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Autore: Dreamer In Love    01/05/2012    5 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la mia nuova Song -Fic. La canzone è Viva! di Ligabue, nonchè la mia canzone preferita. Quindi siate clementi, è una canzone vermamente speciale per me.
Ovviamente è una FXS, e avremo a che fare con uno Shade chitarrista alle prese con una dichiarazione. Buona lettura, e mi raccomando recensite! Un bacione! Ele
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VIVA!


Il Festival della Cultura dell’Accademia Reale di Wonder aveva una fama universale.
Ogni anno, per tre gironi, venivano organizzate originali attività per coinvolgere tutti gli stupenti, i loro genitori e chiunque volesse parteciparvi.
Dopo settimane di preparativi, il Festival si chiudeva con uno spettacolo finale e con una fantastica festa solo per gli studenti.
“ … quindi la nostra classe allestirà una Casa degli Orrori. Siamo tutti d’accordo?”
“Si”, rispose in coro la classe.
“Un’ultima cosa! Il consiglio d’istituto ha deciso che per lo spettacolo finale ci deve essere un partecipante da ogni classe”.
 Shade stava totalmente pensando ai cavoli suoi, quando Bright, rappresentante di classe, disse la fatidica
frase: “ Io propongo che sia Shade a partecipare allo spettacolo”.
“COSA?! E cosa dovrei fare?”
“Non è forse ovvio? Sei molto bravo a suonare la chitarra; in Accademia tutti conoscono almeno una delle tue canzoni!”
“Si è vero!” , acconsentirono tutti.
Si fecero talmente insistenti che il cobalto non poté rifiutare.
Che mi tocca fare ….
 
 
L’ennesi mo foglio cadde sul pavimento della stanza.
Il ragazzo, seduto alla scrivania, si scompigliava i capelli cobalto e malediceva “quello scemo di Bright”.
Ispirazione zero ma l’amico era stato chiaro: “devi scrivere una nuova canzone”.
Spazientito si alzo iniziando a misurare la stanza a grandi passi.
Si fermò a guardare fuori dalla finestra.
Alcuni ragazzi trasportavano il materiale nelle aule, altri erano indaffarati nella costruzione dei banchetti.
Il sole, tramontando, colorava ogni cosa d’arancio.
Le ombre uscivano dai loro nascondigli. Tra poco sarebbe arrivato il buio e con esso le sue amate stelle.
Shade prese il block notes, una penna e uscì dalla stanza, sperando di incontrare la sua musa ispiratrice, la luna.
 
 
Shade, seduto su una panchina nei giardini della scuola, ammirava estasiato il cielo.
Ogni tanto scarabocchiava qualcosa su quel logoro quaderno, ma mai niente di serio o che lo convincesse.
Ormai era il crepuscolo e per quanto la notte ormai incombesse nel cielo, c’era ancora un piccolo spiraglio di luce.
La sua solitudine venne presto interrotta.
Una figura si aggirava nei pressi della serra; sembrava che cercasse qualcosa, o qualcuno.
La ragazza si fece sempre più vicina e quando lo riconobbe sorrise raggiante.
Al cobalto si fermò il cuore.
Com’era possibile che quella ragazza avesse un tale effetto su di lui?
“ Ehi Shade, ti stavo cercando! Sono andata in camera tua ma non c’eri; poi ho pensato di venire qua, ed eccoti!”
Un turbinio di parole aggredì il ragazzo, che comunque, non la stava ascoltando.
Infatti, la ragazza, aveva il viso un po’ arrossato e i capelli rossi, e ancora bagnati, ondeggiavano al vento.
È bellissima …
“Ehi? Mi stai ascoltando?”
Il ragazzo si riscosse .
“Si certo! “
“Ma che stavi facendo qui tutto solo?”
“Devo scrivere una canzone per lo spettacolo finale.”
“Ma dai! Parteciperai al concorso? Posso dare un’occhiata?”
Senza nemmeno aspettare una risposta gli prese il quaderno dalle mani e iniziò a leggere.
“Non ho molta ispirazione, come puoi vedere.”, diceva, mentre la ragazza si concentrava sulle parole.
Poi, i suoi occhi cremisi si alzarono e si posero su di lui.
“Bè, quello che hai scritto non è male ma …”
“Ma … ?”
“Ma non è nulla di originale. Ci sono un sacco di canzoni che parlano della luna.”
“E allora su cosa potrei scriverla?”
Fine, ci pensò su.
“ Sulla cioccolata!”
“Che?!”
Shade la guardò stralunato. Possibile che quella ragazza pensasse solo ai dolci?
“Ehi! Non mi giudicare! Sto solo cercando di aiutarti. Comunque se dovessi scrivere una canzone dovrebbe essere su qualcosa che mi piace molto … “
“ Ma a me la luna piace!”
“Si, ma le tue parole sono scontate. Se proprio devi scrivere una canzone sulla luna, deve essere qualcosa di veramente nuovo ed innovativo.”
“Ok, mi hai convinto. Comunque tu rimani sempre la solita ingorda.” , sorride Shade.
Fine si portò una mano dietro la testa e rise di gusto.
Adoro la sua spensieratezza …
“Un momento! Ma che ci faccio io qui!?”
Quella ragazza era un caso disperato, si scordava sempre tutto.
Shade, abituato a questi suoi vuoti di memoria le rispose con calma.
“ Eri venuta a cercarmi.”
“Ah già! – urlò picchiandosi una mano sulla fronte -  Che sbadata che sono! Senti Shade, io e la mia classe organizziamo un banchetto di dolci ...”
“L’hai proposto tu?” , chiese Shade con un gran gocciolone sulla testa.
“ Come hai fatto ad indovinare!? “ chiese sorpresa la rossa .
“ Intuito”
“Comunque! Volevo chiederti se potevamo utilizzare i tuoi fiori per abbellire il banchetto.”
Shade sorride.
“Molto volentieri”
“Siamo d’accordo allora. Passerò a prenderli domani mattina. Ora scusami ma devo proprio andare. Ciao Shade!”
E corse via, veloce com’era arrivata.
Shade si ributtò sulla panchina e riprese in mano il block notes.
“ … qualcosa che mi piace molto …”
Il cobalto sorrise.
Tirò una riga sulle poche frasi che già occupavano il foglio e iniziò a scrivere.
 
 
Shade camminava su e giù per la stanza, nervoso.
“La pianti di muoverti? Mi stai innervosendo!”
“Si, ok. Ma come ti sembra?”
“Se stai fermo magari riesco a concentrarmi e leggerla”
Il cobalto si sedette sul letto, aspettando pazientemente … o quasi.
“La pianti con quel piede?”
“Allora? Com’è?”
Bright guardò con sguardo saccente l’amico.
Godeva nel vederlo in quel modo: Shade, il ragazzo posato e freddo che si agitava per una canzone.
Bright fece finta di pensarci, lasciando l’amico in agonia.
“ Bè … sai Shade …”
“Lo sapevo! Fa schifo!” urlò il ragazzo, alzandosi per riprendere il foglio.
Bright lo scansò.
“Lasciami finire!”
Shade lo guardò con aria interrogativa.
“Sai amico mio, penso che se allo spettacolo presenti questa canzone, vincerai e Fine cadrà tra le tue braccia”
Shade, rosso come un pomodoro per l’ultima affermazione, gli strappò il foglio dalle mani.
“Ma che dici!?”
“Dico solo che è la volta buona che vi mettete insieme … sempre che tu lo voglia …”
Shade cominciò a borbottare frasi senza senso mentre Bright se la rideva di gusto.
Era ora che Shade ammettesse i suoi sentimenti.
 
 
Il festival era stato un successone e i tre giorni erano ormai finiti.
Shade, dietro le quinte aspettava impaziente il suo turno.
Gli sudavano le mani e continuava a ripetere la canzone sotto voce per non scordarsela.
Si sentì una mano sulla spalla e si girò sorpreso.
Bright e Fine lo guardavano sorridendo.
“Agitato?”, domandò Fine.
“Un pochino”, ammise il cobalto.
“Rein sta facendo un ottimo lavoro”, disse Bright, scorgendo la sua fidanzata sul palco che presentava lo spettacolo.
“Si, è vero. È molto brava.”
“Ci credo! Dopo tutte le prove che ha fatto davanti allo specchio … “, buttò Fine.
I due ragazzi si guardarono straniti.
“Non ditele che ve l’ho detto! Mi ucciderebbe!”, aggiunse Fine.
Scoppiarono tutte e tre a ridere; ma vennero interrotti.
“Shade, tu sei il prossimo”, gli disse un ragazzo dello staff.
Il cobalto ricominciò a sudare freddo.
“Allora noi andiamo. Stai tranquillo Shade, noi saremo sotto il palco a fare il tifo per te!”
“Giusto! – esclamò Fine – Che poi non ho capito perché non mi avete fatto leggere la canzone …”
“Fine, non dovevi dare qualcosa al nostro cantante?” , la interruppe il biondo.
“Ah già! Tieni!”.
La ragazza, con il sorrido sulle labbra,  porse a Shade un pacchettino giallo con un nastro rosa.
“Dai ora andiamo ragazzina” Shade si deve concentrare!”
Fine fece una smorfia per il “ragazzina di Bright, poi guardò il cobalto negli occhi e arrossì.
“Buona fortuna!”, disse solo.
Si avvicinò piano a lui fino a lasciargli un casto bacio sulla guancia.
Quando si allontanò gli sorrise.
“Ok piccioncini, ora bisogna andare! – i due arrossirono – Forza Fine, di “ciao” a Shade!”
La rossa sbuffò.
“Piantala di trattarmi come un bambina!”
Poi si girò verso il cobalto.
“Ciao Shade ...” , disse, per poi allontanarsi.
Bright fece l’occhiolino all’amico poi seguì la sua “cognatina”.
Shade, impaziente, aprì il regalo di Fine.
Cioccolatini?
Sorrise tra se e se per poi mangiarlo di gusto.
Ci voleva quello sprint di energia.
 
 
“E ora vi presento Moon Shade!”
La voce di Rein arrivò lontana alle orecchie del cobalto.
Fece un passo avanti e le luci lo travolsero, insieme alle urla assordanti del pubblico.
Dopotutto era uno dei ragazzi più popolari della scuola.
Shade, rosso in viso e sudaticcio, si avvicinò cauto al microfono.
Alò lo sguardo e vide una marea di persone.
Lo stomaco si chiuse e gli mancò la voce.
Poi, tra le urla distinse una voce.
“Vai Shade!”
Era Fine. E chi se no!?
Prese coraggio. Tutto questo era per lei, e per nessun’altro.
“Salve. - colpo di tosse imbarazzato – Vorrei dedicare questa canzone ad una persona veramente molto speciale per me.”
Si sistemò la chitarra classica e mise le dita sulle corse iniziando a suonare.
Una dolce melodia riempì la l’aria e metteva pace nei cuori.
Poi iniziò a cantare …
 
Questa qua è per te
e anche se non e` un granché
ti volevo solo dire
che era qui in fondo a me.
E` per te che lo sai
di chi sto parlando dai
e ti piacerà un minuto
e poi te ne scorderai.

Perché sei
viva viva cosi come sei
quanta vita mi hai passato
e non la chiedi indietro mai e sei
viva viva per quella che sei
sempre pronta, sempre ingorda
sempre solo come vuoi....

Questa qua e` per te che non
ti puoi spegnere non hai mai
avuto tempo devi troppo vivere
e` per te questa qua per la tua
golosità ti strofini contro il
mondo tanto il mondo non ti avrà

Perché sei
viva viva cosi come sei
quanta vita hai contagiato
quanta vita brucerai che sei
viva viva per quella che sei
niente rate, niente sconti
solo viva come vuoi....

Questa qua e` per te e non e` niente facile
dire quello che non riesco
mentre tu vuoi ridere

Perché sei
viva viva cosi come sei
quanta vita mi hai passato
e non la chiedi indietro mai
perché sei
viva viva per quella che sei
sempre pronta sempre ingorda
sempre viva come vuoi....

Questa qua e` per te
che sai sempre scegliere
e io invece non ho scelta
te la devo scrivere.

 
 
 
Una musica ritmica faceva da sottofondo al “fine serata”.
I ragazzi mangiavano e bevevano, ai margini della pista.
Qualche studente si cimentava in balli moderni e stravaganti trascinando con se ragazze imbarazzate e divertite.
Fine, come al solito era avvinghiata al buffet, quando cominciò un lento.
Si senti prendere per un braccio e trascinare in mezzo alla pista.
Incontrò subito due iridi cobalto che le sorridevano con dolcezza
“Ti va di ballare?”
“Non credo di avere avuto scelta.”
Shade rise, seguito dalla rossa.
Quella sera era davvero bellissima.
Indossava un semplice abitino bianco, senza spalline, stretto sotto il seno da un nastro rosso. Portava dei tacchi alti e i suoi bei capelli rossi erano lasciati liberi.
La ragazza si strinse al suo cavaliere ed iniziarono ad ondeggiare.
“Che onore, sto ballando con il vincitore dello spettacolo! Mi dica Signor Vincitore: si lascerà accecare dalla fama o avrà ancora tempo per un’amica?”
Fine lo guardò maliziosa aspettando una risposta.
“Bè, non saprei … Mi piace essere assalito dalle fan.” , stette al gioco Shade.
Si guardarono per un po’ negli occhi in silenzio, godendo l’uno della presenza dell’altro.
“Sei bellissima”, le sussurrò Shade nell’orecchio, con fare sensuale.
“Ci sono ragazze molto più belle di me in sala”
“Hai ragione, - scherzò Shade -  ma tu sei unica”
Fine arrossì di colpo. Poi inaspettatamente, sicura, lo guardò negli occhi.
“Chi era la “persona speciale” a cui hai dedicato la canzone?”
Fine attendeva la risposta con curiosità ma anche con un po’ di speranza.
Il cobalto si fermò in mezzo alla pista, lasciando Fine di stucco.
“Sei tu, Fine”, disse serio.
Dolcemente, gli lasciò un casto bacio sulle labbra, lasciando basiti i presenti.
Poi, preso il suo viso tra le mani, la guardò dritto negli occhi, in modo che ascoltasse bene.
“Fine, io ti amo. Ti ho sempre amato. E ti amerò per sempre. “
La rossa, sorpresa, per poco non svenne.
Si riprese, velocemente. Saltò al collo del ragazzo e urlò.
“Anche io ti amo, Shade!”
Partì un applauso generale per tutta la sala. Tutti sapevano che quei due si amavano e finalmente l’avevano ammesso l’uno all’atro.
Shade e Fine, imbarazzati, si allontanarono mano nella mano, lontano da sguardi curiosi e indiscreti.
Bright e Rein, che avevano assistito anche loro alla scena, si guardarono sorridendo.
“Ora si che possiamo dire che il festival è stato un successo!”.
 
 

Angolo dell'autrice!
WEEEEE! Ciao a tutti! Eccomi con una nuova Song-Fic! Vi ripeto, siate clementi!! è la mia canzone preferita, quindi sono molto sensibile :')
Allora!? Vi è piaciuta?! Fatemi sapere che ne pensate!
Se volete ascoltarle, andate qui :
http://www.youtube.com/watch?v=b-2VHDgExyw&ob=av2e
Secondo me è la canzone perfetta per Fine! Racchiude il suo essere.
Shade è un tenerone! *-*
Comuqnue, volevo dire a chi segue "Cos'è l'amore'" che presto aggiornero... non prestissimo, ma presto.
Non sonos comparsa e non mi sono dimenticata, semplicemente ho avuti tanti, ma dico, tanti, impegni con la scuola.
Ora vi lascio!
Mi raccomando recensite!
un bacione!
Ele

  
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