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Autore: ticci    02/05/2012    4 recensioni
Angelina Johnson, capitano della squadra di Quidditch della sua Casa, riceve un libro da una ragazza che conosce appena, contenente uno strano messaggio che la esorta a fare una scelta: trascorrere l'ultimo anno a Hogwarts con il solo pensiero di divertirsi con le compagne e giocare a Quiddicht oppure accettare la cruda realtà e unirsi all'ES per essere pronta ad affrontare Lord Voldemort?
Partecipa al contest: i personaggi minori di Harry Potter prendono vita!! Di PiccolaStellaSenzaMeta, classificandosi al primo posto, con Severa_Sha, in quanto uniche che hanno consegnato.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Angelina Johnson, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Ciò Che È Giusto E Ciò Che È Facile Fare


Le gite a Hogsmade erano un evento molto amato dagli studenti di Hogwarts.  Potevano allontanarsi dal Castello Magico per qualche ora, per dedicarsi a un po’ di shopping o per rilassarsi in qualche delizioso pub.
Angelina Johnson era ormai giunta al settimo anno e quindi quella era una delle ultime gite con i compagni. Come d’abitudine, si stava dirigendo con le sue amiche verso I Tre Manici Di Scopa per bere una deliziosa Burrobirra, quando si ricordò dello strano appuntamento che le aveva dato Hermione Granger.
Le due ragazze non potevano definirsi amiche, perché non si conoscevano così bene, né tanto meno nemiche, poiché non avevano mai litigato. Di lei sapeva solo che era la migliore amica di Harry Potter, cercatore della sua squadra di Quidditch, e che era particolarmente brillante a scuola.
Si dovevano trovare da Zonko, il negozio di scherzi, verso le undici. Le aveva comunicato il luogo e l’ora avvicinandosi di soppiatto la sera precedente, quando era di ritorno dal suo allenamento settimanale di Quiddich. Le stava rispondendo in malo modo, dicendole che voleva trascorrere i pomeriggi a Hogsmade con i suoi di amici e non con lei o con i suoi compagni, ma la determinazione nel volto della giovane le fece promettere che si sarebbero viste.
Salutò le amiche con una scusa veloce, promettendo che le avrebbe raggiunte presto, e si diresse verso il negozio preferito dei gemelli Weasley. Vide immediatamente la chioma cespugliosa di Hermione Granger davanti all’ingresso. Quando la scorse, agitò la mano come per incitarla a camminare più velocemente verso di lei. Così Angelina affrettò il passo e le domandò il motivo di tutta quell’urgenza.
La giovane ragazza esordì dicendo: “Ciao Angelina! Prima di tutto ti ringrazio per essere venuta! So che vorresti essere ovunque, tranne qua a parlare con me, visto che non mi conosci neanche!”.
Presa alla sprovvista dalla intuizione di Hermione, rispose: “Ben detto!! Quindi.. che ne dici se ci sbrighiamo? Volevo andare a bere una Burrobirra con le mie amiche e poi andare ad allenarmi con i nuovi membri della squadra di Quidditch, dal momento che il tuo amico Potter si è fatto espellere!”
Hermione ribattè con determinazione: “Sì sarò il più veloce e chiara e possibile! Ti ho chiesto di venire qua perché volevo regalarti questo libro sulle Holyhead Harpies. Harry mi ha detto che ti piacciono molto. Non è molto lungo, quindi ti chiedo di leggerlo immediatamente, prima di raggiungere le tue amiche per fare ciò che è facile”, scandendo lentamente queste ultime parole. Poi aggiunse: “Buona lettura! Ciao!” e si allontanò di corsa, diretta verso la Testa del Porco.
Incuriosita, Angelina si appoggiò al muro vicino all’entrata nel negozio di scherzi e aprì il libro sulla squadra di Quidditch per cui faceva il tifo da quando ero piccola, e dove sognava di giocare come cacciatrice.
Sulla prima pagina era stato attaccato un pezzo di pergamena con il magiscotch, che riportava il seguente testo:
È mia convinzione che stiamo tutti per affrontare tempi oscuri e difficili. […] Ricordatevi di Cedric. Quando e se per voi dovesse venire il momento di scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile, ricordate cos’è accaduto a un ragazzo che era buono, e gentile, e coraggioso, per aver attraversato il cammino di Lord Voldemort. Ricordatevi di Cedric Diggory.”.
Sotto il testo, era stata aggiunta una piccola nota:
“E’ giunto il momento di compiere una scelta. Lord Voldemort è tornato e dobbiamo imparare a difenderci, cosa che la Umbridge non sta facendo. Quindi siamo costretti a farlo da soli, con l’aiuto di chi ha affrontato Voldemort almeno un paio di volte nella sua vita: Harry Potter. Ci troverai alla Testa Del Porco alle 15.00 in punto.
È arrivato il momento di scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile, Angelina”.
Angelina alzò lentamente la testa dal libro e si sedette al suolo, con la schiena appoggiata al muro del negozio. Riconobbe il testo: erano le parole che Silente aveva pronunciato al Banchetto di Fine Anno, lo scorso anno, dopo la morte di Cedric Diggory al Torneo Tre Maghi.
Le parole di Silente l’avevano scossa parecchio, oggi come quando le aveva sentite.
Anche lei, come Cedric, aveva avuto il coraggio di mettere il proprio nome nel Calice di Fuoco e, come lui, aveva ricevuto la stessa preparazione magica, a quanto pare insufficiente, dal momento che era stato ucciso.
Si era interrogata spesso se la versione di Harry Potter fosse quella giusta o fosse il frutto della mente del ragazzo per rimanere al centro dell’attenzione (come diceva continuamente La Gazzetta del Profeta). Anche se il buon senso e il cuore le dicevano che Harry non stava mentendo, la parte irrazionale e spaventata di lei si rifiutava di accettarlo. Aveva paura solo a pronunciare il nome di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.
Eppure le continue sparizioni che i suoi genitori le scrivevano via gufo non potevano essere un caso, come la fuga di massa dalla prigione di Azkaban non poteva essere opera di un mago qualsiasi, dal momento che erano controllate dai Dissenatori.
Ai suoi occhi, la morte di Cedric Diggory non appariva come una banale fatalità, un semplice errore commesso da un mago dilettante. Angelina lo aveva spesso visto a lezione di Incantesimi e se la cavava egregiamente. Doveva essere successo qualcosa di terribile laggiù, e forse quel “qualcosa” era il ritorno di Lord…. Scosse la testa.
Aveva sentito o letto qualche racconto di maghi più adulti su come fosse difficile vivere negli anni in cui Lord Voldemort era al potere. Faceva fatica a immaginare il mondo che conosceva in modo diverso, dove i Nati Babbani o i Mezzosangue venivano perseguitati, dove non potevi fidarti di nessuno per paura di essere tradito, dove se non seguivi l’ideologia dominante venivi imprigionato ad Azkaban o peggio. Al solo pensiero rabbrividì.
Lord Voldemort era tornato. Ecco era riuscita a dirlo, anche se solo nella sua mente. Lord Voldemort era tornato e lei doveva essere pronta, non poteva trovarsi impreparata come Cedric Diggory. Non era quello il tempo per futili chiacchiere sul ragazzo più bello della scuola o sul manico di scopa più veloce.
La paura e la determinazione le fecero inumidire gli occhi. Cercò di asciugarseli e si alzò. Proprio in quell’istante, George Weasley uscì dal negozio di Zonko con le braccia cariche di ogni tipo di scherzo. Guardandola disse: “Angelina tutto bene?”
La ragazza rispose annuendo e lo guardò dritto negli occhi. L’espressione determinata nel viso della giovane giocatrice di Quidditch fece sorridere George.
“Ottimo! Perché non avevo nessun fazzoletto da prestarti! Non farti ingannare da questo qua in cima, perché vedi… non è proprio un fazzoletto… comunque!”: disse leggermente imbarazzato e divertito, al contempo.
Poi aggiunse: ”Immagino che ci vedremo alla Testa del Porco oggi pomeriggio, mio Capitano”. Le fece l’occhiolino e si allontanò.
Angelina sorrise e strinse forte il libro che le aveva regalato Hermione. Si appuntò mentalmente di ringraziarla.
Corse verso i Tre Manici di Scopa per convincere  Alicia e Katie ad andare con lei alla Testa del Porco. Anche a loro sarebbe servita qualche lezione in più da Harry.
Ne sarebbe valsa la pena perdere qualche ora di allenamento di Quidditch oggi, piuttosto che la libertà di scelta o la vita domani.
Era ciò che era giusto fare, anche se difficile e terribilmente spaventoso.

 

NdA: ciao a tutti!! questa One shot partecipa al contest creato da PiccolaStellaSenzaMeta che rigurada i personaggi minori della saga di Harry Potter. dovevamo scegliere un personaggio minore a cui era associato un pacchetto riferito a un luogo e un oggetto da inserire obbligatoriamente. io avevo Zonko e Libro. dopodichè si poteva scegliere un pesonaggio principale con cui il nostro personaggio doveva interagire. io ho scelto Hermione, a cui era associato una citazione e un incantesimo, non obbligatori. la citazione l'ho messa mentre l'incanto no!
detto questo, ringrazio PiccolaStellaSenzaMeta per aver pensato al contest, senza il quale non avrei mai scritto di Angelina!!
spero che il mio racconto vi sia piaciuto... ditemi che ne pensate!


 

  
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