Anime & Manga > Zatch Bell!
Ricorda la storia  |      
Autore: Black Fullmoon    04/05/2012    4 recensioni
Secondo tentativo di fanfiction in questa sezione. Stavolta Brago si trova per ad aprire un pacco arrivato per posta a Sherry, nel quale trova qualcosa che lo fa leggermente innervosire...
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Brago se ne stava in camera sua. C'erano sui 40°, cosa che dava fastidio pressochè a chiunque, ma se ti vesti con una pelliccia nera passi allo stato gassoso prima di accorgertene. Quindi per una volta che non c'era nessuno in giro si era messo in boxer sul letto a fare niente. Stava giusto per annoiarsi quando sentì qualcuno che suonava. E suonava di nuovo. E ancora. Si ricordò che Sherry era in piscina con Koko e Albert quel giorno non c'era. Si costrinse ad andare ad aprire.

-Chi è?- fuori c'era un ragazzo che grondava sudore.

-Devo consegnare un pacco- ansimò il poveretto porgendo al mamodo una scatola impacchettata con la carta marrone, indirizzata a Sherry.

-Mi serve una firma- disse il ragazzo.

-Sparisci- ringhiò il mamodo, atterrendo il postino che corse via. Brago rientrò maledicendo tutti i pacchi e postini per averlo fatto muovere con quelle temperature. Buttò la scatola sudaticcia sul tavolo e fece per tornare a far nulla, quando gli venne la curiosità di scoprire cosa fosse arrivato alla sua partner. Si avvicinò. C'era scritto solo l'indirizzo. La scatola non era molto grossa e nemmeno molto pesante. Brago fece per aprire la scatola, quando qualcuno suonò di nuovo. Il mamodo andò a vedere contraendo i muscoli. Fuori c'era una ragazza bionda e pallida, nemmeno brutta, che appena vide il fisico del ragazzo fece un'espressione alquanto... famelica.

-Strada Parigi indicare puoi, ja?- chiese la ragazza.

-No- rispose il mamodo non del tutto certo di cosa fosse Parigi. Se ne andò sentendo delle risatine maliziose.

Ritornò al pacco sul tavolo. Stava per incidere la carta con un unghia, quando qualcuno suonò di nuovo. Brago inveì in quattordici lingue diverse andando ad aprire.

-Che cazzo c'è?- davanti a lui c'erano due uomini in giacca e cravatta.

-Testimoni di Geova, ha sentito la buona novella?- un albero sradicato sul momento venne scagliato contro i due uomini che se la diedero a gambe, mentre Brago iniziava a contemplare l'eventualità di cosa sarebbe potuto succedere se qualcun altro avesse suonato alla porta.

Finalmente si sedette e prese in mano la scatola. Iniziò ad aprire la carta ed avvertì distintamente la sensazione che avrebbe avuto quando lo scettro di Sherry gli avrebbe sfondato il cranio. Scacciò quella sensazione, non senza pregare che la ragazza fosse troppo stordita dal caldo per aggredirlo, e finì di togliere la carta. Dentro c'era una busta per Sherry e una confezione. Dapprima pensò che forse se lasciava tutto integro avrebbe scampato eventuali reazioni (era incredibile quanta forza potesse scatenare quella ragazza quando si arrabbiava) ma poi vide l'illustrazione sulla scatola. E ci mancò poco che la polverizzasse comprendendone il contenuto.

Afferrò la lettere cercando di non stracciarla in ottocentomila parti e la aprì. Sforzandosi di comprendere ciò che c'era scritto (la lettura non era il suo passatempo preferito), iniziò a biascicare insulti e minacce tra i denti.

Cara Sherry,

viste le temperature ti ho spedito questo sperando sia di tuo gusto. Non prendertela male, spero solo che tu abbia occasione di indossarlo per rilassarti. So che per te potrebbe essere imbarazzante (sei una ragazza per bene, del resto) ma prendilo come un pensiero gentile. Come ti ho già detto diverse volte, ma non mi stancherò mai, il mio cuore batte per te e per te sola. Tu sei il mio cielo, la mia vita e tutto ciò che esiste. Davvero non so come tu riesca a stare con in casa quello strano tipo scontroso. Mi preoccupa saperti con quel maniaco. Ti prego, dimmi quando ci potremo vedere. Ti amo, mia diletta.

Tuo Jaque

Arrivato in meno di dieci minuti in fondo alla lettera, Brago da grigio cenere era diventato violaceo. Come si permetteva questo imbecille (chiunque lui fosse) di scrivere cose del genere a Sherry. Insultando lui oltretutto. Osservò la confezione. Era un... un bikini. Per quanto in effetti Sherry con indosso quello sarebbe stata uno spettacolo interessante, quel tipo non si doveva permettere.

Brago iniziò a meditare una vendetta camminando per la stanza e prendendo a calci delle sfortunate sedie. Avrebbe ucciso qualcuno in maniera molto violenta. Gli venne improvvisamente un'idea. Prese la carta del pacco e se la rigirò fra le mani, fino a trovare ciò che cercava. Il francobollo.

 

Era sera. Brago stava tornando a casa con calma e rilassato. Era riuscito nel compito che si era prefissato: recuperare Jaque e farlo a pezzettini. Grazie al francobollo ci aveva messo relativamente poco (solo un'ora e mezza) per capire da dove era arrivato il pacco, era andato lì ed era stato molto convincente nel far capire a questo simpaticissimo ragazzo privo di cervello che la prossima volta che trovava una lettera del genere era morto.

Asciugandosi il sudore (per sembrare più cattivo si era messo la pelliccia) entrò in casa in silenzio. Aveva buone possibilità che Sherry non lo beccasse e poteva andare in camera sua fino a nuovo ordine.

-BRAGO!- il famoso scettro di Sherry si schiantò in testa al mamodo.

-Che diamine...-

-TU! Come ti sei permesso di leggere la mia posta, e poi dov'eri finito?- chiese la ragazza. Brago valutò la possibilità di non rispondere, ma non ci avrebbe guadagnato. O meglio, ci avrebbe guadagnato una serie di lividi.

-A minacciare quel tizio, dove se no?- Sherry sbattè le palpebre.

-Non mi dire che sei geloso?- disse. Lui divenne paonazzo. Doveva imparare a stare zitto.

-NO! Perché dovrei esserlo?- rispose arretrando. Come si era cacciato in quella situazione?

-A me sembra di sì...-

-Ti sbagli!-

-Sicuro?- Sherry aveva un'espressione inquietante.

-Certo! Perché dovrei essere geloso? In fondo, sei solo la mia compagna umana, non ho motivo di...- Sherry si era avvicinata. Merda. Perché le sue capacità di bugiardo (allenate per tutta la vita) lo lasciavano proprio ora?

-Non ci credo-

-C-credici!- fantastico, ora doveva pure balbettare. Molto poco credibile. Oltretutto Sherry doveva essersi alzata in quel momento, perché altrimenti non sarebbe mai andata in giro con quella specie di canottiera che le arrivava alle ginocchia e non lasciava molto all'immaginazione. Cosa di cui Brago cominciava ad avvertire gli effetti e gli facevano sembrare sempre più impellente il bisogno di allontanarsi dalla ragazza.

-Cos'hai?- chiese lei in tono canzonatorio. Brago non sapeva cosa avrebbe dato per capire come faceva lei a sapere che gli faceva quell'effetto.

-Niente!- si spostò di lato e fece per andarsene.

-Un attimo!- Sherry aveva di nuovo l'espressione assassina. Lui si fermò senza girarsi.

-Prima è passata di qui una turista tedesca che chiedeva di “bello tipo in boxer”. Non eri tu, vero?- Brago ci mise un attimo per realizzare.

-Sì, perché? Sei per caso... gelosa?-






Note della cosiddetta autrice:
Saaalve *si nasconde per evitare pomodori, zucche e altri oggetti contundenti* Spero che a qualcuno sia piaciuta questa indegna cosa che ho scritto o che almeno abbia sorriso. Spero sia chiaro che in questa fic Sherry e Brago non si sono messi insieme, anche se sono gelosi uno dell'altra. Perdonate questa sottospecie di essere infimo che ha pubblicato tale inutilità, e recensite se volete. Bye!

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Zatch Bell! / Vai alla pagina dell'autore: Black Fullmoon