05/05/2012
6 recensioniEhi meraviglia.
Si dico proprio a te. Proprio a te angioletto riccio.
Cosa ti è venuto in mente quando hai deciso di lasciarmi qui, solo?
Cosa passava per quella mente un po’ contorta?
Ti rendi conto che dovrei odiarti profondamente?
Per tutto il dolore che mi hai creato e mi stai creando tuttora.
Per tutte le volte che mi hai detto “per sempre”, invece non era vero.
Per tutte le illusioni.
Per tutte le notti passate in bianco ripensando a te.
Per tutte le lacrime versate.
Per tutti i baci rubati.
Per tutti sorrisi strappati.
Poi mi accorgo che più cerco di odiarti, più ti amo.
Più cerco di dimenticarti più ti sogno.
Più cerco di eliminarti dalla mia vita più ti voglio.
E allora capisco quando la gente dice che l’amore e l’odio sono divisi da una linea sottile.
Perché infondo, l’odio, come l’amore è interessarsi ad una persona così tanto da dedicare tutto il tuo tempo ad amarla, od odiarla e talvolta le due cose si sovrappongono.
E così è successo a me.
Voglio odiarti con tutto me stesso, invece riesco solo ad amarti.
Perché te lo avevo promesso. “Ti amerò per sempre.” Ti dissi quella notte stellata con l’arietta fresca Londinese che ci sfiorava i visi. E io, le promesse le mantengo sempre.
Anche se una maledetta malattia ha diviso i nostro corpi i nostri cuori saranno vicini per sempre.
Anche se il tuo corpo è sotto metri di terra le nostre anime saranno vicine per sempre.
Ora capisco perché non mi hai voluto sposare. “Finchè morte non vi separi” dicono.
Ma no, non ci siamo divisi dopo la morte.
La morte quella maledetta cosa che divide due corpi dal piacere non riesce a dividere due cuori dall’amore.
Perché so che mi ami, so che la sua pensi a me.
Non dimenticarmi.
Non dimenticarmi mai perché io non lo farò con te.
E quando arriverò, quando ti raggiungerò so che sarai lì. Sulla porta dell’aldilà per accogliermi con quel tuo solito sorrisetto, un po’ bastardo, un po’ stronzetto.
Con quel sorrisetto che ho sempre amato.
Tuo Louis.
Louis appoggiò con le lacrime agli occhi quel pezzo di carta scritto con un inchiostro un po’ tremolante e un po’ bagnato da lacrime salate sulla lapide di marmo bianco con la foto di Harry.
Harry sorrideva nella foto, con quel sorriso che voleva tanto rivedere Louis. Con quelle labbra tese che avrebbe voluto baciare, con quei ricci perfetti che Louis avrebbe voluto toccare.
Perché la vita è così stronza?
Louis si inginocchiò davanti alla lapide e recitò qualche preghiera mentre le lacrime cadevano sul marmo.
Si alzò dopo qualche minuto, si asciugò le piccole gocce d’acqua salata ai lati degli occhi, guardò il cielo per soffiargli un bacio. Sfiorò la foto sulla lapide con il dorso nella mano e si incamminò verso casa tirando qualche debole calcio alle pietre nel vialetto con le lacrime che ancora gli rigavano le guancee e che lui non si preoccupava di asciugare.
Un soffio di vento, una dolce brezza, fece volare la lettera che cominciò a volteggiare in aria per poi volare via, lontano, chissà dove, forse in cielo, forse da Harry.
THE END.
Voilà, eccomi qui, con una storia triste!
Ok, è un po’ che non pubblico, non perché abbia il blocco dellos scrittore ma perché sto scrivendo 4 Fanfiction insieme. D:
E.. non ci capisco nulla.
Vi prometto che, (prima o poi) vi posterò una Zouis, per la mia amica Camilla, una Zourry, e una Larry. La larry vorrei farla a capitoli ma dipende dalla mia ispirazione D:
LASCIATEMI UNA RECENSIONE E PASSATE DALLE MIE ALTRE STORIE.
Grazie per aver letto la mia storia.
-Ly.