29/04/2012
1 recensioniIl Gelo e la Rosa Scarlatta
Erza se ne stava in un angolo del salone, seduta su uno sgabello con la schiena appoggiata al muro e guardava la gilda con gli occhi spenti e distanti.
Lei guardava la gilda e Droy guardava lei.
Lei, poi Levy, poi di nuovo Lei.
Avevano solo due anni di differenza ma la distanza tra le due era abissale.
Levy era il suo personale bocciolo, da accudire, allevare ed amare il più possibile.
Lei guardava la gilda e Droy guardava lei.
Lei, poi Levy, poi di nuovo Lei.
Avevano solo due anni di differenza ma la distanza tra le due era abissale.
Levy era il suo personale bocciolo, da accudire, allevare ed amare il più possibile.
Erza invece era una rosa, scarlatta, sbocciata prematuramente in mezzo ad una distesa di neve sulla quale continuava ad ergersi maestosa come una regina.
Ma il freddo è duro da sopportare, la rosa stava appassendo ed Erza era già stanca. Troppo, per avere solo diciannove anni.
Si avvicinò a lei lentamente, in silenzio, cercando di non disturbarla.
Vide un pensiero doloroso rimpicciolire nei suoi occhi mentre li posava su di lui.
<< Erza, vorrei chiederti un consiglio. >> le dava del tu, ma il tono era quello di quando si parla ad una regina.
<< Erza, vorrei chiederti un consiglio. >> le dava del tu, ma il tono era quello di quando si parla ad una regina.
<< No, non ti devi dichiarare a Levy. Ti direbbe Picche. >> gli rivelò sincera e lui arrosì.
<< Volevo chiederti come si impedisce alla rosa di morire di freddo. >>. Gentile.
La Scarlett lo guardò confusa, tentata dal chiedergli perché mai lo domandava proprio a lei, poi un lampo di consapevolezza le attraversò lo sguardo.
<< È semplicemente impossibile. Il gelo è nel sangue della rosa, incurabile. >>. Titania si alzò e uscì dalla sala.
Droy la guardò sparire e poi tornò al suo tavolo con occhi rassegnati. Aveva agito troppo tardi.
Il freddo aveva già corrotto la rosa.
Note:
Questa storie è stata scritta in un attimo di pura follia durante una lezione su Shakespeare.
So che il paring è parecchio insolito ma secondo me potrebbe quasi starci…
Vabbè, per ora vi saluto.
Baci Adhara