attacco a tradimento nel suo letto, cosa a cui era abituato, come io ero abituato ad essere mandato poco gentilmente a quel paese quando lo facevo.

Mi venne da ridere tra me e me e non lo feci solo perché il casino al piano di sotto si fece ancora più intenso.

Non sapevo chi fosse rimasto, gli accampati li avevamo spesso e non ci facevamo molto caso ma la sera prima avevo detto a tutti di andarsi a riposare dopo il lavoro estenuante che avevamo fatto.

Perché non si era trattato solo del pomeriggio precedente, erano passate settimane in cui ognuno si era fatto un culo enorme per poterlo rendere possibile e qualche giorno di pausa ce lo meritavamo.

Superai il salotto e la stanza adiacente perché i rumori provenivano dal Lab e quando varcai la tenda bianca trovai Tomo e Jamie armati di scope e palette che stavano cercando di pulire il casino sul pavimento.

Ohh guarda chi c'è! Giorno eh, alla buon'ora”

Ahh Tomo parla piano, non urlare” lamentai mettendomi una mano sulla fronte che aveva un'avviso di emicrania mentre lui si mise a ridere sommessamente con Jamie di fianco che mi lanciò un'occhiata di sottecchi divertito ma si limitò a rimanere zitto.

Pensavamo che fosse Shan quello affetto da jet-lag, non tu”

Gli feci una smorfia guardandomi attorno e mettendomi le mani sui fianchi quando mi fu anche troppo evidente che ci sarebbero voluti giorni per sistemare tutto quanto.

Comunque tu ieri ti eri fatto di qualcosa e non me l'hai detto” lo indicai con Jamie che si lasciò scappare una mezza risata annuendo e dandomi corda.

Effettivamente”

Perché, cos'ho fatto?” alzò le spalle come a volerci convincere che non ne sapeva niente ma sia io che Jamie gli lanciammo uno sguardo talmente scettico che servì per rendergli palese l'ovvio.
“Sembravi tarantolato e ho ancora un timpano fuori uso per la tua risata continua nell'orecchio” affermai, spostando con un piede alcuni dei fili a terra per far passare Jamie con la scopa.

Ahh ma quello..” continuò Tomo gioioso allungando un braccio fino alla mia spalla per darmi una leggera spinta scherzosa “...ho pensato che avrebbe fatto bene all'umore del gruppo”

Alzai le sopracciglia “Alla faccia”

Jamie rise di nuovo per poi indicare un altra scopa, appoggiata al muro, che riferì a me.

Sei scemo? Assolutamente no, non mi metto a pulire adesso, poi è un casino qui dentro”

Stelle filanti, coriandoli, fili fuori posto e sparsi ovunque, qualcos'altro di cibo indefinito, piatti, carte, cartine e cartacce, contenitori, porta strumenti e alcuni computer fuori posto erano sparsi ovunque.

In ogni angolo si voltasse l'occhio c'era del casino.

Jamie mi rifilò uno sguardo sarcastico “Ma dai, non l'avevamo notato. E devi andare a vedere la cucina al piano di sopra! Quella sì che è messa peggio, grazie a te”

Sia io che Tomo ci cacciammo a ridere senza volerlo al ricordo della mia completa figura di merda, perché quella era, del tentativo di cucinare un singolo e solitario pancake vegano che non era riuscito su tutti i fronti.

Hai fatto cagare, ammettilo. Poi per poco ci rimettiamo una stanza della casa” fece Tomo con Jamie che gli diede una spallata mentre stava ridendo come un'idiota, per dargli corda.

Mi lasciai trasportare, chudendo un istante gli occhi nel tentativo di contenere la risata al ricordo ma l'avevo sempre saputo quanto facessi schifo in cucina e che la mia carriera da cuoco non era mai cominciata.

Ora lo sapevano anche tutti gli Echelon.

Davvero ho quasi bruciato la cucina?” chiesi retoricamente, senza bisogno di risposta perché gli altri due continuarono a ridere come matti annuendomi e basta, oltre che appoggiandosi uno all'altro per sostenersi.

Siete due cretini davvero!”

Dovevi farli fare a Tomo se non volevi sputtanarti”

Grazie, quanto sei perspicace Jamie. Lui ha il brevetto!” affermai con una leggera cantilena sarcastica.

Almeno non ci sarebbe stato il rischio di andare a fuoco e la confusione che hai fatto la vai a pulire tu!”

Oh quante storie...non abbiamo niente da fare in questi giorni, in qualche modo sistemiamo”

Ah proposito, il pollo è scomparso. Secondo me se l'è intascato uno dei cameraman, io lo rivoglio. Era un simbolo insostituibile” la risata ripartì incontrollata.

Guardai Tomo prendendolo per il culo con lo sguardo, sperando di aver capito male.

Tomo-per-favore, non riesco a credere che sia tutto quello a cui riesci a pensare e...”

Sì può sapere perché in questa casa c'è sempre qualcuno che deve un casino infernale di prima mattina?”

Era stato un grugnito unico, Shannon comparve da dietro la tenda con una mano sul fianco e l'altra tra i capelli mentre io gli lanciai le braccia al collo appoggiandomi a lui di peso, facendogli un sorriso esagerato apposta e scrollandolo con forza.

Fratellone!”

Giorno uomo delle caverne! Come va il fuso?” dicemmo all'unisono io e Tomo mentre Jamie continuava a ridersela.

Jay, togliti e stai fermo e voi smettetela di fare tutto questo rumore che mi sta esplodendo la testa. Non so neanche chi sono e dove sono quindi nessuno mi parli fino a questa sera o vi brucio io qualcosa senza pensarci” affermò secco, con la voce mezza roca e uno sguardo che ci avrebbe incenerito tutti sul posto mentre noi invece trattennemmo un'altra risata e io mi staccai, sapendo che avrebbe reagito così.

Infatti l'avevo fatto apposta di nuovo.

Ahiahi” fece Jamie mentre Shan uscì dalla stanza e noi lo seguimmo con la coda dell'occhio.

Io sorrisi sapendo che non faceva sul serio, ma anche gli altri ne erano ben troppo consapevoli, ormai abituati alle reazioni reciproche riguardo a determinate cose.

Mi stava venendo una mezza idea di andarmi a fare una tanica di caffè con un vero pancake vegano e non quel coso orripilante che avevo provato a preparare io il giorno prima, quando un urlo disumano misto tra sorpresa e rabbia si alzò dalla cucina al piano terra.

Tutti e tre raggiungemmo il punto designato e lo sguardo di Shan ci fulminò davvero sul posto.
“Cosa diavolo ci fa ancora Ripley qui?!”

Seguimmo con lo sguardo la direzione del suo dito e spostammo in sincrono le teste fino al divano del salotto su cui Ripley stava saltando.

Sgranai gli occhi, Jamie si mise a ridere, Tomo fece un lungo verso di adorazione mentre allungò le braccia in avanti e gli corse in contro, ritrovando la sua anima da cui l'avevano separato.

Stavo cominciando a pensare che la scimmia avesse davvero fatto un nido nel cappuccio di Tomo il giorno prima.

Non l'avevano ripresa i proprietari ieri?” chiesi, non vedendoci chiaro e Shan annuì con enfasi, come a farmi capire che non ne sapeva niente neanche lui.

Awww maddai ragazzi, non vedete? Ormai è un echemonkey a tutti gli effetti”

Roteai gli occhi in aria, incrociando le braccia al petto e guardando Tomo con diffidenza.

Andiamo Tomo, sputa il rospo”

Si mise a ridere, mettendo le mani avanti mentre la scimmia gli si era già appollaiata sulla spalla con la solita posizione della coda attorno al collo.

Okok l'ho chiesto io di poterla lasciare qui per qualche giorno, poi la verranno a riprendere”

Non l'avesse mai detto.

Nessuno riuscì ad anticipare Shan che sgranò occhi e bocca e il suono raggiunse l'esterno subito dopo.
“COSA?!”

Eddai, cosa vuoi che sia? E' addomesticata e non farà niente! Solo mi ci stavo affezzionando, non potevo dirle addio così presto” fece con un perfetto sguardo da cane bastonato e il tono che riprendeva l'espressione.

Io e Jamie ci mettemmo a ridere sommessamente mentre Shan imprecò qualcosa tra sé e sé indicandolo poi alzò le mani al cielo, scuotendo la testa inviandoci che non voleva saperne niente e che non avrebbe nemmeno potuto fare niente.

Si spostò al ripiano per avviare la macchinetta del caffè mentre io riguardai la scimmietta e mi uscì spontanea un'espressione addolcita.

Aww, anche a me mancava però..vieni Ripley, qui” allungai un braccio chiamandolo con lo mano e con un verso continuo a labbra unite ma lui non si spostò di un centimetro solo inclinando la testa di lato e facendo un verso basso.

Tomo si mise a ridere scuotendo la testa “Guarda che non è un gatto...se lo chiami così non ti caga di striscio per forza”

Ma và, quindi tu adesso saresti l'esperto?”

Ragazzi!” Shan ci bloccò di nuovo guardandoci malissimo “Vi ho detto di finirla, tornatevene di là e lasciatemi bere un caffè in pace”

Jamie se la ridacchiò in silenzio facendomi capire che tagliava la corda mentre Tomo si alzò dal divano con Ripley ancora in braccio, a cui riuscii a dare un'infima carezza solo quando mi passò di fianco per spostarsi verso la sala.

Appena fui da solo con mio fratello, mi dava le spalle intento ad armeggiare con una tazza e del cibo, tolsi le braccia dal petto, sorridendo tra me e me mentre mi andai a sedere al tavolo rialzato chiedendogli se poteva farne uno anche per me.

Non rispose e non si girò nemmeno, però una seconda tazza gli comparve in mano un gesto dopo.

Ampliai il sorriso, anche se non lo vide.

Non gliel'avrei detto in quel momento ma mi era mancato un sacco, avevo avuto una voglia enorme di vederlo, come sempre quando stava via senza di me per più di qualche giorno e, con il suo ritorno poche ore prima della stessa giornata del Vyrt, era come se non ci fossimo praticamente ancora parlati.

Non dissi niente lo stesso fino a che non ebbe finito e si venne a sedere di fianco a me, passandomi la tazza già pronta che presi ringraziandolo a bassa voce. Sospirò appoggiando i gomiti al tavolo mentre prese un sorso, fingendo di ignorarmi per via del mio sguardo pressante addosso.

Bevvi a mia volta, sentendomi bene lo stesso, il buco che si creava sempre e che sentivo quando non era a casa ora era intatto di nuovo e mi andava bene in quel modo.

Allora?”

Tornai a guardarlo, sorridendo sommessamente poi gli feci uno sguardo finto indignato.

Ciao eh”

Mi diede un leggero pugno sulla spalla facendomi inclinare di lato, ma continuai a sorridere appena mi fermò la spalla opposta con la mano per tirarmi verso di sé in un mezzo abbraccio.

Lasciai andare la testa qualche secondo sulla sua di spalla e sentii una mano scompigliarmi i capelli dolcemente, cosa che mi fece tornare a sollevare guardandolo male per finta.

Rise sommessamente, sapendolo “Avevo pensato che mi fossi già abituato praticamente a tutto di te, invece continui a sorprendermi”

Aggrottai le sopracciglia, preso alla sprovvista e non sapendo di cosa stesse parlando.

Ci guardammo e lui capì senza problemi che volevo spiegazioni.

Cos'era quella roba ieri?” chiese in generale, scherzando con tono retorico ma capii cosa intese e per il lavoro che l'aveva tenuto fuori casa per più di un mese, l'organizzazione del Vyrt l'avevo solo discussa a telefono con lui, non ne era stato partecipe in prima persona.

Eri illuminato, era da un po' che non ti vedevo così”

Spostai lo sguardo verso la tazza, sentendo caldo alle guance e sapendo che mi avrebbe fatto quell'effetto se fosse stato lui a commentare.

Respirai, cercando di far finta di niente ma non l'avrei mai fregato.

Mi mancava”

Lo so” disse con un'ovvietà spiazzante che mi fece sorridere e riappoggiare con la testa sulla sua spalla.

Eri veramente in forma. Ci volevano questi mesi di pausa ma sapevo che ne avevi bisogno”

Annuii e basta con nessuna necessità di correggerlo o di modificare qualcosa perché solo lui poteva già sapere di partenza cosa avrei provato o perché avessi fatto una determinata cosa.

Quindi non pensi che sia stato esagerato?”

Fece una mezza risata, sorridendo e guardandomi di sbieco anche se non lo vidi perché avevo ancora lo sguardo puntato avanti.

Tu sei sempre esagerato...ma ti amano per questo e va bene così. Sei stato grande”

Feci un altro cenno d'assenso tra me e me, risollevandomi e guardandolo grato.

Dovevo farlo, ci abbiamo messo un sacco di impegno perché volevo che riuscisse bene e fosse qualcosa di diverso”

E lo è stato, e hanno apprezzato lo sai”

Lo spero”

Mi diede un'altra spinta sulla spalla con fare da presa per il culo mandandomi infatti a quel paese.

Invece lo sai, che è diverso”

Sorrisi “Chi controlla twitter e facebook?”

In mezzo secondo schiaffò la mano sull'interno del gomito mandandomi di nuovo a fanculo e mi misi a ridere sapendo che mi avrebbe risposto così.

Te lo scordi, e non contare su di me...non aprirò quei cosi per giorni”

Che bel ringraziamento verso i tuoi fan e anche quelli di Antoine”

Devo recuperare, ho ancora l'impressione di non sapere dove sono...e niente più iniziative il giorno dopo della fine dei miei tour con lui ” affermò piatto sbadigliando e ripresi a ridere, spegnendo la risata con il caffè che terminai.

Mi alzai per portarlo nella lavastoviglie e sentii anche la porta d'ingresso aprirsi, da cui comparve Emma che salutò con la mano entrambi, dirigendosi poi senza problemi nel suo ufficio del Lab.

'Witness'* sta venendo bene...” la sua voce mi fece voltare di nuovo e la soddisfazione che provai in quel momento fu enorme.

Ti piace davvero?” chiesi con speranza mal celata nel tono e lui rise nel notare la mia espressione, annuendo.

Ovvio, avete fatto un'ottimo lavoro anche con quella”

Sì ma è da finire, e non ha ancora titolo sicuro e ci serve il tuo contributo..” elencai per minimizzare ma lui scosse la testa sapendo che avevo sempre quella reazione quando si trattava di lavori o canzoni nuove perché mi sembravano costantemente poco riuscite.

Ok, è all'inizio ma al momento funziona per quello che ho sentito”

E sapeva anche che i suoi commenti mi servivano immensamente perché erano sinceri, diretti. Non aveva bisogno di fare mille complimenti inutili, non si sbilanciava ma se gli piaceva bastavano frasi come quelle per mettermi l'anima in pace.

Annuii “Sappi che ti do questo week-end per riprenderti poi si ricomincia sul serio”

Sbuffò, roteando gli occhi “Sapevo che l'avresti detto”

Sorris “Niente più vacanza”

Piattola”

Ci facemmo una smorfia.

Un secondo dopo entrambi spostammo lo sguardo verso lo stesso punto quando sentimmo il rumore di un piatto e altri subito dopo, e che non erano piatti da cucina, e Tomo urlare a Ripley di fermarsi.

Guardai mio fratello, che aveva già assunto uno sguardo allucinato, con terrore e non avrei voluto essere nei panni di Tomo in quel momento....neanche di Ripley.

Ripley, vieni qui!”

Shan tentò di calmarsi inspirando profondamente e mettendo le mani avanti, per non fare una strage ma quando il rumore divenne ancora più forte scattò in piedi con sguardo furente e un'aria omicida che mi fece strizzare i denti in finta preoccupazione.

Tomo!!” urlo disumano “Se quando arrivo, quella diavolo di scimmia è ancora sulla mia batteria stacco la testa a tutti e due!!”

Si allontanò a grandi passi con Tomo che smadonnava in croato dall'altra stanza per riprendere l'animale mentre io mi misi a ridere pensando che quella scimmia avrebbe dovuto fronteggiare un altro animale se non se ne fosse andata prima che mio fratello avesse fatto irruzione nella stanza.

Fuori di casa, tutti e due!”

Ecco appunto.

Risi tra me e me, spostando di lato lo sguardo quando un altro urlo, questa volta di sorpresa, arrivò dall'ufficio di Emma e le comparve cinque secondi dopo in cucina con sguardo sconvolto.

Cos'è successo nel mio studio? E' tutto sottosopra”

Alzai le mani in difesa indicando Tomo che stava rientrando con mio fratello che lo teneva per la collottola e Ripley nell'altra mano.

Emma sgranò gli occhi poi si mise le mani sui fianchi.

Perché è ancora qui quella scimmia?!”

Tomo sbuffò, sospirando e annuendo rassegnato.

Va bene, va bene ho capito! Me la porto a casa io, fatevi un valium però tutti quanti eh”

Venne mandato a quel paese in tre modi diversi mentre la mia testa capii che, nonostante il divertimento, le soddisfazioni e il calore che sentivo adesso nello stomaco e che si era assopito in quei mesi, il prossimo Vyrt ci avrebbe messo un po' ad arrivare.








*Per chi non l'abbia visto o non lo sappia ancora, 'Witness' (titolo non certo) l'hanno fatta sentire in parte e potrebbe essere una nuova canzone del prossimo album







   
 
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