I personaggi
ovviamente non sono
miei anche se lo vorrei
tanto, buona
lettura J
Double
Illusion
L’atmosfera
tranquilla ma gioiosa era quasi palpabile quando ritornammo tutti
insieme a Palazzo
Crepuscolo, eravamo insieme a Yuki e questo bastava quasi sempre per
renderci
felici.
Lo
abbracciai di nuovo quando si sedette in una delle poltrone
dell’atrio, volevo
sentire il suo profumo dolce; era ancora un po’ imbarazzato
dalla smania mia e
di mio fratello di abbarbicarci sempre su lui, ma non disse niente, si
limitò
ad arrossire e sorridere accarezzandomi i capelli.
Sospirai
quando vidi lo sguardo assassino di Luka, ma non smisi di placcare Yuki
che era
ancora più rosso perché mi ero seduta su di lui.
-
Smetti
di molestare Yuki -
Per tutta
risposta lo strinsi ancora più forte facendo la linguaccia
all’opast, Yuki non
sapeva più che fare.
-
Scordatelo! -
Luka mi
sollevò di peso e mi scaricò su
un’altra poltrona mentre mi dimenavo come una
forsennata.
-
Uffa,
non puoi averlo solo tu – strillai con tutte le mie forze,
nel frattempo mio
fratello scese le scale, sapeva sempre quando avevo bisogno di lui, mi
mise una
mano su una spalla mentre con l’altra reggeva un pacchetto di
patatine.
-
Che
succede Toko-chan? – mi chiese mentre mangiucchiava
Puntai il
dito su Luka e arricciai le labbra.
-
Ho
capito, di Yuki ce n’è per tutti quindi basta
litigare bambini! –
Non potevo
che dare ragione al mio splendido Tsukumo, Yuki si alzò,
disse di voler andare
a riposare perché il viaggio lo aveva stancato, Luka lo
seguì.
-
Yuki…
- chiamai debolmente per attirare la sua attenzione, ero preoccupata
per la sua
salute poiché si era indebolito molto nell’ultimo
periodo.
-
Toko-chan
non è niente, sono solo assonnato, che ne dici se domani
passiamo da quel
negozio di cui mi avevi parlato, così stiamo un
po’ insieme? –
sorrise
Feci
sì con
la testa, mio fratello e Yuki sapevano sempre come tirarmi su di morale.
-
Tsukumo,
dove sono gli altri? –
-
Senshiro
e Kuroto dormono già, mentre da quello che sento Hotsuma sta
facendo una
scenata a Shusei –
-
Riesci
a capire per quale motivo? – cercai di ficcanasare
-
Hotsuma
dice a Shusei di fregarsene di
“quella
stupida donna” mentre Shusei gli risponde che è
giusto dirglielo, non riesco a
capire altro perché c’è un gran baccano
– scosse le spalle per sottolineare la
sua ignoranza nella questione
-
Mmmh
che peccato - sbuffai
-
Andiamo
a letto sono stanco anch’io -
mi porse
la mano libera per tirarmi in piedi.
-
Sì
- sorrisi
– prima vado un attimo dal signor
Takashiro visto che mi voleva parlare –
-
Sai
di cosa? –
-
Oddio
speriamo che non mi voglia fare una ramanzina per il risultato del
compito di
inglese, lo sai che ci tiene che noi tutti cerchiamo di avere una vita
scolastica normale, per quanto sia possibile
-
-
Speriamo
che lo faccia allora, io non ci riesco a rimproverarti –
Uscii
dalla stanza di Takashiro e mi diressi subito in cucina, mi girava la
testa ,
avevo la bocca secca e il corpo in fiamme.
Feci
dei respiri profondi per calmarmi.
-
Prima
o poi sarebbe successo – mormorai appoggiando la bottiglietta
d’acqua fresca
sulla fronte.
-
Toko
? –
Yuki era in
cucina e mi guardava, non volevo farlo preoccupare.
-
Stai
bene? – chiese – se eri malata avresti dovuto
dirmelo subito ci posso pensare
io –
Come era
dolce Yuki.
-
No,
figurati sono solo un po’ disidratata perché ho
bevuto pochissimo oggi, quindi
corro ai ripari ! – mostrai la bottiglia e gli feci
l’occhiolino
-
Ho
capito – non sembrava molto convinto
-
Tu
che fai? –
-
Prendo
qualcosa da mangiare per Sodom, sai com’è ha di
nuovo fame – rise e apri il
frigo scegliendo uno dei piatti che il nostro cuoco lasciava pronti per
ogni
evenienza – buona notte allora Toko -chan –
-
Buona
notte Yuki – gli scoccai un bacio sulla guancia mentre mi
avviavo verso la mia
camera, mio fratello mi aspettava lì.
L’ufficio
era protetto da una barriera mistica, quindi molto probabilmente non
aveva
sentito niente, meglio così.
Sotto le
lenzuola sentivo il corpo caldo di Tsukumo, in genere quel tepore
riusciva a
farmi sprofondare nel sonno in pochi minuti, ma non quella notte.
Mi assicurai
che si fosse addormentato per sgattaiolare dal letto e andai sulla
terrazza.
Un senso di angoscia mi
turbinava in tutto il
corpo , era nuvoloso e non potevo vedere né la luna
né le stelle , perché
preoccuparsi?
C’era solo una
guerra in corso e l’altissima
probabilità di essere fatti a pezzi , l’uno dopo
l’altro, da
Reiga e dai suoi “amici nazi-fashion” come
li definiva Tsukumo.
Risi
pensando alla frase di mio fratello e mi appoggiai una mano sul cuore,
forse se
avessi premuto abbastanza forte sarei riuscita a far sbalzare fuori tutti i sentimenti negativi dal mio petto o
forse con il mio
potere di Zweilt sarei solo riuscita a trapassarmi la cassa toracica.
Risi ancora,
che morte stupida!
Dovevo
focalizzarmi sulla battaglia incombente e basta.
-
Non
dormi –
Strillai
dallo spavento
L’Opast emise
una sottospecie di grugnito per
palesare meglio la sua presenza.
-
Luka
mi hai fatto prendere un colpo, non mi ero accorta di te – farfugliai sperando che
non avesse assistito
alla risata-isterica-a-notte-fonda-da-sola-come-una-poveretta
-
Non
sei uno Zweilt molto sveglio, dovresti percepire l’aura di un
opast potente
come me -
-
Sì
sì sì lo sappiamo tutti
che Bloody Cross
è il più potente e figo fra gli opast!
– sbraitai e
solo in quel momento mi accorsi di essere
scalza e in camicia
da notte di fronte
ad un (diciamo) uomo
Luka non
fece commenti sulla mia battuta, forse non aveva capito che lo era.
-
Tachibana
mi ha detto che le donne diventano insopportabili quando devono
arrivare le
“loro cose”, per caso stai aspettando che arrivino
queste “cose” visto che sei
nervosa ? – domandò con espressione seria
-
Nononononono sono
già arrivate ma non vedo
perché questo dovrebbe interessarti – ringhiai
mentre arrossivo come un
pomodoro, sì avrei trovato Tachibana e trapassato la sua di cassa toracica.
-
Cercavo
di comunicare con te, a Yuki piace che io “instauri dei
rapporti con gli
Zweilt” come mi disse –
-
Mh
– risposi mentre nella mia mente si formava
l’immagine di Yuki che faceva “pat
pat” sulla testa di Luka che riferiva di essersi fatto degli
amici, cercai di
scacciarla il più velocemente possibile
–
proprio vero che fai tutto
quello che ti dice Yuki – rimuginai
Forse
Luka non trovò le mie parole degne di una risposta e si
appoggiò con i gomiti
alla balaustra senza dire niente.
-
Tu
non dormi? –
-
Tecnicamente
io ho bisogno di dormire solo per rigenerarmi, ma certe volte Yuki mi
chiede di
farlo e lo faccio –
-
Quindi?
–
-
Stasera
non me l’ha detto quindi resterò sveglio
– spiegò come se fosse una cosa ovvia
Questo
sì
che è eseguire gli ordini alla lettera!
-
Ah
– aggiunsi pensando fosse intelligente fare
qualcos’altro oltre a fissarlo come
un gatto abbagliato dai fari di un’auto
Mi strofinai
le braccia, in realtà non sentivo freddo ma un grande calore
che mi formicolava
in tutto il corpo insieme ad una
tristezza incontenibile, pronta a scoppiare. Stringendomi
forte tenevo
coesi i pezzi di me stessa pronti a schizzare in ogni direzione ,ma
anche se fossi
esplosa solo la mia carne si sarebbe
disgregata mentre il mio spirito era costretto ad un eterno ritorno.
Sentì
qualcosa di caldo avvolgermi, il cappotto di Luka, non lo rifiutai
perché
questo tipo di gesto era davvero inconsueto da parte sua nei confronti
di un
qualsiasi essere che non fosse Yuki e
gli sorrisi.
-
Grazie
–
No, non
potevo decisamente fare a meno di fissarlo, forse mentre lo facevo
avevo gli
occhi di una spiritata
-
C’è
qualcosa che non va? – chiese l’opast
-
E
che t’importa? –
Mi
lanciò
uno sguardo glaciale.
-
Yuki
ha detto che hai un’aura diversa da quando sei andato
nell’ufficio di quel
Takashiro –
Ah, forse
Yuki gli aveva chiesto di parlare con me.
-
Vuoi
davvero saperlo? –
-
Siamo
compagni – rispose
In me
scattò
qualcosa.
Posai le
mani sul suo viso lo attirai a me, lui era calmo
-
Che
combini Toko ? Sei impazzita –
pensai
-
No
– disse con fermezza ma senza allontanarsi – per me
c’è solo Yuki -
Il mio seno
premeva sul suo petto e il suo profumo s’infiltrava nella mia
coscienza,
stordendola e inebriandola
-
Oh
Crosszeria…Crosszeria….Crosszeria –
bisbigliai , una litania infinita.
Il mio
cervello aveva sovrapposto la sua immagine a quella di un altro
Feci
scorrere le dita sul suo profilo, Luka era impassibile e sotto le mie
dita le
labbra erano così morbide, ritornai su verso le palpebre e
gliele chiusi con
dolcezza, l’Opast non fece nulla
per
allontanarmi.
-
Questo
tuo viso mi ricorda il mio peccato più grande, la mia
arroganza e la mia
sconfitta – la
mia voce era tremula
-
Non
piangerò ancora – sussurrai poco convinta
Luka si
allontanò da me.
-
Te
l’hanno detto –
Annuii
più
volte
-
Sì
,è stato Takashiro
– la mia voce si era
quasi normalizzata
-
Sodom
ha sentito la conversazione fra Shusei e Takashiro, lo Zweilt sarebbe venuto da te, ma
Takashiro lo ha
fermato, ha ritenuto che fosse la persona più adatta per
parlare con te –
Ah, ecco per
quale motivo stavano battibeccando prima Shusei e Hotsuma .
Annuii di
nuovo.
Il profumo
dei Crosszeria era troppo insopportabile, tolsi il cappotto di Luka e
la posai
sulla balaustra; gesto inutile perché ormai
quest’odore mi era penetrato dentro
tutti i pori, i pensieri e l’anima
Piansi,
vanificando il mio proposito, che stupida
ragazzina! Non mi bastava avere Tsukumo?
Che
arrogante! Non era possibile cambiare persone senza un minimo di
propensione al
bene eppure io l’avevo desiderato tanto nella mia precedente
vita e in questa
esistenza forse pian piano il desiderio si sarebbe affievolito.
Luka si
avvicinò
-
Con
me non hai bisogno di dimostrarti forte come con tutti gli altri –
Voleva
donarmi un minuto di salvezza.
Nascosi
la mia faccia nel suo petto e lo strinsi con tutta la mia
forza, se fosse stato un normale essere
umano lo avrei ucciso.
Sì
ero uno Zweilt, ma ero comunque una ragazza debole, capricciosa, solo
per
quella notte avrei pianto ricordando il mio peccato, la mia sconfitta,
la mia
idiozia di creatura innamorata.
L’indomani
avrei seppellito tutto nella parte più profonda di me stessa.
L’indomani
avrei smesso di desiderare la luna.
L’indomani
avrei guardato Luka vedendo solo lui.
L’indomani
non avrei pensato a quegli occhi di ametista.
Quella
sera però potevo essere debole, affidarmi a un compagno e
farmi sostenere nel
dolore.
Pronunciai
quel nome nella mia mente come avevo fatto migliaia di volte, quella
notte lo
feci scaturire dalle mie labbra senza provare troppa vergogna.
Come un inno
d’amore e di sofferenza lo ripetei fino allo sfinimento.
Non sarebbe
cambiato niente, ma sarei stata quasi liberata.
Era sussurro
che solo io e Luka potevamo sentire.
-
Luze
perché non posso dimenticare il mio fallimento? Luze
perché ti amo così tanto?
–
La luna
aveva fatto capolino fra le nuvole, ma io stavo abbracciando solo il
suo
riflesso.
The end
Ciao
a tutti questa è la mia prima ff su Uragiri e spero che sia
piaciuta,
ovviamente questo è solo un What if? Scattato nella mia
mente e ho voluto
renderlo “reale”.
Penso
che i personaggi siano leggermente OOC , ma il tipo di storia secondo
me lo
richiedeva.
Temporalmente
parlando dovrebbe inserirsi prima dell’arrivo dei nuovi
Zweilt , ma essendo una
cosa particolare potete inserirla dove vi pare più adeguato
So
che ci sono dei punti abbastanza oscuri nella storia in effetti stavo
pensando
di fare un prequel
Spero
vi sia piaciuto.
E
mi raccomando popoliamo questa sezione! ^___^