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Autore: Gillywater    27/11/2006    29 recensioni
Harry vuole conquistare Hermione. Hermione vuole conquistare Harry. Entrambi si rivolgono a Ron per un consiglio, ma nessuno dei due sembra accettare i suggerimenti dell'amico. Ma, forse, sembra soltanto...
"Secondo voi, una persona come Harry Potter, che ha dedicato tutta la sua esistenza a combattere il male, impiegando tutte le sue energie in questa nobile impresa, può conoscere il significato del termine “ammaliata”? Ho cercato di spiegare ad Hermione che forse “affascinata” era più alla portata di Harry, ma questa non ha voluto sentire ragioni. Lei, ammaliata era quando lo vede e ammaliata rimane. E non si discute."
Buon compleanno Eva_elamela!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui con questa cosuccia, giusto per festeggiare il diciannovesimo compleanno della mia Love (Eva_elamela): tesoro mio, spero proprio che ti piaccia. Non è sulla tua coppia preferita, però non avevo proprio idee per Draco e Ginny.

Buona lettura…

 

*Sopprimere Ron*

 

-I tuoi occhi sono profondi come l’oceano…-

Debole, molto debole.
-…e le tue labbra dolci come i petali di una rosa…-
Harry, hai mai assaggiato una rosa per poter affermare una cosa del genere?
-…i tuoi capelli sono seta che scorre sotto le mie dita…-

Non direi proprio.
-…e la sola vista del tuo corpo mi fa correre mille brividi lungo la schiena…-
Mio Dio, Harry ma sei osceno!

Il mio migliore amico alza lo sguardo dalla pergamena che tiene stretta in mano e lo rivolge su di me: non parlo perché gli voglio bene. Ma tanto bene.
-Allora, che te ne pare? Secondo te apprezzerà?- mi domanda con un sopracciglio inarcato e l’espressione decisamente incerta.
-Ma certo…-
…che no!
Mi presento, sono Ron Weasley e in questo momento sono anche un ragazzo sull’orlo di una crisi di nervi: il mio migliore amico, Harry Potter ha appena deciso di nominarmi suo consulente del cuore e ha riletto ad alta voce per la centesima volta la lettera che vorrebbe consegnare nelle mani della sua ragazza dei sogni.
E non trovo sinceramente il coraggio di dirgli che, se le dovesse consegnare la lettera, diventerebbe la ragazza che vedrà solo nei sogni.
Insomma, se io fossi in lei, sentire Harry Potter che definisce “seta” i miei capelli crespi ed incasinati, mi farebbe incavolare a morte e potrei addirittura riuscire dove Voldemort ha fallito più volte.

Ma come posso dirgli che questa lettera fa veramente schifo?
-Solo che non credo che Hermione apprezzerà…- cerco di dirgli in modo convincente, e con un tono di voce che farebbe morire di tenerezza anche mia madre.
E come tutti ben sapete, Molly Weasley se ci si mette è peggio di Voldemort e di tutte le sue schiere di Mangiamorte messi insieme.
-E perché no?-
Ed eccolo che si offende. Volete sapere come ho fatto a capirlo? Innanzi tutto il sopracciglio destro ha un lieve fremito, segno inconfondibile di un tic nervoso. Poi Harry ha strabuzzato gli occhi e, che mi crediate o meno, quando fa così significa che è incavolato nero. Infine, con un gesto che credo sia involontario, ha spostato la ciocca di capelli che di solito copre la cicatrice. Risultato? Quella saetta mi fa comprendere chiaramente quello che sta pensando: taci o ti fulmino!
-Beh ecco… La frase degli occhi e dell’oceano, a mio avviso, è un po’ banale, debole… Insomma, si è già sentita mille volte, no?-
L’espressione del mio presunto (perché non sono sicuro che lo sia ancora) migliore amico non lascia dubbi: no, decisamente non è d’accordo con me.
Non ribatte nulla, in ogni caso, così continuo la mia tirata contro la sua obbrobriosa lettera, cercando di conservare sempre il massimo tatto.
-Le sue labbra dolci come i petali di una rosa, lasciano pensare che tu vada in giro per giardini a mangiare fiori come una capra, e non credo sia così, vero? Inoltre potrebbe davvero denunciarti per i pensieri che fai su di lei: sei un pervertito!- esclamo, aprendo e chiudendo le mani come se avessi gli spasmi.
-Hai finito?- mi domanda invece Harry, con un tono di voce incomprensibile.

-Assolutamente no!-
Ma quale finito, manca ancora il punto cruciale della lettera, quello che, se fossi in Hermione, mi farebbe incavolare a morte.

-Harry, ti pare che Hermione abbia i capelli di seta? A me proprio no! Potrebbe arrivare a pensare che la stai prendendo in giro o, peggio ancora, che hai scambiato un’altra ragazza per lei…-
Ecco, l’ho detto! Forse non sono stato delicatissimo, ma l’ho detto, sono stato sincero e non ho preso Harry in giro. Infondo un po’ ci spero che le cose tra lui ed Hermione vadano bene, almeno poi nessuno dei due mi stresserà più l’anima.
Tutta la mia gioia si dissolve in un lampo quando guardo Harry: la sua espressione è un misto tra quella di una Banshee inferocita e quella di un bambino che ha scoperto che manca ancora molto al giorno di Natale.
-Ha…Harry, io non… cioè… Oddio!- esclamo io, in tono meditabondo, portandomi le mani nei capelli. Questa è proprio bella, lui è un impiastro a livello sentimentale e mi sento in colpa io!
-No! Ron, hai espresso chiaramente quello che pensavi, se volevi farmi sentire un incapace ci sei riuscito, grazie!- mi urla dietro lui, mentre la cicatrice per qualche strana ragione mi incute più timore del solito. Infondo è pur sempre il pensierino che Voldemort ha lasciato ad Harry, in memoria di sé.
-No, scusa… Io non… Cioè si, ma non… non intendevo…-
Wow, certo che quando c’è bisogno di essere chiari, si può contare tranquillamente su di me…
-Vattene Ron e fammi anche un favore…-
Tutto, tutto quello che vorrai mio Signore, ma non uccidermi. Harry fa davvero paura quando si comporta così, sembra veramente la reincarnazione di Voldemort.
-S…Si?- balbetto io, un po’ spaventato da quello che potrà chiedermi.
-Sopprimiti!-

 

*

 

(…-E non ho bisogno di te, posso benissimo cavarmela da sola!-
-Bene!-
-Bene!-…)


Un tuono fortissimo mi distrae dai miei pensieri. Anzi, sarebbe più opportuno dire dal mio pensiero, perché ho solo la reazione di Harry alle mie parole, in mente.
Andiamo Ron, si è incavolato per niente, che gli costava darti ascolto per una buona volta? Infondo tu lo hai fatto per il suo bene, per fargli capire che se vuole conquistare Hermione deve trovare un altro metodo.
A proposito di Hermione, come mai se ne sta lì nell’angolino a mordicchiarsi le labbra? Sembra nervosa… Anzi no, sembra che sia indecisa.
-Hermione- la richiamo io –Va tutto bene?-
La mia voce evidentemente la fa spaventare, perché ha un piccolo sussulto.
-Oh, Ronald!- dice, rivolgendomi uno sguardo vitreo –Veramente no, avrei bisogno di un consiglio…-
Okay, signore e signori, preparate ombrelli, riserve energetiche, cibo, acqua e vestiti perché l’apocalisse è più vicina di quanto ci si possa immaginare! Hermione Granger mi ha appena chiesto un consiglio, a me! Già che ci siete cercate anche un maschio e una femmina per ogni specie di animale, costruite un’arca e mettete in salvo anche loro. Non vorrei che questa pazza mandasse ogni organismo vivente in estinzione.

-Dimmi tutto, ma non di aiutarti con il compito di Pozioni perché non ci ho capito niente!- le rispondo con un sorriso, guadagnandomi soltanto uno sguardo di rimprovero da parte sua.
-No, lo sai che non copio i compiti!-
E come no, me lo ripeti circa venti volte al giorno!
-Ho bisogno che ti mi aiuti con una lettera…- mi dice, arrossendo come un peperone.
-Una lettera?- le domando io leggermente spaventato. L’ultima persona che me l’ha chiesto, sapete bene come ha reagito. Non vorrei che la cosa si ripetesse, anche perchè Hermione sa essere molto più pericolosa di Harry.
 -Si, una lettera per… una persona importante!-
Oddio, ma ho a che fare con Hermione o con una dodicenne alle prese con la sua prima cotta?
-Va bene!-
Ma cosa va bene, Ron, ti rendi conto che se tutto va bene, entro sera di ritrovi ricoverato al San Mungo? Quanto sai essere scemo!

-Ecco… io non so veramente come impostarla…-

Credetemi, se poteste vedere la mia faccia in questo momento scoppiereste a ridere: non capita tutti i giorni di vedere Hermione così impacciata e che, per giunta, chiede aiuto al sottoscritto.
Cerchiamo di fare le persone serie.

-Per chi è la lettera?-
Hermione avvampa. Nemmeno quando le si fanno domande a cui lei non sa rispondere diventa così rossa. È come quando Piton le ha chiesto i dodici ingredienti del Veritaserum e lei non si ricordava l’ultimo. Anzi, è ancora più rossa.

-Ha…y….- mugugna, con una mano davanti alla bocca.

Come ben sapete non sono una persona particolarmente recettiva, figuriamoci se quello che mi parla inizia a fare il misterioso.
Hermione, o parli chiaramente oppure mi ci vorranno un paio di anni per interpretare quello che vuoi dirmi.

-Ehm… come?- domando cortesemente io.

-La lettera è per…-

-Per?-

-Per…-

-Per…?-
-Per Harry-

E ci voleva tanto a dirlo? Il mio pronipote ha già concluso Hogwarts e sta iniziando a fare carriera alla Gringott.

-Per Harry- ripeto io, accertandomi di aver capito bene. Non si sa mai.

-Per Harry- mi conferma lei –Solo che… Ho tante cose in testa, ma non so proprio cosa scrivergli, tutto mi sembra banale e insulso e…-
Questo discorso, peraltro logico e privo di alcuna frivolezza, si conclude con tipico sospiro da ragazza innamorata. Ma perché tutte a me?

-Beh… potresti iniziare col salutarlo, specificando che gli stai scrivendo questa lettera per dirgli qualcosa che a voce non riesci. Che ne dici?- le domando, inarcando leggermente un sopracciglio.
Lei mi sorride radiosa –Perfetto. Siediti qui accanto a me Ron, così mi aiuti-
Estrae una pergamena dalla borsa e, dopo essersi appoggiata alla copertina di un libro, inizia a scrivere.
-Caro Harry…- sussurra, mentre segna le stesse parole sulla pergamena immacolata.
-Credi che farò la figura della stupida?- mi domanda all’improvviso, un’espressione alquanto preoccupata disegnata sul viso.

Considerato che, ho rischiato di beccarmi un Avada Kedavra, Harry ha avuto la sua stessa idea, sono tutti e due terribilmente imbranati, direi proprio che…
-No, affatto!-
*
Secondo voi, una persona come Harry Potter, che ha dedicato tutta la sua esistenza a combattere il male, impiegando tutte le sue energie in questa nobile impresa, può conoscere il significato del termine “ammaliata”?

Ho cercato di spiegare ad Hermione che forse “affascinata” era più alla portata di Harry, ma questa non ha voluto sentire ragioni.
Lei, ammaliata era quando lo vede e ammaliata rimane.  E non si discute.

-Adesso manca la parte finale, Ron, cerca di renderti utile. Fino ad ora mi sei stato più d’intralcio che d’aiuto- afferma con convinzione questa sottospecie di pazza.

Così sarei io ad essere inutile, eh? Chi ha avuto la grandiosa trovata degli “occhi magnetici”? E chi ha corretto Hermione, facendole notare che aveva scritto “emozionata” con due zeta?

E mi becco anche dell’inutile. Ingrati, lei e quell’altro imbecille del suo innamorato.

-“A te l’ardua scelta, rendimi la ragazza più felice del mondo o spezzami il cuore” Che ne dici?-

Evito commenti sulla scelta della parola “ardua” (di cui, infondo, nemmeno io conosco il significato) e nemmeno su come l’ha buttata giù: sembra quasi che, se Harry dovesse rifiutarla, lei si suiciderebbe.

-Perfetto- mi limito a rispondere –Ma…-
Ma è inutile, non ce la faccio. Davanti a queste scelleratezze non posso non intervenire.

È un reato dire che Hermione ha i capelli “lisci come seta” ed è altrettanto stupido pretendere che Harry capisca parole così complesse.

-Ma?- mi domanda Hermione con aria abbastanza imbronciata.

-Ma non credi che l’ultima frase sia un po’ troppo… melodrammatica?-

-Melodrammatica?-

Ma perché ripete tutto quello che dico io? Ha forse dei problemi di ricezione?
-Si, insomma… Non ti sembra di esagerare un po’?-

Okay, devo aver sbagliato qualcosa. Lo capisco da Hermione che sbatte violentemente il libro usato come sostegno sul tavolino, facendo volare stuzzichini e patatine dappertutto.

Poi mi guarda malissimo, come se l’avessi insultata pesantemente.

-Sai cosa mi sembra, Ronald?- mi chiede in un ringhio.
Segni di diniego da parte mia. Meglio non emettere alcun suono quando Hermione verte in questo stato.

-Mi sembra che tu sia geloso!- esclama con tutta la rabbia che ha in corpo.

-Geloso?-
-Si, geloso! E non lo ripetere con quella voce da imbecille…-

Inutile sottolineare che ho usato la  mia voce di sempre.

-E perché, di grazia, dovrei essere geloso?- urlò anch’io: ormai ho perso la pazienza. 

-Perché hai paura che, se questa lettera dovesse fare innamorare Harry di me, tu venga un po’ escluso dal gruppo. Semplice, no?-

Ma questa è veramente fuori di testa. Gli alieni devono per forza aver rapito la vera Hermione Granger, lasciandoci qui una squinternata con le sue sembianze.

Non c’è altra spiegazione.

-Quindi è per questo che mi demoralizzi, dicendomi che la lettera non va bene: perché sei geloso! Ma la sai una cosa?- mi urla dietro, sventolando ai quattro venti la lettera che stringe tra le mani.

Ormai sarà da riscrivere e tanto meglio: magari cancella un po’ di porcate assurde.

-Cosa?- le urlo io di rimando, sfidandola con lo sguardo.

-Non ho bisogno di te, posso benissimo cavarmela da sola!-
-Bene!-
-Bene!-

-E lo vuoi un consiglio, Ronald?-

-Certo, come potrei non accettare un consiglio da Miss Perfezione?-

-Sopprimiti, Ron-

E detto ciò risale a tutta velocità la scala che porta al dormitorio delle ragazze e si lascia chiudere la porta alle spalle con un tonfo.

Ma bene, ho litigato con entrambi i miei migliori amici, mi sono beccato dell’inutile, del geloso cospiratore, dell’imbecille per il modo in cui parlo e mi è stato gentilmente chiesto di sopprimermi.

Ditemi voi se può andare peggio di così…

***

Sto consumando la mia cena da solo. Né Harry né Hermione sono in Sala Grande e anche se ci fossero non credo che mi rivolgerebbero la parola.

Infilzo il pesce nel mio piatto, lo porto alla bocca, mastico e inghiotto.

Non sento nessun sapore, sto ancora pensando a quanto siano idioti quei due. Ma come ho potuto stare loro dietro per sette, lunghi anni?

I misteri della vita.

Sto per decapitare una carota, quando Seamus tutto trafelato mi si para davanti: ha un sorriso a trentacinque denti e ansima fortemente. Se sono fortunato gli piglia un infarto prima che riesca a proferir parola.

-Ron, ma hai sentito la grande notizia?- mi chiede.

Inarco un sopracciglio –Se ti riferisci a Lavanda che ha soffiato il ragazzo a Calì, ti comunico che ormai è roba vecchia-

Lui mi guarda confuso –Davvero Lavanda ha fatto una cosa del genere?-

Scusatemi se ve lo dico, ma l’idea dell’infarto non era poi male. Sbuffo svogliatamente e roteo gli occhi al cielo.

-Comunque, non è questa la notizia! Harry e Hermione si sono messi insieme! Per questo volevo chiederti se ne sapevi qualcosa e naturalmente…-

Taci sottospecie di Troll umanizzato. Così quei due alla fine hanno combinato qualcosa? Devo vederci chiaro.
Corro a tutta velocità verso la mia Sala Comune, quasi travolgendo Ginny che sembrava in procinto di chiedermi qualcosa. Più tardi, sorellina, ora ho una missione da compiere.

Supero la Signora Grassa ed entro nella Torre.

Harry è seduto sul divano con Hermione tra le braccia; lei gli sta mostrando qualcosa su un vecchio libro che tiene tra le mani. Entrambi scoppiano a ridere allegramente.

Sono così carini a vederli.

Intorno, i nostri compagni si occupano degli affari loro: Lavanda e Calì si stanno rimirando in uno specchio, Neville è alla disperata ricerca di Oscar e alcuni ragazzini dei primi anni stanno giocando con le carte magiche.

Quando i miei migliori amici si accorgono della mia presenza, prima mi guardano in cagnesco e poi iniziano a confabulare tra di loro.

Non riesco a capire cosa stiano dicendo, ma una certa frase di Harry mi giunge forte e chiara alle orecchie:

-È un tale disastro… Bisognerebbe assolutamente sopprimere Ron!-

E becchiamoci anche questa, tanto una in più non fa nulla. Ho aiutato entrambi e, caso strano, si sono riusciti a mettere insieme. Ma riconoscere qualche merito al sottoscritto era veramente chiedere troppo.

Meglio fare una passeggiata, almeno scarico un po’ di tensione.

Non faccio in tempo a voltarmi che Ginny mi si para davanti: ma oggi c’è qualcuno che mi vuole far andare per la mia strada o si devono per forza tutti mettere in mezzo?

-Senti Ron…- inizia, prima ancora che io possa mandarla a quel paese –Prima ho parlato con Harry e con Hermione. Mi hanno detto che si sono messi insieme per merito tuo, che li hai aiutati molto con una lettera…-

Stop, facciamo un passo indietro.

Quindi quei due, alla fine, hanno seguito i miei consigli. E hanno anche il coraggio di guardarmi come se fossi responsabile di chissà che crimine.

Oltre il danno, pure la beffa. Ma che assurdità!

E… No, non posso crederci: cos’ha appena detto Ginny?

-Quindi, mi chiedevo… Insomma, Ron, mi aiuteresti con questa lettera per Dean?-

Sopprimetemi!

 

 

*The End*

 

Allora? Si, lo so, non è niente di che, però quando mi è venuta in mente, ho pensato che fosse un’idea carina, no? Quello che conta, in ogni caso, è l’affetto con cui ho scritto la fiction per Eva: tesoro mio, tantissimi auguri, ti voglio un mondo di bene!

Un commentino me lo lasciate?

 

Un bacione a tutti
Ale69

  
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