Claws on her face.

"Uno dei miei cugini ha l'hobby di collezionare occhi umani... portargliene... prenderò uno dei suoi occhi..."
Quei mormorii confusi si affievoliscono lenti, come il quietarsi dello scorrere d'una pioggia incessante. Un silenzio che precede terrore s'insinua subdolo e glaciale nella stanza, privando la morbida trapunta rosa chiaro del suo rassicurante calore.
Shiemi si rende conto di essere sveglia, intorpidita e rigida nel letto del dormitorio, e batte le ciglia impastate dal sonno. La camera riposa nella tenebre della notte, sopita e tranquilla alla luce delle stelle. Campane lontane scandiscono rintocchi stanchi e solenni.
Ben presto i brividi assalgono la pelle della ragazza senza pietà, divorandola imperiosamente. L'ha rifatto, quell'incubo.
Ed è la sesta, settima notte ormai? Cerca rifugio nel suo letto, stringendo più forte le lenzuola ormai fredde e spaventose come le ombre in quella stanza.
Le ultime, fin troppo reali sensazioni inorridiscono ancora il suo cuore di bambina, facendolo battere forte ansioso.
Un soffio d'alito cha sa di menta sul collo, sottile. Il tocco di dita di ghiaccio sul mento, forti e inamovibili. E quegli artigli, a sfiorarle carezzevoli l'iride sgranata e indifesa...
-Moriyama!- Una abat-joure si accende con un click, districando le tenebre, creando un alone ramato. Il viso pallido di Izumo, ritagliato nel buio d'un bianco candido sfumato dalla luce d'oro,  è sollevato dal cuscino e i suoi occhi di denso cremisi la fissano serrati ed accusatori. -Perchè non dormi, una buona volta?!-
-Oh! Ti ho svegliata? Scusami!- balbetta Shiemi, arrossendo, sinceramente mortificata. -Non volevo disturbarti.-
-Beh, lo stai facendo.- taglia corto la ragazza, irritata. -Quindi vedi di stare buona e zitta, almeno, invece di strillare come se ti stessero scannando.-
Con uno sbuffo Izumo sprofonda nel cuscino imbottito, spegnendo la lampada sul comodino.
Shiemi si rigira nel letto, inquieta. Ha urlato mentre dormiva, e non è la prima volta.
Da quel giorno in gita trema ogni notte, sapendo ciò che l'aspetta nel mondo dei sogni. Lui, l'aspetta.
Non ricorda il suo volto, soltanto quella voce capace di tenerla sveglia per ore.
Sospira piano e decide di provare a riaddormentarsi, come le è stato consigliato.
Ma non appena le palpebre crollano sulla sue iridi smeraldo, una risata sguaiata e delirante risuona stridendo nelle sue vene in cui, in questo momento, scorre solo paura.






























Note dell'Autrice: Non saprei davvero definire questa storia, inserirla in una categoria. Dopo una lunga riflessione l'ho interpretata come una Missing Moment, cioè un racconto su cosa prova Shiemi dopo avere incontrato Amaimon nel bosco. E dopo averlo quasi sposato. XD Che ridere, Madonna!
Vabbè, ho immaginato che la nostra biondina ne fosse rimasta comunque scossa -contando com'è sensibile e... beh, ha rischiato di perdere un occhio! Non so voi, a me non capita tutti i giorni!
La smetto di rompere. Spero che la storia vi sia piaciuta, grazie mille per avere letto! (chi volesse lasciare una recensioncina mi farebbe un grande piacere! ^-^)
Lucy