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autrice sul forum: Saruccia97_LTD
Nickname autrice su
Efp: sweet_hyra_97
Titolo
storia: Un’altra
vita senza te
Rating:
Verde
Genere:
Triste,
Sentimentale, Malinconico
Avvertimenti:
Flash-fic
Introduzione:
Così mi alzo e vado via: sento te che
mi implori di restare, ma non ci riesco, non riesco a crederti di
nuovo.
N.d.A.:
la canzone utilizzata in questa storia è
“per tutta la vita” di Noemi.
Il
sole splende alto nel cielo, e io sto in questo bar
sola. Al parco qui davanti c’è tanta gente felice:
bambini che corrono e si rincorrono,
fidanzati che si scambiano coccole…
Ecco,
fidanzati… Oggi è passato un anno da quando ci
siamo lasciati, e pensarci ancora mi fa davvero male.
-Vuole
qualcosa, signorina?-
Non
mi ero accorta dell’arrivo della cameriera. -Si.
Un cappuccino e un cornetto, grazie.-
-Ok,
torno subito.-
Appena
la cameriera va via, sposto lo sguardo fuori dalla
finestra di nuovo.
-Per
tutta la vita
Andare avanti
Cercare i tuoi occhi
Negli occhi degl'altri
Far finta di niente
Far finta che oggi
Sia un giorno normale
Un anno che passa
Un anno in salita
Che senso di vuoto
Che brutta ferita
Delusa da te, da me,
Da quello che non ti ho dato…-
In
tv stanno trasmettendo una canzone: canticchio a bassa
voce. Sembra fatta apposta per questo momento.
La
cameriera torna con quello che avevo ordinato: faccio
colazione in fretta ed esco.
Già
che ci sono mi fermo al parco per alcuni minuti:
cerco una panchina vuota, così posso stare in santa pace;
l’unica panchina
vuota si trova sotto un albero, all’ombra.
Quindi
mi avvio verso la panchina. Mi siedo con lo
sguardo puntato per terra.
Cerco
di non pensarti, ma il tuo viso non va via
dalla mia testa: mi ha fatto male conoscerti, perché ho solo
sofferto.
Anche
se ho lo sguardo basso, riesco a notare
qualcuno che si avvicina, ma spero con tutto il cuore che non sia
qualcuno che
cerca me.
-Ciao…-
Ecco.
Lo immaginavo. Sei tornato… per farmi soffrire
di nuovo.
Alzo
lo sguardo, senza dire una parola.
-Silenziosa
oggi, eh?- fai sorridendo.
-Non
mi va di parlare…- rispondo.
Ti
siedi accanto a me, senza che io ti dia il
permesso, e cominci a parlare.
-Sai…
In questi giorni ti ho pensata molto… Avevo
voglia di vederti.-
Io
ti guardo ma continuo a non parlare.
-Ricordi
il giorno in cui me ne sono andato?- io
annuisco.
Vorrei
proprio dimenticarlo, ma è difficile.
-Non
avrei mai voluto…-
Mi
prendi per il mento e alzi il mio viso, facendo
si che i nostri occhi si incrocino.
-Perché
ti amavo ancora… E ti amo tutt’ora.-
Detto
questo avvicini il tuo viso al mio, e le
nostre labbra si uniscono in un bacio.
Dopo
pochi secondi mi allontano, e ti guardo negli
occhi:
-Peccato
che io non ti ami più…- dico con un sorriso
amaro sulla bocca –Mi hai fatto soffrire troppo…-
Così
mi alzo e vado via: sento te che mi implori di
restare, ma non ci riesco, non riesco a crederti di nuovo.
Volto
pagina e comincio un’altra vita senza te.
OTTAVA
CLASSIFICATA
Grammatica e lessico: 8.5/10 di cui 3.5/5
ortografia, 3/3 punteggiatura e 1.8/2 lessico
Ecco
gli
errori che ho trovato:
-“Il
sole
splende alto nel cielo, e io sto qui in questo bar sola. Al parco qui
[…]”: c’è
una ripetizione di ‘qui’.
-“Oggi
fa un
anno […]”. Credo che questa frase andrebbe
leggermente rivista, è una forma
troppo colloquiale e poco adatta alla situazione di cui parli.
-“-Vuole
qualcosa, signorina?- non mi ero accorta dell’arrivo della
cameriera”. Qui hai
dimenticato di andare a capo (e inserire la lettera maiuscola).
-“Un
cappuccino e an cornetto”: hai scritto
‘an’ invece di ‘un’.
-“Dopo
pochi
secondi mi allontano, e ti guardo negli occhi:
-Peccato
che
io non ti ami più…- dico con un sorriso amaro
sulla bocca –Mi hai fatto
soffrire troppo…-”: bene, in
quest’espressione non avresti dovuto andare a
capo.
Ho
apprezzato il lessico semplice, adatto alla brevità della
flash fic.
Stile: 8/10
La
semplicità è ciò che caratterizza il
tuo racconto. Personalmente, penso che
alcune forme e modi di mettere ‘in piedi’ una frase
andrebbero leggermente
rivisti, non a causa di discordanza a livello grammaticale, ma
‘suonano male’,
e per questo va a parare anche nello stile, che si occupa
principalmente
esattamente di questo.
Caratterizzazione dei personaggi: 8.3/10
La
tua
protagonista non ha un nome. È una donna abbandonata, una
donna che ha smesso
di credere nell’amore, un qualcuno che, adesso, vuole solo
andare avanti,
proseguire e dimenticare. Mi ha sorpresa comunque la sua scelta di
rifiutare
quest’uomo che tanto ha amato, solo perché
l’ha fatta soffrire in maniera così
spropositata. La sua delusione è palpabile: ho amato anche
questo.
Tuttavia,
l’ho sentita un po’ vuota, non mi ci sono
propriamente affezionata, non perché sia
anonima, ma perché alcuni suoi atteggiamenti mi sono
risultati un po’ troppo
‘affrettati’. Avresti potuto approfondire
leggermente quel legame sciolto come neve al sole, ma
fondamentalmente
non ho niente da ridire.
Questo
punteggio è quindi dovuto a ciò che hai fatto
trasparire, che resta comunque
considerevole dato il fatto che so quanto possa essere difficile
trasmettere
qualcosa di veramente unico attraverso un racconto.
Aderenza canzone/storia: 9.5/10
I
versi
della canzone che hai scelto accompagnano senza problemi la tua storia,
sia a
livello di trama che come ritmo, che risulta incalzante, certo, ma si
mantiene
sulla linea delle sensazioni che
deve
suscitare quando necessario.
Procede
quasi a ritmo con la musica, con la voce della cantante a fare da
sfondo. In
alcuni passaggi forse non era esattamente l’ideale, ma il
punteggio resta
comunque molto alto.
Gradimento personale: 8.5/10
Semplice
ed
essenziale.
È
stata
questa la prima cosa che ho pensato una volta terminata la tua storia,
che mi è
risultata per sé breve, certo, ma anche straordinariamente
simbolica. Hai
condensato in poche parole moltissime cose, risultando incisiva e
coincisa,
senza perdere in ogni caso la forza di ciò che vuoi
esprimere.
Mi
è
piaciuta anche perché non è qualcosa di lungo e
articolato. Non penso che
avresti dovuto sviluppare di più la traccia: va bene anche
così, con questi
periodi scarni e a nudo, privo di fronzoli.
Lo
stile ha
avuto il suo valore anche nell’assegnare un punteggio a
questo parametro,
proprio perché alcune espressione
‘pesanti’
erano di più difficile lettura. Non so
perché, mi ha colpita perfino il
titolo, il che non mi capita quasi mai, figurati xD
Resta
comunque un buon lavoro e chiudo qui.
Totale:
42.8/50