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Autore: _Hiria_    29/04/2012    1 recensioni
E' una piccola Oneshot che aprla di una ragazza che cercherà di rivelare i propri sentimenti.
Pezzetto preso dalla storia:''Francesco era rimasto lì,in silenzio,mi stava ancora fissando,e se non fosse stato per quello che mi sentivo dentro gli avrei detto che cazzo si guardava.
Quegli occhi,erano loro di cui mi ero innamorata,erano loro che mi facevano stare male.
La porta si aprì,e mi diressi verso la mia stanza,Francesco invece andò verso gli altri e si sedette sul letto,sempre in silenzio.
Non'appena aprì la porta tutte le mie compagne di camera mi si fiondarono davanti.
-Come è andata Maya?-Mi chiese dolcemente Giorgia.
Il silenzio era calato sulla stanza.
Stavano tutte in silenzio a guardarmi.
Non mi sentivo male ma nemmeno bene.
Quell'abbraccio però...Quello era stata la cosa più dolorosa di tutte.
Sapete il perchè?Perchè avevo la certezza che non avrei mai più sentitio Francesco così vicino a me,quel contatto era una cosa ormai inesistente.
Una cosa che non sarebbe mai più successa.''
Spero che vi abbia incuriosito :)
Buona lettura ((:
_Hiria_ :*
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don't you Cry,tonight...

-Allora?Quando glielo dici,Maya?-Disse un ragazzo alto decisamente più di me,aveva un bel fisico,muscoli ben scolpiti e faccia da intellettuale,portava quegli occhiali blu della Ray Ban da vista e aveva ancora un po' di acne sparso quà e là per la faccia simpatica che si ritrovava.
Gianluca,si chiamava così,uno tra i nomi più usati  in italia,un nome che si dice significa 'Dono di Dio nato con la luce''.
Si dice.
Gianluca,ripeto,è il nome del mio migliore amico,colui che è sempre quì ad aiutarmi,è quello che mi fà ridere o che mi fa divertire.
Gianluca è lui,e basta.
Non siamo amici da molto tempo,eppure tra di noi è nato un forte legame,che va ben oltre a quello della semplice amicizia...Non è amore,ma è qualcosa di indescrivibile,è qualcosa di speciale e di semplicemente bellissimo.
Vabbè,Gianluca è il mio migliore amico,basta e avanza per dire chi è.
Io sono Maya,una ragazza nata in Italia con una famiglia abbastanza incasinata,non sono una grande geniaccia a scuola,ma me la cavo.
Bhè,diciamo che me la cavo.
Ho dei capelli corti,lisci e castani.
Che non mi piacciono,per niente.
Non mi sono mai piaciuti i capelli lisci,li avrei sempre voluti avere lunghi e ricci,sarebbero fantastici,e li vorrei di un bel nero corvino,non castani.
Comunque lasciamo questo perdere questo piccolo particolare di come desidererei i miei capelli,tanto mia madre non me li farà tingere finchè non avrò superato l'esame di maturità,cioè tra due anni.
Ho degli occhi verdi e marroni,sono strani,ma questi mi vanno abbastanza a genio a differenza di tutta la mia faccia.
Ho una pelle abbastanza chiara,si scotta facilmente,e bhè...Oltre a questo si può dire che caratterialemnte sono una persona abbastanza gradevole,da quello che dice la gente.
Lasciando perder il carattere e l'aspetto,mi trovo davanti a una situazione abbastanza difficile.
O almeno la mia è una decisione abbastanza difficile,si,sono davanti a una delle più grandi paure delle adolescenti come me:
Dichiararsi.
Si,voglio dichiararmi al ragazzo che mi piace,penso che avevate già capito.
Ebbene si,non ho la più pallida idea di come fare,non sono mai stata brava con certe cose,e per di più non sono mai stata una gran ''fiamma'' in amore.
Non ho mai avuto fortuna,sono sempre stata terrorizzata all'idea che il mio ''principe azzurro'' passasse dall'essermi amico all'odiarmi.
Comunque devo rispondere alla domanda che mi ha fatto il mio migliore amico,adesso.
-Allora cara Maya,vuoi dirglielo?Senti lui è nell'altra stanza,te lo chiamo e te lo butto dentro il bagno,così parlate con calma.-Mi disse Gianluca,fissandomi con le braccia conserte e con un'aria ben decisa e anche emozionata per l'avvenimento.
-Grazie ma non mi sento pronta per dirglielo,è...-Stavo per finire la frase,ma Gianluca mi aveva già chiusa dentro il bagno,era andato a chiamarlo,ormai non avevo scelta.
Sentivo che il mio cuore batteva all'impazzata,avevo paura,però un'occasione come questa non l'avrei più avuta.
Ero alla gita del terzo anno.
Se non'ora quando?
Sentii aprire con foga la porta,e sentivo anche la voce di tutte le altre ragazze e degli altri miei amici.
C'erano tutti,ero fottuta.
Sentii dopo qualche secondo la chiave della porta del bagno che aveva fatto un giro,due...E mi ritrovai davanti il bel francesco che cercava di dimenarsi dalla presa di Gianluca che cercava di buttarlo dentro il bagno.
Tutto questo per me.
Mi stava aiutando,era evidente,eccome.
Francesco ormai era di fronte a me,e mi guardava con'aria quasi spaventata,aveva quegli occhi sgranati di quel color marrone nocciola che erano semplicemente perfetti.
Stupendi anche quando era così.
Giusto,vi dovrei dire chi è Francesco,no?
Bene,Francesco è il ragazzo che mi ha fatto andare fuori di testa,quello bello da morire.
Aveva un sorriso da favola,quella carnagione abbastanza abbronzata e un bel fisico scolpito.
Quello sguardo sempre allegro e spenzierato.
Aveva quella bella faccia perfetta,sembrava un'angelo.
Inoltre si teneva sempre una bella crestina,che capelli stupendi e castani.
Ho sempre pensato che a lui i capelli castani stassero da Dio.
Lui era tutto bello,anche se aveva i suoi difetti:Era estremamente orgoglioso e permaloso,vendicatico e sempre con la risposta o la battutina demente pronta.
E ora ce lo avevo davanti,mi sentivo spaventata,strana,addirittura sentivo il cuore che mi usciva fuori.
Sentivo quel nodo che mi rendeva impossibile parlare,quello che mi stava per far fare la figura dell'idiota,ma ormai non potevo tirarmi indietro.
Dovevo farcela.
Dovevo raggiungere il mio obbiettivo,ovvero battere questa stramaledetta timidezza estrema che mi ritrovo.
-Allora?-Mi disse lui cercando di sembrare più tranquillo possibile.
Si vedeva che non lo era,come si vedeva che io mi stavo letteralemnte per pisciare addosso.
-Bhè..Volevo solo parlarti di una cosa...-Gli dissi,voltandomi verso l'angolino per non guardarlo in faccia.
-Dimmi pure allora...-Disse lui,continuando a fissarmi,incrociando le braccia e appoggiandosi sul lavandino,difronte a me.
Mi voltai.
-Uuuff....Bhè...Volevo dirti....Uff..-Aveo il cuore in gola,e rispiravo con pesantezza,mi sentivo spaventata.
-Che problemi hai?-Disse lui sgranando gli occhi,e continuando a fissarmi con'aria ancora più perplessa di prima.
Presi un'ultimo e grande respiro.
Chiusi gli occhi per tre secondi e poi li riaprii,e iniziai a parlare.
-Va bene,ti dirò tutto.
Però promettimi una cosa.-
-Dimmi.-Mi disse lui abbassando le braccia.
-Promettimi che non mi interromperai finchè non ti dirò che potrai parlare.-Dissi timidamente.
-Va bene,ora dimmi ciò che mi devi dire.-Disse lui secco.
-Allora,è da un po' di tempo che mipaci,un po' tanto...E so' che il sentimento non è corrisposto o semplicemente ricambiato.
Io so' di non piacerti,anzi,sinceramente non so' nemmeno se ti sono simpatica.
La verità è che non ti voglio rovinare la gita con questa cosa,ma non trovavo un'altra occasione oltre a questa.
Scusami.-
Questa fù l'ultima parola che dissi.
Non volevo piangere,non ne avevo voglia.
Non volevo far vedere che ero una debole.
-Va bene.-Disse lui abbracciandomi.
Mi lasciai cullare per qualche secondo su quelle forti braccia,quelle che mi stavano tenendo stretta a sè.
Stavo per mollare,le lacrime stavano per cadere.
Mi staccai da quell'abbraccio,mi sentivo bene e male allo stesso tempo,felice e triste,spaventata e sollevata.
Di una cosa ero certa,mi ero liberata di quell'enorme macigno che mi portavo dietro da anni.
Ora mi sentivo leggera.
Iniziai a bussare alla porta,avevo compito il mio compito.
Avevo portato a termine la mia  missione.
Francesco era vicino a me a bussare alla porta,ma sembrava come se non ci fosse nessuno,come se mi avessero abbandonata tutti.
-Aprite cazzo!Ho finito!-Dissi cercando di urlare.
Francesco era rimasto lì,in silenzio,mi stava ancora fissando,e se non fosse stato per quello che mi sentivo dentro gli avrei detto che cazzo si guardava.
Quegli occhi,erano loro di cui mi ero innamorata,erano loro che mi facevano stare male.
La porta si aprì,e mi diressi verso la mia stanza,Francesco invece andò verso gli altri e si sedette sul letto,sempre in silenzio.
Non'appena aprì la porta tutte le mie compagne di camera mi si fiondarono davanti.
-Come è andata Maya?-Mi chiese dolcemente Giorgia.
Il silenzio era calato sulla stanza.
Stavano tutte in silenzio a guardarmi.
Non mi sentivo male ma nemmeno bene.
Quell'abbraccio però...Quello era stata la cosa più dolorosa di tutte.
Sapete il perchè?Perchè avevo la certezza che non avrei mai più sentitio Francesco così vicino a me,quel contatto era una cosa ormai inesistente.
Una cosa che non sarebbe mai più successa.
Un nulla.
Scoppiai in lacrime,avevo voglia di piangere.
Mi stavo coprendo la faccia con le mani,e corsi ad abbracciare Amanda,la ragazza che era sesa sul letto.
La mia migliore amica femmina.
Sì,stavo piangendo tanto,e se devo dirla tutta non ero la sola a piangere,anche il cielo piangeva con me.
Pure lui era triste,che strano.
Ad un certo punto Bianca,un'altra mia amica scoppiò un una sonora risata.
A quel punto non sapevo come mi sentivo,piangevo e ridevo allo stesso tempo?
Che sensazione strana che era...Era bellissimo.
Semplicemente fantastico.
Amanda uscì dalla porta,non sapevo dove stava andando,eppure non me ne fregava nulla.
Continuavo a ridere e a piangere,finchè non mi decisi ad asciugare le lacrime.
La porta si riaprì e arrivò Federica,un'altra mia amica.
Non avevo mai avuto un grande rapporto di profonda amicizia con lei,eppure questa volta era diverso.
Mi abbracciò.
-Non ti preoccupare per questo May.-Disse lei.
May?Mi aveva chiamato May.
Che cosa assurda,tremendamente assurda.
Le lacrime risalirono per tutto il mio corpo e iniziarono a scendere dai miei occhi.
Era la prima volta che piangevo così in ''pubblico''.
Mi aveva sempre dato fastidio l'idea di sembrare debole,eppure questa volta era diverso,mi stavo sfogando,veramente.
Mi stavo liberando da tutti i pesi che stavano sopra di me,sopra al mio cuore.
Stavo bene.
Anzi mi sentivo bene.
Mi trovai davanti Gianluca.
Sorrideva.
Anch'io sorrisi.
-Ricorda May,la speranza è l'ultima a morire.
Ricorda.-Disse Federica,che aveva anche lei gli occhi lucidi per ciò che stava succedendo.
Nessuno si sarebbe mai aspettato una scenata del genere da parte mia.
Io ero quella dura,quella senza emozioni,quella che non piangeva mai.
E basta.
Ma questa volta era diverso.
Io ero la debole,ero io quella che stava piangendo.
Sentii aprire la porta dolcemente e lentamente,era Francesco.
Mi voltai dall'altra parte e mi asciugai le lacrime,cercando di sembrare meno triste del possibile.
Si avvicinò a me e mi fissò per qualche altro secondo.
-Va tutto bene Maya?-Mi chiese abbassando lo sguardo,era intimorito quanto me e lo si vedeva lontano un miglio.
Sorrisi.
-Sto' benissimo.-Gli risposi io,cercando di non far scendere nessun'altra lacrima.
Mi riabbracciò,ancora.
-Grazie-Mi  sussurrò.
Tutti ci stavano guardando,io li ignorai,non risposi al ''grazie'' ricevuto da Francesco.
La mia voce era bloccata.
Lo riabbracciai.
I suoi occi si chiusero,i miei restarono aperti,finchè quel momento bellissimo non finì.
Questa volta era davvero l'ultima volta.
Francesco uscì dalla stanza,silenziosamente,come aveva fatto prima al bagno.
Tutto era finito.
Tutto era iniziato.
Non c'era un termine preciso per descrivere come mi sentivo in quel momento.
Sò solo che ero rimasta lì,ancora in piedi,verso la porta.
Sapevo solo una cosa.
Ora sapevo di sentirmi Libera.
Mi affacciai dalla finestra,lui era al piano disotto.
Stavo ascoltando la musica,era tardi.
Tutte le luci erano spente,in quel'albergo,l'unica luce accesa era quella del mio Ipod.
Continuavo ad ascoltare la musica e a fissare la luna,era l'unica cosa non coperta da quegli enormi nuvoloni neri che continuavano a far cadere pioggia.
La luna brillava,brillava pi del solito,quella sera era veramente bellissima.
La canzone che il mio Ipod scelse per me quella sera era:''Don't Cry'' dei miei adoratissimi Guns N'Roses.

''Talk to me softly
There’s something in your eyes
Don’t hang your head in sorrow
And please don’t cry
I know how you feel inside I’ve
I’ve been there before
Somethin’s changin’ inside you
And don’t you know...''

Ci stava a pennello.
Da sotto si aprì un'altra finestra.
Era lui.
Eravamo entrambi affacciati,entrambi probabilmente pensavamo alla stessa cosa.
Pensavamo a ''noi''
Non lo chiamai,non gli feci nessun cenno,non mi andava di vedere i suoi occhi,non mi andava affatto di vederlo.
Io non portavo rancore,però pensai una cosa.
Pensavo di stare bene,pensavo anche di essere ormai libera.
''Don’t you cry tonight
I still love you baby
Don’t you cry tonight
Don’t you cry tonight
There’s a heaven above you baby
And don’t you cry tonight''


Anzi,ero libera.




*Angolo Autrice* Ciao!Spero che la storia vi sia piaciuta,sinceramente...Anche perchè mi sono impegnata nell'immedesimarmi nel personaggio,cercando di sentirmi come ci se sente quando uno si becca una bella ''zampata sul culo'' come si suol dire.
Vabbè.
Grazie mille per aver letto la mia piccola e triste One-Shot :')
Baci _Hiria_ :*
Alla prossima :'))
  
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