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Autore: Little_Lotte    30/04/2012    6 recensioni
Rachel roteò gli occhi, sbuffando pesantemente.
" Sei il solito puritano! " sentenziò " Guarda che Chandler non è mica un serial killer, è un ragazzo per bene! Finn sa perfettamente ciò che sta facendo, dovresti provare a dargli un'occasione. "
" Non mi importa di Finn! " sbraitò il controtenore " Non credi che sia mio diritto scegliere per conto mio con chi ho voglia di uscire il venerdì sera?! Credi che io non sia in grado di capire da solo che tipo di ragazzo desideri avere al mio fianco?! Non ho certo bisogno del vostro aiuto! "
Breve One Shot AU, scritta per la corrente settimana della " The Gleeky Cauldron", ispirata ai
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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<< Kurt, hai da fare venerdì sera? >>

Kurt richiuse il suo armadietto con un gesto secco, voltandosi verso la sua migliore amica e guardandola con curiosità.

<< Perchè? >> domandò sospettosamente << Che cosa dobbiamo fare? >> 

Rachel sollevò le spalle, fingendo indifferenza, e rivolse al ragazzo un sorrisetto sornione e particolarmente eloquente.

<< Oh, nulla di particolare. >> rispose distrattamente << Io e Finn ci stavamo solo chiedendo se ti andasse di uscire fuori a cena con noi. >>

Kurt sollevò un sopracciglio, mentre sul suo volto si disegnava la tipica espressione di chi è sul chi va là.

<< Voi due e chi? >> chiese, storcendo il naso? 

La ragazza sorrise ampiamente, una strana luce che brillava intensamente nei suoi occhi.

<< E Chandler! >>  esclamò allegramente << E' un amico di Finn: è gay, biondo- a te piacciono i biondi, vero Kurt? - dolce, simpatico e single!  Abbiamo pensato che potrebbe essere il tuo tipo! >> 

Kurt alzò gli occhi al cielo, lottando con tutte le sue forze per trattenere quell'urlo che gli si era bloccato in gola.

" Dio, no...Non un appuntamento al buio! "

<< Rachel, no...scordatelo! >> fu il suo rifiuto categorico << Sai come la penso riguardo a questo genere di cose! >>

<< Kurt, dai! >> insistette Rachel, afferrandolo per un braccio << Che ti costa? Si tratta solo di un piccolo, innocentissimo appuntamento. >>

<< Rachel, io odio gli appuntamenti al buio! >> replicò nervosamente il ragazzo << Se devo uscire con qualcuno, voglio prima sapere che tipo è e che aspetto abbia! Mi rifiuto di fare le cose così alla cieca. >>

Rachel roteò gli occhi, sbuffando pesantemente.

<< Sei il solito puritano! >> sentenziò << Guarda che Chandler non è mica un serial killer, è un ragazzo per bene! Finn sa perfettamente ciò che sta facendo, dovresti provare a dargli un'occasione. >>

<< Non mi importa di Finn! >> sbraitò il controtenore << Non credi che sia mio diritto scegliere per conto mio con chi ho voglia di uscire il venerdì sera?! Credi che io non sia in grado di capire da solo che tipo di ragazzo desideri avere al mio fianco?! Non ho certo bisogno del vostro aiuto! >>

Rachel inarcò un sopracciglio, rivolgendo al suo migliore amico uno sguardo accigliato.

<< Sei un ingrato! >> bubbolò << Io e Finn cerchiamo solo di aiutarti. >>

<< E io lo apprezzo molto. >> rispose Kurt in un sospirò << Ma questo Chandler non mi interessa, io.. >>

Si interruppe di colpo, voltandosi lentamente e guardando di sottecchi un gruppetto di ragazzi riuniti dall'altro lato del corridoio, intenti a chiacchierare del più e del meno; dopo una prima panoramica generale, il suo sguardò si posò su uno di loro, un po' più basso degli altri, con i capelli neri leggermente mossi, le guance rosee, due enormi occhi color nocciola ed un ampio sorriso, tanto dolce e radioso quanto tremendamente sensuale.

<< ..I-io so bene che cosa voglio. >> farfugliò il controtenore, lo sguardo letteralmente inchiodato al suo obiettivo, quasi come se ne fosse attratto da una calamita. 

Rachel guardò a turno prima Kurt e poi l'altro ragazzo, per poi soffermarsi nuovamente sul suo amico, con espressione severa.

<< Kurt! >> lo ammonì << Ne abbiamo già parlato un milione di volte, Blaine Anderson è fuori dalla tua portata: è uno dei ragazzi più popolari della scuola, è il kicker della squadra di football ed è probabilmente etero! Non ti guarderà mai. >>

Il giovane Hummel fece una smorfia, continuando a guardare Blaine di nascosto e facendo bene attenzione a non farsi notare. 

<<  Riguardo all'ultimo punto, io non ne sarei poi tanto sicuro. >> commentò << Il tuo gay radar non è particolarmente sviluppato, Rach! Ma i tuoi papà non ti hanno insegnato niente? >>

Rachel lo fulminò con lo sguardo.

<< In ogni caso, ti consiglio di smetterla di sognare! >> disse << I ragazzi come lui, non guardano quelli come te; noi facciamo parte della categoria degli sfigati, siamo l'ultima ruota del carro.. lui invece è in cima alla piramide! Lo so che fa male doverlo ammettere, ma è meglio che tu la smetta di illuderti. E' per il tuo bene, Kurt. >>

Kurt si morse energicamente il labbro inferiore, abbassando mestamente lo sguardo.

<< I-io ... forse hai ragione. >> farfugliò << Blaine è troppo per me, devo smetterla di fantasticare e ritornare con i piedi per terra! E' la cosa migliore. >>

Rachel si adombrò, intenerita dall'espressione afflitta e rassegnata del suo migliore amico; detestava essere proprio lei a dover distruggere tutte le sue speranze, ma era molto meglio smetterla di illudersi al più presto, piuttosto che rischiare di rimanere brutalmente scottato alla fine.

<< Esci con noi, Kurt. >> disse dolcemente, mettendo una mano sulla spalla del ragazzo << Ti prometto che non te ne pentirai. In fin dei conti, che cosa hai da perdere? >> 

Kurt sospirò profondamente, lanciando un ultimo sguardo furtivo all'oggetto dei suoi desideri. 

Blaine Anderson era tutto: era bello, popolare, andava bene a scuola e - come se non bastasse - era anche incredibilmente gentile, dolce e simpatico, a differenza della maggior parte dei suoi compagni di squadra. Tutte le ragazze della scuola - e Kurt, ovviamente - ne erano follemente innamorate e avrebbero fatto carte false pur di uscire con lui, anche solo per una volta.

Kurt sospirò una seconda volta: sì, Blaine Anderson era tutto.

E per lui, era persino troppo.

<< Sai una cosa, Rachel? Mi hai convinto. >> Kurt si voltò verso la sua amica, rivolgendole un sorrisetto incerto << Voglio conoscere questo Chandler! Chissà, magari potrebbe piacermi davvero! >>

<< Fantastico! >> esultò Rachel, abbracciando il giovane Hummel << Vedrai, non te ne pentirai affatto! Ci divertiremo da morire! >>

Kurt cercò di lasciarsi andare ad un vero sorriso, trattenendosi dal guardare per l'ennesima volta nella direzione di Blaine. In fin dei conti, Rachel aveva ragione: quel ragazzo non era alla sua portata e prima lo avrebbe accettato, prima sarebbe riuscito ad andare avanti serenamente con la propria vita.

Chissà, forse quel Chandler poteva essere davvero un ottimo punto di partenza.
 
 



*
 
 



L'appuntamento al buio con Chandler, quel venerdì sera, fu un completo disastro.

Rachel non aveva fatto altro che tormentare il povero Kurt, ripetendogli di continuo quanto Chandler fosse carino, simpatico, gentile e pieno di brio, decisamente il perfetto partito; era stata così fastidiosa e prolissa,  da farglielo quasi detestare prima ancora di aver avuto la possibilità di conoscerlo.

Kurt aveva deciso di concedere al ragazzo il beneficio del dubbio, ma dopo due ore trascorse da Breadstix assieme a lui, il giovane Hummel avrebbe tanto voluto annegare Chandler nella sua zuppa di verdure, riempiendogli prima la bocca di pane per essere certo che non avesse la possibilità di proferire neanche una sola parola.

Quel ragazzo era assolutamente insopportabile.

Non che fosse antipatico, rozzo, presuntuoso o altro; al contrario, era un ragazzo davvero allegro, gentile, spigliato e loquace. Fin troppo. Sembrava quasi uscito da un libro di fiabe per bambini e Kurt non potè fare a meno di trovarlo una vera e propria versione al maschile di Biancaneve, così maledettamente buono e pieno di spensieratezza.

Eccessivo, quello era il termide perfetto per definirlo; tremendamente eccessivo in qualsiasi cosa che dicesse o facesse. 

Non era certo una cattiva persona - e nel giro di appena venti minuti aveva rivolto a Kurt almeno una dozzina di complimenti -  ma non era neanche quel genere di ragazzo con il quale Kurt si sarebbe mai sognato di intraprendere una relazione; poteva essere piacevole conversare con lui - almeno, per la prima ora e mezza -  e certamente i suoi complimenti erano stati i più lusinghieri che il controtenore avesse mai ricevuto in tutta la sua vita, ma non era esattamente ciò che questi desiderasse in un ragazzo.

Non era Blaine.

Il suo sorriso non era raggiante e luminoso come quello di Blaine, le sue guance non si tingevano adorabilmente di rosso ogni volta che rideva, la sua voce - così insopportabilmente stridula - non aveva neanche un po' del calore di quella baritonale del ragazzo di cui era innamorato. I suoi occhi, di un insipido color marroncino, sembravano del tutto spenti, se messi a confronto con quelli color nocciola e a tratti verdi del giovane Anderson.

Quel Chandler poteva essere molte cose, ma non sarebbe mai stato abbastanza, almeno per Kurt.

Non sarebbe mai stato all'altezza dei suoi sogni.

<< Mi sembra davvero una splendida idea! Che ne pensi, Kurt?! >>

Kurt trasalì.

Era talmente immerso nei suoi pensieri, da non prestare la minima attenzione a ciò che i suoi commensali stavano dicendo; doveva essersi perso almeno quindici minuti di conversazione.

<< Hem... cosa? >>

<< Stavamo pensando che Chandler potrebbe riportarti a casa, mentre io accompagno Rachel in macchina. >> disse Finn allegramente, posando una mano su quella della sua ragazza << Potreste andare a piedi, in fondo casa nostra non è poi così lontana. >>

<< Sì, e comunque a me piace camminare! >> aggiunse Chandler con entusiasmo << Possiamo lasciare da soli i nostri piccioncini e farci due passi per conto nostro. >>

Kurt fece una smorfia, cercando di non dare troppo a vedere quanto quella prospettiva lo disgustasse.

<< Ecco, io.. >>

Si soffermò per un attimo a guardare Rachel, il cui sguardo era pieno di speranza e piacevole aspettativa per la serata; era ovvio che lei e Finn avevano dei programmi ben precisi, e Kurt aveva fin troppo buon cuore per distruggere tutti i loro progetti con una sola, semplice parolina.

<< O-ok. >> cedette << I-io e Chandler possiamo tornare a casa a piedi. >>

<< Fantastico! >> echeggiò briosamente Chandler, prima di dare un sorso alla sua limonata.

Kurt alzò gli occhi al cielo, mordendosi con forza il labbro inferiore.

" Spero per te che questa sia la notte più focosa  e passionale di tutta la tua vita, Rachel! Altrimenti sappi che tu e il tuo fidanzato me la pagherete davvero cara! "
 
 



*
 



<< E' stata davvero una serata magnifica, non trovi? >>

Kurt si portò una mano alla bocca, mordendosi appena appena la carne per evitare di fare qualsiasi commento; aveva perso il conto delle volte in cui Chandler aveva usato i termini "adorabile", "magnifica", "delizioso" e "stupendo", e la cosa stava incominciando a diventare decisamente irritante.

Tutta quella situazione stava incominciando a diventare irritante.

<< Chandler, stavo pensando.. >> disse ad un tratto il controtenore, guardando distrattamente l'orologio << Sono già le nove e mezza, e ... >>

<< Oh, ma è ancora presto! >> lo interruppe il ragazzo, mettendosi quasi a saltellare nel bel mezzo  della strada << Conosco un bel locale a pochi isolati da qui, e se non sbaglio stasera fanno la serata "Scarabeo" ! Se ci muoviamo facciamo in tempo ad iscriverci al torneo! >>

<< No! >> strillò Kurt, letteralmente inorridito.

Si sarebbe lasciato legare, cospargere di miele e calare in una fossa piena di orsi bruni affamati, piuttosto che trascorrere il resto della serata a giocare a scarabeo con Chandler e qualche altro esaltato come lui.

<< Quello che volevo dire.. >> proseguì Kurt, sforzandosi di essere un tantino più gentile << E' che sono molto stanco e preferirei tornare subito a casa, se non ti dispiace. >>

Chandler si adombrò leggermente, facendo un lieve cenno con il capo.

<< Oh.. va bene. >> mormorò << Beh, allora ti accompagno. >>

<< Ma no, non è davvero necessario! >> rispose Kurt, con misurata brutalità << Non preoccuparti, casa mia è a pochi metri da qui; tu invece devi fare diversa strada per fare ritorno alla tua macchina, è meglio che ci separiamo qui. Non preoccuparti, me la caverò anche da solo. >>

<< Oh...ok. >> rispose Chandler, un tantino avvilito << Allora, posso abbracciarti?! >>

Kurt fece una specie di smorfia, ma alla fine acconsentì; era già stato abbastanza scortese con lui, poteva almeno concedergli un ultimo, piccolissimo sacrificio.

<< B-buonanotte, Chandler. >> farfugliò il controtenore, irrigidendosi mentre l'altro gli si gettava fra le braccia, intrappolandolo in una presa quasi soffocante << E' stata una serata molto..intensa. >>

<< Oh, puoi dirlo forte! >> ribattè gioiosamente Chandler, staccandosi dall'abbraccio e rimettendosi a saltellare << Spero di rivederti, è stato davvero divertente! >>

Kurt replicò con un sorrisetto forzato, mentre il biondo si allontanava dal lato opposto della strada, agitando le braccia nella sua direzione e strillando a squarciagola: << Buonanotte Kurt, a presto! >>

Il giovane Hummel aspettò di verderlo sparire all'orizzonte, prima di tirare un'enorme sospiro di sollievo.

Decisamente quello era stato il peggior appuntamento al buio della storia, e ci avrebbe pensato su almeno un milione di volte, prima di decidersi a telefonare a Chandler e domandargli di uscire nuovamente con lui.

<< Serataccia? >> 

Kurt sussultò, al suono improvviso di una voce familiare alle sue spalle, una voce che sapeva di aver già sentito altre volte, prima di quel momento, e che avrebbe potuto riconoscere in mezzo ad un milione di altre. Il ragazzo dagli occhi chiari si voltò lentamente, sorprendendosi nel trovarsi di fronte niente meno che il kicker della squadra di Football del liceo McKinely, Blaine Anderson, sorridente e radioso come non lo aveva visto mai.

<< Scusa, non volevo farmi i fatti tuoi. >> proseguì il moro, sorridendo impacciatamente << E' solo che passavo di qui per caso e mi era sembrato che ti sentissi un tantino a disagio con il tizio che hai appena salutato! In effetti non sono affari miei, ma volevo solamente accertarmi che fosse tutto apposto. >>

Kurt arrossì vistosamente, abbassando lo sguardo con fare imbarazzato; gli sembrava assolutamente impossibile che stesse accadendo davvero, che Blaine Anderson gli stesse veramente rivolgendo la parola.

<< Sì, hai ragione. >> disse ancora Blaine, interpretando il silenzio di Kurt come una sorta di rifiuto alla sua presenza << Non dovrei immischiarmi in faccende che non mi riguardano! >>

<< Ma no, figurati! >> esclamò Kurt, sollevando lo sguardo << I-io... ho solo avuto sfortuna con un pessimo appuntamento al buio, tutto qui; mio fratello e la sua ragazza pensavano di farmi un favore, e invece la serata si è rivelata un completo disastro! >>

Il controtenore si bloccò di colpo; aveva davvero raccontato qualcosa di tanto personale a Blaine Anderson? Beh, non che avesse nulla da nascondere - tutta la scuola sapeva che fosse gay - ma Blaine era un perfetto sconosciuto, e magari Kurt non avrebbe dovuto essere così esplicito ed aperto nei suoi confronti.

<< Oh...quindi tu e quel tizio non state assieme?! >> domandò Blaine, con una strana espressione di sollievo sul volto. In effetti, sembrava essere piacevolmente soddisfatto dalla risposta che aveva appena ricevuto dal giovane Hummel.

<< Santo cielo, no! >> rispose Kurt, storcendo il naso << Quel tizio non fa proprio al caso mio, probabilmente non lo rivedrò mai più in tutta la mia vita! >>

Blaine ridacchiò, guardando Kurt con un'espressione stranamente adorante.

<< Beh, meglio così. >> disse gentilmente << Insomma, se quel tizio non ti piace è molto meglio lasciarlo perdere, dico bene Kurt?! >>

Il controtenore trasalì, non riuscendo a credere alle sue orecchie; aveva capito bene?! Blaine Anderson lo aveva davvero chiamato per nome?! 

<< T-tu... tu sai come mi chiamo? >> chiese il giovane Hummel, arrossendo ulteriormente.

Blaine abbassò timidamente lo sguardo, diventando rosso a sua volta.

<< C-certo che sì. >> balbettò << I-io.. io so tutto di te, Kurt: so che frequenti il Club di Moda, che l'anno scorso sei arrivato primo al rodeo di francese dello Stato e che sei il ragazzo con la voce più bella di tutto il liceo McKinley. >>

Kurt rimase in silenzio, sempre più rosso in volto ed incapace di trovare qualcosa di vagamente sensato da dire; non era neanche del tutto certo che quella fosse la realtà, gli sembrava solo di vivere in uno di quei romantici sogni che era solito fare ogni notte, dopo aver pensato ininterrottamente a Blaine fino ad addormentarsi.

<< Ho assistito a tutte le esibizioni del Glee Club, solamente per vedere te...e credo che tu sia assolutamente fantastico... >> proseguì il moro, ormai al culmine dell'imbarazzo << .. E bellissimo...e bravissimo! A dire il vero penso che tu sia assolutamente perfetto, e... beh, se devo essere davvero sincero, penso di avere un'enorme cotta per te sin dall'inizio del secondo anno, quando ti sentii cantare "Don't cry for me Argentina" di fronte a tutta la scuola. >>

Kurt sgranò gli occhi e aprì leggermente la bocca, in un'espressione di pura meraviglia; se prima lo aveva semplicemente sospettato, adesso iniziava ad averne pienamente la certezza: quello doveva essere un sogno.

<< I-io mi rendo conto che suona davvero strano! >> continuò Blaine << Noi due non ci conosciamo neanche, in tre anni credo che ci saremo scambiati sì e no una decina di parole...eppure tu mi piaci moltissimo, Kurt! Avrei dovuto dirtelo un sacco di tempo fa, ma non sapevo come fare; a scuola quasi nessuno sa che sono gay, e inoltre...beh, pensavo di non piacerti. >>

Kurt sollevò un sopraccigliò, guardando il giovane Anderson di traverso.

<< Tu?! Non piacermi?! >> ribattè incredulo << Ma è ridicolo, certo che mi piaci! Insomma, sei un ragazzo fantastico: sei bello, popolare, intelligente...le ragazze fanno a gara per uscire con te! Pensi davvero che qualcuno potrebbe non trovarti interessante?! >>

Blaine arrossì fin sopra le orecchie.

<< Sì, beh..io... >> balbettò nervosamente << Io non riesco proprio a vedermi in questo modo! A dire il vero, non ho mai pensato di essere così speciale come dici tu. >>

Kurt continuò ad ascoltare le parole del ragazzo in silenzio, quell'espressione sul suo volto che si faceva man mano sempre più incredula; gli sembrava così strano pensare che dietro a quell'aria così spavalda e sicura di sè, potesse nascondersi una persona tanto fragile ed insicura. Aveva sempre visto Blaine come una creatura unica e perfetta, non aveva mai preso effettivamente in considerazione l'ipotesi che potesse essere proprio come lui, una persona qualunque, con tutti i suoi difetti, le sue paure e le sue incertezze.

Solo adesso, lontano dai suoi compagni di squadra e senza l'ingombro della sua divisa da kicker a dargli coraggio, Blaine appariva agli occhi di Kurt per ciò che era veramente: un ragazzo assolutamente normale, timido e piuttosto insicuro, forse persino più di quanto potesse essere lo stesso Kurt. Chiunque altro avrebbe probabilmente perso interesse nei suoi confronti, dopo una simile rivelazione, ma per il giovane Hummel fu esattamente il contrario: furono proprio quelle sua inaspettate fragilità e debolezza a fargli immediatamente desiderare di conoscerlo meglio, di scoprire il più possibile su di lui e sulla sua vita.

<< Blaine, senti.. stavo pensando.. >> disse ad un certo punto, giocherellando distrattamente con le frange della sua sciarpa << Tu abiti molto lontano da qui? >>

<< Cos..no, ad appena un paio di isolati di distanza. >> rispose Blaine, in tono piuttosto sorpreso << Perchè? >>

Kurt si morse un labbro, rivolgendo al ragazzo un'espressione puramente maliziosa.

<< Beh...magari potresti riaccompagnarmi a casa. >> disse, con fare civettuolo << E magari, potremmo deviare e fermarci a prendere un frappè dietetico alla frutta, così, giusto per continuare la nostra conversazione. Che ne pensi? >>

Blaine sorrise ampiamente e si avvicinò ulteriormente al controtenore, mettendosi in cammino assieme a lui,  spalla contro spalla; Kurt sospirò beatamente e poi sorrise, con fare estremamente soddisfatto. Era stato decisamente il peggior appuntamento della sua vita, ma quel venerdì sera non era ancora finito, e forse il controtenore era ancora in tempo per rendere le cose molto più piacevoli ed interessanti di quanto non fossero all'inizio. 

Se non altro, per questa volta non sarebbe stato costretto ad uccidere Rachel per avergli completamente rovinato il fine settimana; anche se, in effetti, probabilmente avrebbe finito per stordirla di chiacchiere, con i suoi racconti sul suo inaspettato e meraviglioso risvolto di serata.










N.d.A: Buonasera! xD

Ultimamente sono estremamente produttiva, il che da una parte può essere un bene, ma dall'altra un po' meno, visto che mi ritrovo inevitabilmente a trascurare le mie long ( mi dispiace, davvero...ma l'ispirazione non si comanda, giusto?! ). Questa fan fiction, come avrete potuto notare, è stata scritta per la Challenge settimanale del gruppo " The Gleeky Cauldron" ( qui: http://www.facebook.com/media/set/?set=oa.215987541848712&type=1 ), ispirata ai prompts "Appuntamento al Buio" e  " Ammiratore segreto".  

Mi rendo conto che Kurt potrebbe risultare un po' OOC nel modo in cui tratta Chandler (ma forse neanche troppo, suvvia xD ) e so anche che descrivo il povero ragazzo come una specie di checca isterica e irritante...ma vi dico la verità, io non riesco a sopportarlo! ç_ç  E' proprio una di quelle persone TROPPO esuberanti, che dopo un po' mi danno sui nervi. Poi mi fa anche sorridere... però direi che non riesco davvero a farmelo piacere! Forse sono stata un po' ingiusta con lui, ma...beh, capitemi: esigenze di copione. :)


Beh, adesso la smetto di postare One Shot e torno a scrivere la mia long...altrimenti non finirò mai più! xD

Un bacione, a presto. :)
  
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