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Autore: Lee Fei Taemin    04/05/2012    1 recensioni
[ Raccolta FlashFic • MultiPairing ]
~Slice n. #One: Era davvero grave, Kim Kibum aveva urlato. Ed in maniera così isterica, per giunta... Pessimo segno. [ Taemin x Kibum ]
~Slice n. #Two: Inutile dire come la sua confessione, il modo solenne con cui disse: « a me piacciono le ragazze basse », fece scoppiare a ridere l'intero gruppo. [ Kibum x Jonghyun ]
~Slice n. #Three: Per fortuna, Choi Minho non era bravo con le vendette... Di solito. [ Jonghyun x Minho ]
~Slice n. #Four: « Vieni », gli disse, « che ti mostro il mio ideale romantico del fare l'amore. » [ Minho x Taemin ]
~Slice n. #Five: Il maknae avrebbe voluto urlare ancora, alle tre di notte, ma qualcuno gli mangiava le parole direttamente sulle labbra. [ Taemin x Jinki ]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: It was only a joke, Kibummie!

Avvertimenti: Flashfic

Pairing: Kim Kibum x Lee Taemin

Parole: 500

Facts: Durante il compleanno di Key, gli altri membri del gruppo, per scherzare, hanno fatto finta di litigare furiosamente. Key era così sconvolto che si è messo a piangere.

Note dell'Autrice: innanzitutto, grazie di essere qui e di star leggendo la mia fiction. Gamsahamnida. *inchino profondo* Secondo poi, questa fiction parte dagli SHINee Facts trovati sulle fanpage affidabili in giro per il web, quindi il fact inerente ad ogni capitolo non è invenzione mia. I personaggi non mi appartengono ( e non sapete quanto ciò mi dispiaccia ), e tutto quello che è scritto in queste pagine online rappresenta unicamente qualcosa di dilettevole, non infamie o bugie. La fiction non segue una storia univoca, pertanto i fatti non sono riconducibili ad un filo cronologico preciso né, tanto meno, i pairing verranno rispettati – ciò significa che mi prendo la libertà di cambiarli ad ogni nuovo aggiornamento. Detto questo, buona lettura~

 

 

 

( It was only a joke, Kibummie! )

 

L'idea era stata, come al solito, di Minho e Taemin.

Quelle due pesti. Non fosse stato per la loro bravata, Kibum non si sarebbe mai chiuso in camera e, soprattutto, non si sarebbe messo a piangere a quel modo così disperato, con l'assoluta convinzione di essere la causa di tutte quelle urla. Povero piccolo Kibummie.

« Kibum-ah? Mi apri, per favore? » La voce seccata del leader non lo rese ben volente a farlo entrare: proprio no, anzi, lo indispose ulteriormente.

« VAI VIA, NON VOGLIO SENTIRVI LITIGARE ANCORA. »

Era davvero grave, Kim Kibum aveva urlato. Ed in maniera così isterica, per giunta... Pessimo segno.

Provarono, al medesimo modo, anche Kim Jonghyun e Choi Minho: bussando alla porta, chiedendo l'attenzione del rapper, e cercando di fargli capire dove stava lo scherzo. Ma furono cacciati via tutti e due.

Mancava soltanto Taemin, che per quanto lo riguardava non si era neanche offerto di andare dalla Diva, forse per il terrore di sentirsi mandare via anche lui, forse perché aveva qualcos'altro in mente.

Ed ovviamente aveva qualcos'altro in mente.

Quindi, intorno all'una di notte – consapevole che avrebbe trovato il suo hyung ancora misteriosamente sveglio, probabilmente a riordinare l'armadio reduce per miracolo dall'ultima sessione di shopping – si avvicinò quatto quatto alla porta. Allungò una mano, tossicchiò appena, e poi bussò timidamente.

Sapeva di dover lasciar sbollire i nervi al povero Kibum, altrimenti avrebbe cacciato via anche lui; per questo non si era presentato prima.

« Kibum hyung? Posso entrare? »

Per l'occasione aveva utilizzato quel suo tono, quello tenero capace di far sciogliere chiunque. Lo aveva fatto apposta, ovviamente; una sequela di miagolii e piccoli sussurri che insieme formavano la voce di un bimbo: un comportamento che avrebbe fatto crollare ai suoi piedi qualsiasi primadonna.

Ed infatti, Kibum aprì la porta e lo lasciò entrare. Ma non era niente di bello da guardare; a parte gli occhi rossi dal pianto, Kim Kibum aveva tutto il trucco a rigargli le guance, le maniche della felpa umide di lacrime ed il labbro inferiore martoriato dal continuo morderlo imbronciato tristemente.

Quella vista fece tenerezza persino al maknae, che, dopo essersi chiuso la porta alle spalle, si avvicinò all'altro e lo abbracciò.

« Era uno scherzo, hyung. »

« Non fatelo mai più. E' stato orribile. Di chi è stata l'idea? »

« Mia e di Minho hyung... »

« Lo sapevo. »

« Mhn. »

Taemin si sporse a dargli un bacio leggero su una guancia.

« Posso fare qualcosa per farmi perdonare da te, hyung? A nome di tutto il resto degli SHINee? »

Kibum sciolse l'abbraccio e lo guardò per un po'. Poi annuì.

« Cosa? »

« Dormi con me », disse. « Se chiudo gli occhi vi vedo ancora litigare... Non voglio. »

Quindi il maknae gli diede un bacio su una guancia, un'altra volta.

« Va bene. » E sorrise. « Ci penso io a scacciare gli incubi cattivi! »

Quindi lo spinse verso il letto, ridendo divertito.

 

   
 
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