Coraggio

“Chiudi gli occhi” disse una voce alle mie spalle.

Mi girai e mi persi in quello sguardo limpido in cui mi sarei potuta perdere per sempre. Sguardo deciso, di chi non ha paura, ma allo stesso tempo uno sguardo puro e pieno di un sentimento sincero. Amore, forse.

“Mi hai spaventata” dissi sorpresa di vederlo.

Un sorriso spunta innocuo dalle sue labbra. Quelle stesse labbra che avrei tanto voluto riempire di baci. Forse un giorno riuscirò a pensare a lui senza provare disgusto o rabbia, ma per adesso non riesco a non immaginarmi lui che bacia un’altra donna, che mi riempie di bugie e che trasforma il mio cuore in pezzi senza pietà.

“Chiudi gli occhi” ripete nuovamente fissandomi.

“Perché? Non ho avuto per tutto questo tempo una benda sugli occhi? Che mi ha impedito di capire quanto tu sia un bastardo! Ma sta volta no, non mi lascerò accecare da quello che ho confuso per amore”

“Non fare la melodrammatica! So che ho sbagliato ma tutti meritano una seconda possibilità, no?”
“Sbagliato James. Sarebbe solo un’altra occasione per spezzarmi il cuore” dissi avvicinandomi piano a lui. “Cosa vuoi da me? Un abbraccio? Una notte focosa? O vuoi un bacio d’addio?"

I nostri corpi sono a poca distanza, e i nostri visi ancor meno. In un altro momento, in un’altra situazione e con una persona differente sarebbe stato la scena perfetta per abbandonarsi alla passione con un bacio d’amore. Invece ora è tutto sbagliato, niente va il verso giusto.

“Vorrei che fosse un bacio di inizio, Victoria. Vorrei poter fare tutto da capo con te” disse guardandomi con il solito sguardo che mi dava sui nervi.

Ricordo quando mi hai rovinato la vita, quando con una sola azione hai distrutto tutto ciò che avevamo costruito insieme. Vedi le mie labbra? Una volta erano solamente tue. E mi sono illusa che fosse un discorso reciproco, che la tua bocca, il tuo corpo, il tuo cuore appartenessero solamente a me. Ma tu, da buon samaritano, hai voluto concedere tutto ciò che era mio ad una sgualdrina qualunque.

“Sai James, non siamo in un film, non puoi usare un telecomando e azzerare dall’inizio. Non puoi saltare le scene che non ti piacciono e ripetere all’infinito le tue preferite. Perché tu hai sempre cercato di vedere in me solo i pregi, cancellando i difetti” Dissi finalmente sicura di me e di quello che avrei dovuto fare dall’inizio.

Avvicinai ancor di più il mio viso al suo, vedevo già le sue labbra avventarsi sulle mie, cercare ancora una volta di ingannarmi con le sue lusinghe e con le sue carezze.
Un secondo prima di vedere tutto ciò realizzarsi, trovo in me quella parte  che non si fa calpestare da nessuno, quella che ha il coraggio di far sentire la propria voce agli altri invece di starsene seduta in un angolino da sola e silenziosa. E compio l’unica azione che dovrei compiere, l’unica che James si merita, gli sputo in faccia. Spunto non solo la saliva che avevo in bocca, ma anche la rabbia, la frustrazione, e la vergogna che avevo accumulato in questi tempi per colpa sua.
Vedo i suoi in un primo momento aprirsi per la sorpresa, e successivamente chiudersi per essersi conto di quello che è successo. Con la manica si pulisce il viso e poi mi fissa come se venissi da Marte.

“Tu sei pazza!” disse guardandomi con disgusto per poi andare via offeso.

Forse sono realmente pazza, ma in questo momento non me ne importa un bel niente. Perché finalmente questa pazza ha trovato le “palle”.
 
Ecco probabilmente questa è una cagata pazzesca ma spero che vi piaccia! In pratica, ho voluto
immaginarmi una Victoria umana e non più succube di un amore fasullo di James. Lei viene tradita
come nei libri, ma a differenza che da vampiri lei viene usata, nella mia fantasia è un vero tradimento
d'amore.
Beh, se avete voglia ditemi cosa ne pensate!;)
Tanto love, Monica

Anorexia 

Ciao a tutti!
Questa storia parla di una Isabella diversa, credo unica in questo sito.
Isabella soffre di anoressia, si vede grassa e brutta e mira alla perfezione del corpo. 
Vuole essere un piuma così da poter volare via in un altro mondo.
Tratto dal capitolo:
«Tutto urlava “Ospedale”, perfino i giornali di gossip sembravano pazienti in preda al dolore.
Almeno ci fosse una reale motivo al fatto che mi trovassi in quel posto da me sempre odiato.
“Perché menti a te stessa? Sai benissimo perchè ci troviamo qui” sussurrò la Voce “Per colpa delle tue grosse chiappe, della pancia gonfia e delle tue gambe grosse”
Dovevo ammettere che per l'ennesima volta la Voce avesse ragione. Come sempre.»


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Ciao a tutti!