Ciao a tutti, fatemi sapere cosa ne pensate e se volete la scena descritta anche dal punto di vista di Damon.

Baci.

POV Elena

Sono seduta, come sempre, davanti alla finestra di camera mia, era da molto che non scrivevo ma oggi ne ho sentito la necessità.

Sono passate due settimane dalla sera in cui mi sono baciata con Damon, due settimane in cui sembra che il nostro rapporto sia tornato al livello iniziale, anzi peggio almeno una volta mi provocava, ora semplicemente mi ignora.

Mi aveva detto che non mi avrebbe reso le cose facili, ma involontariamente l'ha fatto, perchè in questo periodo di lontananza ho capito molte cose.

Innanzitutto ho compreso che quando vieni posto difronte a una scelta non devi pensare a cosa ti piace, inevitabilmente in entrami i casi ti piacerà qualcosa altrimenti non ti troveresti a dover scegliere, devi pensare a cosa non sei assolutamente disposto a rinunciare. Devi identificare ciò che non vorresti mai perdere, per nessuna ragione al mondo e ignorare ogni convinzione avuta fino a quel momento, avviare un processo decisionale completamente nuovo.

Razionale come sono volevo fare una scelta che mi desse sicurezza al cento per cento, ma una scelta così non esiste perchè, in ogni caso, si correrà sempre un rischio allora l'unica cosa da fare è seguire il proprio cuore.

Non dirò che non ho paura perchè ne ho, ma non mi sono fermata davanti a tutte le difficoltà che ho incontrato e non mi fermerò neanche davanti ad un eventuale rifiuto. Avrò ciò che desidero, sono pronta e ho scelto.

Chiudo con un gesto secco il mio diario, prendo la giacca, le chiavi dell'auto e mi dirigo verso casa Salvatore, quando arrivo non devo nemmeno bussare, la porta è aperta.

Trovo Damon seduto sul divano davanti al camino, è impossibile che non sappia che sono qui eppure mi ignora completamente.

Ok Elena, un bel respiro e via.

“Avrei bisogno di parlarti” non posso mostrarmi insicura o non otterrò nulla.

Finalmente si gira a guardarmi con quella sua solita maschera di indifferenza che ormai con me usa così raramente, certo ad eccezione di queste settimane.

“Ma certo! Tu chiami e io arrivo.” il suo tono è sarcasmo allo stato puro.

“Non più ultimamente” non riesco a trattenermi dal rispondere a tono.

Lui si alza e si versa del bourbon.

“Già il cagnolino si è stancato.”

“Non sono qui per litigare.”

“Ah no? Strano di solito con me non riesci a fare altro, o non vuoi fare altro dipende da che punto di vista la vedi. Ma scusa, non volevo interromperti. Dimmi cos'è che saresti venuta a fare, Elena?”

Ti avvicini con fare arrogante fino ad arrivare a pochi centimetri da me e calchi il mio nome in quel tuo solito modo.

“Voglio parlare di noi”

“Ah sì certo! La solita conversazione sul fatto che mi vuoi bene, ma che ami Stefan e che sarà sempre Stefan. No grazie, la conosco già a memoria quindi direi che puoi andare”

Non lo sopporto quando fa così, davvero lo ammazzerei, ma almeno io devo restare calma.

Hai alzato un muro invalicabile tra noi e cerco un contatto per incrinarlo così ti tocco il braccio ma mi scansi in malo modo.

“Elena, questa volta non basterà qualche moina per mettere le cose apposto, devi fare una scelta.”

“Lo so, sono qui per questo. Ho fatto una scelta.”

Sbarri gli occhi, i tuoi meravigliosi occhi che ora sono attraversati da una miriade di emozioni tra cui sorpresa e paura, paura di dover soffrire ancora a causa mia.

Quante volte ti ho fatto soffrire Damon? Mi dispiace così tanto.

Resti in silenzio così continuo.

“E' te che voglio”

Resti immobile, pietrificato sul posto a riflettere su quale reazione sia la migliore e decidi di ripararti dietro la maschera che, da troppo tempo ormai, sei abituato ad indossare.

“Non ho bisogno della tua pietà, oppure è perchè non vuoi stare da sola? Sai è la storia della mia vita: Stefan, il caro, cupo Stefan è sempre la prima scelta e io, il povero, stupido Damon, è la seconda, il pezzo di ricambio quando il gioco si rompe.”

come puoi anche solo pensarlo?

“Ma che dici? Pensi davvero che sia così?”

Ti avvicini a me, finché il tuo petto tocca il mio e il tono che usi è straziante.

“Se mi sbaglio dimmi cosa ti ha fatto cambiare idea, Elena.”

“Vedi Stefan – mi accorgo che stai per protestare, ma ti blocco- fammi finire di parlare per favore. Dicevo...Stefan al primo impatto è dolce, disponibile, premuroso e mille altre cose positive e lo è davvero anche se poi si scopre il suo enorme lato oscuro. Tu, anche se non sembra, sei più complicato: sei arrogante, acido, impulsivo, aggressivo e stronzo, e anche tu lo sei davvero in un certo senso, ma sei anche incredibilmente fragile, buono, protettivo, sai sempre trovare il lato positivo in ogni situazione, moriresti per le persone che ami e questo perchè sai amare in modo così incondizionato da rischiare che il tuo cuore si spezzi ad ogni rifiuto.

Tu sei tutto questo e molto altro, ma ci vuole tempo per conoscerti perchè ti nascondi agli occhi degli altri, vuoi che ti vedano solo come un mostro, e anch'io ho impiegato tempo per comprenderti e molte volte ho sbagliato con te, ma ora c'è una cosa che so con assoluta certezza: io ti amo.”

Ho visto la tua espressione sciogliersi mentre ti parlavo, ma vedo dalla sofferenza sul tuo viso che non mi credi, che non vuoi credermi. Afferro il tuo viso, proprio come avevo fatto la sera in cui Stefan ha impedito che uccidessimo Klaus e cerco di usare un tono più dolce possibile.

“Ehi, non ti sto mentendo chiaro? Non lo farei mai”

“E Stefan?”

“Stefan è un capitolo chiuso. Io ti amo. Molto più di quanto abbia mai amato lui.”

Con una mano stringi una delle mie, appoggiate sul tuo volto e l'altra l'appoggi al mio collo.

“Anch'io, ma ripetimelo ancora.”

“Ti amo – stringo la presa sul tuo viso- ti amo davvero”

Chiudi gli occhi e sussurri.

“Se iniziamo questa relazione e poi tu dovessi cambiare idea io non sopravvivrei.”

“Guardami. - riapri gli occhi che ora fissano i miei- Io non cambio idea perchè tu sei la mia prima scelta.”

“Mi fiderò un'altra volta di te.”

“E io un'altra volta non te ne farò pentire, Damon”

E finalmente ci baciamo e non posso fare a meno di pensare che nonostante tutti i guai che mi inseguono non vorrei nulla di diverso, non vorrei nessun altro accanto a me e non vorrei essere in nessun altro luogo.