Il concerto era finito, i pochi fan che avevano erano radunati attorno alla porta. Era bello, dava soddisfazione. Ma lui doveva prendere il treno per tornare. I taxi costavano.
La stazione era deserta, quando lui arrivò di corsa, la paura di aver perso l'ultima corsa. Sette minuti, diceva il tabellone.
Un ticchettio leggero alle sue spalle. "Hai da accendere?" chiese una voce calda e asciutta, che lo fece sobbalzare. Si girò lentamente, spaventato.
"Qui non si può fumare" rispose timidamente.
"Se tu non lo dici in giro, anch’io manterrò il segreto" rispose.
Gli allungò l'accendino e prese una paglia. Era di nuovo uno dei tanti nessuno che aspettavano il treno.