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Autore: Mitsuki91    30/04/2012    4 recensioni
Ok, questo è un esperimento.
Parto dal presupposto che sono un’accanita sostenitrice di Lily/Severus, però… Però l’altro giorno ho avuto una sorta d’illuminazione: perché mai i sentimenti di James dovrebbero essere falsi, o comunque meno forti di quelli di Severus?
Ho quindi elaborato questa piccola one-shot, che spero apprezzerete =)
PS= Qui siamo al quinto anno, prima che Severus dica quelle orrende parole a Lily ovviamente XD
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ok, questo è un esperimento.
Parto dal presupposto che sono un’accanita sostenitrice di Lily/Severus, però… Però l’altro giorno ho avuto una sorta d’illuminazione: perché mai i sentimenti di James dovrebbero essere falsi, o comunque meno forti di quelli di Severus?
Ho quindi elaborato questa piccola one-shot, che spero apprezzerete =)
Commentate in tanti e fatemi sapere! =D
Buona lettura =)


Increspature

James se ne stava seduto sotto un grande albero, giocando distrattamente con il boccino. Felpato era accanto a lui, annoiato, guardando le ragazze che passavano; mentre Lunastorta stava come al solito leggendo un libro. Codaliscia osservava il cercatore e pendeva dalle sue labbra, o meglio, dal movimento che il suo braccio faceva per acchiappare la piccola pallina dorata.
“Ehi, io mi annoio, chi viene a giocare a spara-schiocco con me?” esclamò Sirius tutt’a un tratto.
“Io passo.” rispose James.
“Io leggo.” disse Remus.
“Vengo io!” si propose Peter.
“Ok Coda, andiamo su.” i due Malandrini si alzarono e si avviarono al castello.
Lunastora chiuse il suo libro con un tonfo qualche secondo dopo.
“Credo che me ne andrò anch’io, il sole sta tramontando e non c’è luce. Vado in biblioteca.”
“A dopo.” rispose pigramente l’ultimo rimasto.
Una volta solo smise di giocare col boccino e si mise ad osservare il lago. Era grande, immenso, la superficie perfettamente liscia. Il sole morente si rifletteva sulle acque, colorandole di rosso.
Rosso come i suoi capelli.
Sentì una risata e alzò lo sguardo: Lily Evans correva mano nella mano con Mocciosus. Si andarono a sedere sotto un albero, poco lontano da quello sotto cui stava lui. Piton lo vide e sussurrò qualcosa all’orecchio della ragazza, che si voltò e gli lanciò un’occhiata sprezzante.
James sospirò.
Che aveva Mocciosus più di lui? Era solo una lurida Serpe, che si stava invischiando fino al collo di Arte Oscura: indegno di stare al fianco di quella ragazza dolce e sensibile.
Tornò a guardare il lago.
James si era innamorato di Lily Evans fin dalla prima volta che l’aveva vista sul treno, mentre piangeva silenziosa. Allora era solo un bambino e non sapeva che fare, poi entrò lui. Non solo offese la sua famiglia, ma lei si alzò e lo seguì pure!
Non capirà mai che cosa li lega, che cosa possano avere in comune.
Diede una sbirciata in direzione dei due. Lui le stava porgendo la sciarpa e lei se la metteva.
Come osava?! Come osava Mocciosus farle indossare qualcosa di suo?! Qualcosa di verde-argento?!
James si guadagnò un’altra occhiata sprezzante da Lily e distolse lo sguardo, deglutendo per ricacciare indietro le lacrime. Perché doveva innamorarsi proprio di quella ragazza? Perché non desiderava altro che proteggerla, stringerla tra le braccia e dirle che lui non avrebbe mai permesso che piangesse?!
Ma soprattutto, perché lei non capiva che il suo amore era sincero? Faceva di tutto per attirare la sua attenzione. Di tutto. E lei lo considerava solo fastidioso.
I suoi sentimenti non raggiungevano mai il suo cuore.
Persino i suoi stessi amici faticavano a capirlo, non essendosi mai innamorati.
James aveva cercato più volte di togliersi la Evans dalla testa, senza successo. Non ci pensava per un giorno e poi… Poi la rivedeva a lezione, a pranzo, in Sala Comune, in biblioteca… Il suo viso gli si era cementato in testa, il suo sorriso era una porta aperta verso il paradiso e l’inferno.
Paradiso perché lo faceva sentire completo, amato.
Inferno perché non era mai diretto a lei, ma a quell’inetto di Piton.
Sentì i due salutarsi e si girò in tempo per vedere Mocciosus salire al castello.
Lily Evans, la sciarpa verde ancora stretta attorno al collo, si tolse le scarpe e si diresse verso il lago.
Immerse un piede nudo, poi l’altro, in un segreto rituale tutto suo. James lo sapeva, James la osservava. La osservava sempre, che fosse lì in giardino con lei o nel castello, da una finestra.
Lily azzardò timida due giravolte, poi uscì dall’acqua e andò a rimettersi le scarpe.
James la guardò finché non sparì nel castello e poi tornò ad osservare l’acqua. Si chiese se un giorno i suoi sentimenti sarebbero arrivati a lei.
Forse, continuando a ripeterglieli, essi avrebbero creato delle increspature, come le piccole onde che ancora si agitavano nel lago dopo che Lily si era mossa sulla riva, e sarebbero finalmente arrivati al centro del suo essere, il suo cuore, per essere accolti.
   
 
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