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Autore: Ce Ci    03/05/2012    1 recensioni
"...A volte bisogna scegliere tra il nostro bene e quello delle persone a cui vogliamo bene"
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le sue mani mi tengono i fianchi, sono seduta in braccio a lui sul letto, le mie mani tra i suoi capelli.
Le nostre bocche combaciano alla perfezione. Un bacio, poi un altro, un altro ancora.
No Rose fermati, fermati!
Ma come faccio a fermarmi, lui è così bello. Gli scompiglio ancora i capelli castani, lo guardo.
Dio come mi fanno impazzire i suoi pantaloni arrotolati, quella maglia a righe. È stupendo, anche se ho sempre cercato di auto-convincermi del contrario.
Le sue mani scivolano lungo la mia schiena provocandomi un brivido. Mi bacia ancora.
Mi stacco un attimo da lui, i miei capelli biondi sono arruffati, una spallina della mia canotta è scesa dalla spalla. Cerco di sistemarmi.
“Sei stupenda…” mi sorride con quel suo sorriso che mi fa venire voglia solo di stringerlo di più. Lo bacio ancora, non riesco a trattenermi.
Sento un rumore vicino alla porta della camera. Mi stacco subito da lui, mi alzo in piedi.
“Che c’è piccola?”
“Non posso…”
“Come non puoi?”
“Non posso farle questo”
“A chi?” i suoi occhi blu si dipingono di sincera curiosità.
“Janet è la mia migliore amica. Lei è stata innamorata di te!”
“Si ma io non lo sono mai stato. A me piaci tu!”
“Si ma siamo ad una festa, lei è sotto che mi aspetta e tu sei mezzo ubriaco! Poi dovrei odiarti, anzi ti odio!”
“Lo sai che non è vero!” dice alzandosi dal letto e avvicinandosi verso di me.
Ha ragione, io non lo odio. Non riesco ad odiarlo nemmeno un pochino. O almeno non ora.
Certo l’avevo odiato quando Janet mi aveva chiamato in lacrime pregandomi di correre da lei e io ero arrivata con un’enorme vaschetta di gelato. Mi aveva raccontato del modo in cui si era comportato, di come si era sentita: rifiutata, respinta, inutile.
Sì, l’avevo odiato. Aveva distrutto la mia migliore amica e ci erano voluti mesi e mesi per farla riprendere. Mesi per farle ignorare lo sguardo del ragazzo quando si incrociavano nei corridoi della scuola, per farla tornare a sentirsi importante.
Lei diceva di odiarlo, di averlo dimenticato. Ma io la conoscevo troppo bene per non capire che mentiva. Mentiva a se stessa, si imbrogliava. Già solo il fatto che parlasse di lui, che guardasse i suoi movimenti o che lo insultasse in continuazione erano una prova evidente che lei non aveva smesso di pensarci. Ma non le avevo mai detto nulla.
Da quando era successo avevo sempre evitato le conversazioni troppo lunghe con lui. Lo evitavo quasi per principio, ma non avevo un vero motivo per avercela con lui, quindi quando mi rivolgeva la parola o mi fissava con quei suoi dannati occhi blu supplicandomi per un favore io cedevo. Certo senza nessuna malizia, ma era così che era cominciato tutto.
Era successo in bagno, mi aveva baciata e da allora avevamo mantenuto quel piccolo segreto. Piccoli incontri quotidiani, in segreto.
Adesso alla festa ci era mancato così poco… E io nemmeno volevo andarci a quella festa, ma Janet aveva insistito tanto che ci sarebbero stati tanti ragazzi carini e che lei doveva andare per forza, avevo ceduto. Cosa potevo fare? Non ero capace a resistere a quegli occhietti verdi.
E ora l’avevo abbandonata di sotto dicendo che andavo solo un attimo in bagno. Invece c’era lui, in piedi in cima alle scale ad aspettarmi.
Mi sta guardando con quello sguardo che mi passa da parte a parte. Lui ha capito tutto, capisce sempre tutto.
“Non puoi fartene una colpa se ci siamo innamorati. È il destino, lo so che è difficile, ma a volte bisogna scegliere tra il nostro bene e quello delle persone a cui vogliamo bene”
“Ma io non voglio scegliere!”
Non risponde.
“Io ti amo Louis, ma amo anche lei! È più di una sorella per me, ho sempre combattuto per vederla felice e ora e come se stessi cercando di distruggere tutto con le mie stesse mani!”
Mi prende per i polsi con le sue mani calde. Sto tremando.
“Se è tua amica e lo è sempre stata capirà. Se anche lei tiene alla tua felicità come tu tieni alla sua capirà”
Odio quando ha ragione.
“Dammi un bacio l’ultimo, poi scendiamo di sotto” gli dico. Mi prende la testa tra le mani e mi bacia. Mi morsica il labbro inferiore.
Scendiamo, mano nella mano, le scale finchè non me la trovo davanti con gli occhi spalancati.
Non dice una parola, si gira e se ne va. Esce dalla porta, non la vedo più. Me ne vado anche io, non voglio più stare a quella festa, Louis mi accompagna a casa.
“Tranquilla Rose, passerà tutto e tornerete amiche come prima”.
 
Le due donne stavano sfogliando un vecchio album di foto ridendo. Una bambina con i capelli rossi si avvicina a una delle due.
“Mamma ma queste nella foto siete voi? Siete amiche da così tanto tempo?”
Intanto un'altra bimba con i capelli chiari è trotterellata lì vicino cercando di prendere posto sulle gambe della mamma, una donna dai capelli biondi.
“Be’ si. Anche se in effetti qui non eravamo proprio in un bel momento” dice la donna indicando una foto presa dall’annuario.
“Già in quel momento non ci parlavamo nemmeno ti ricordi Janet?”
“Certo Rose!”
“E poi per cosa? Per Louis!”
“Louis?” esclama la bimba dai capelli biondi.
“Ma lo zio Louis?” replica la bambina dai capelli rossi.
Già lo zio, era strano di come Janet si fosse accorta della presenza del fratello di Louis, Niall, solo dopo anni.
“Proprio lui tesoro”
“Ma eravate innamorate di lui?”
Questa volta fu Rose a rispondere.
“Si lo eravamo entrambe. Eravamo arrivate a evitarci dopo praticamente quindici anni che ci conoscevamo”
“E ora non ami più papà?” dice allora la bambina dai capelli biondi.
“Certo che lo amo tesoro, ma se c’è una persona a cui tengo ancora di più questa è lei, la mia migliore amica”
“E saremo anche noi migliori amiche per sempre come voi?” dice ora la bimba dai capelli rossi.
“Se lo vorrete, sempre.”



Lo so, è già la seconda one-shot che pubblico di oggi, ma che ci volete fare sono ispirata! :) Spero che vi piaccia! Recensiteeeeee! Bacio! :)
 
  
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