The singin' angel

“Ma che fa?”

“Chi?”

“Il capitano!”

“Oh, gli piace starsene seduto lì per ore. Nessuno sa come mai, lo fa e basta.”

Blaine spostò il suo sguardo dal capitano a Finn, per poi riportarlo sul capitano Dave.

Finn gli mise una mano in testa. “Si vede che sei nuovo.”, disse ridendo.

Il capitano tirò fuori il suo binocolo e si mise a scrutare l'orizzonte, in cerca del porto di Lima. Erano passati mesi dall'ultima volta in cui era stato a casa.

“Stasera si torna a casa, amore.”, disse quasi carezzando la polena della sua nave. Non poté evitare di farsi venire gli occhi lucidi al pensiero.

Si lasciò scivolare lungo la polena e tornò sulla nave, ordinando alla sua ciurma di prepararsi ad attraccare. “Stanotte festeggiamo il ritorno a casa, il primo giro ve lo offre il capitano.”

Finn e gli altri ragazzi si sorrisero, Blaine non riusciva a togliersi dalla testa quella sua curiosità.

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“Ehi, che succede? Non bevi?”

Finn mise una mano sulla spalla di Blaine che aveva il boccale ancora praticamente pieno.

“Scusa, è che non riesco a togliermi dalla testa la storia del capitano..”

Finn si guardò in giro e lo portò in disparte, facendolo sedere ad un tavolo lontano dal resto della ciurma. Il capitano li guardò allontanarsi.

Finn finì il suo boccale di birra con un ultimo sorso. “Quando mi sono unito alla ciurma, il capitano non era così silenzioso. Tutto al contrario, non faceva altro che stare in mezzo a noi, scherzava e offriva continuamente rum a tutti anche se nessuno ha mai saputo da dove lo tirasse fuori. Pescava, amava pescare e pescava sempre un sacco di roba. Ogni cena era un banchetto e non c'era giorno che non fosse un avventura.”

Blaine seguiva il racconto del compagno, sempre più curioso di scoprire la storia di quell'uomo silenzioso.

“Tra di noi c'era Kurt. Io mi sono unito alla ciurma grazie a lui, eravamo praticamente fratelli... Beh, Kurt era l'amore della vita del capitano. Voglio dire, sarebbe stato impossibile il contrario. Bastava guardarli. Nessuno di noi si è mai chiesto come mai due uomini potessero amarsi, perché i loro sguardi parlavano da sé. La notte dormivano insieme, nella stanza del capitano, ma nessuno di noi si è mai sognato di pensare che non fosse una cosa normale. Voglio dire, uno lo sa quando trova l'amore della sua vita, no?”

Blaine annuì, in silenzio.

“Qualche anno fa, durante una tempesta, Kurt era di vedetta sull'albero maestro e ormai le onde erano troppo alte perché lui potesse scendere.” Finn sospirò. “Il capitano voleva arrampicarsi per salvarlo, ma Kurt glielo proibì.”

Il ragazzo cominciò a capire.

“Un'onda e poi un'altra, il vento, la pioggia. Un fulmine e bum. L'albero maestro non ha retto e sarebbe stato impossibile per chiunque sopravvivere dopo un volo del genere.” Finn si fermò di nuovo per schiarirsi la gola e per trattenere un attimo il respiro, il ricordo di quel suo fratello era ancora vivido nella sua mente.

“Il capitano si gettò in mare per cercare di salvarlo senza esitare per un secondo. Nessuno di noi è riuscito a fermarlo, pensavamo di perdere anche lui.”

“E come continua la storia?!” Blaine chiese con impazienza. “Non mi hai ancora spiegato perché il capitano se ne sta seduto tutto il giorno sulla polena!”

“Ma tu l'hai mai guardata bene?”

Pensandoci, no. Non ci aveva mai prestato particolare attenzione.

“Beh, se l'avessi guardata bene ti saresti accorto che è un angelo. Un angelo che canta. E'..”

“E' Kurt.” il capitano si avvicinò da dietro Finn sorprendendo entrambi. Sorrise, alzando il suo boccale. “E' il mio Kurt.”