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Autore: _WishingWell12    05/05/2012    4 recensioni
"Sei sempre stato tu.
E l'ho sempre saputo, anche se ho sempre cercato di evitarlo.
Ho sempre cercato di arginarlo, di combatterlo, di rimandarlo.
Finché tra noi si è interrotto qualcosa."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione
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Sei sempre stato tu.

E l'ho sempre saputo, anche se ho sempre cercato di evitarlo.

Ho sempre cercato di arginarlo, di combatterlo, di rimandarlo.

Finché tra noi si è interrotto qualcosa.

Lì ho capito che dovevo agire, così ho parlato con Lanie che mi ha incoraggiata a farmi avanti; ma il mio orgoglio ha avuto la meglio come sempre.

Aspettavo il momento giusto. Il momento perfetto, ma qualsiasi momento mi sembrava tutto fuorché adatto per parlare sinceramente e seriamente con te.

 

Ricordo ancora il nostro primo incontro.

Mi hai sorriso e mi hai chiesto dove volessi l'autografo.

Io, in risposta, ti ho mostrato il distintivo.

Tu, con quegli occhi vispi, la barba leggermente incolta e quel comportamento da bambino.

Io, con i capelli corti, un po' da maschiaccio, protetta da un muro impossibile da scavalcare.

Quattro anni. Sembra moltissimo tempo, o forse è proprio così.

Qualcosa è cambiato, qualcosa no.

Tu hai sempre quei magnifici occhi azzurri e quel tuo fare da dodicenne che forse mi ha catturata; la barba, al contrario non c'è più.

Ti sei sistemato. In questi ultimi due anni sei molto cambiato.

Dopo Gina, credo di averti visto con una ragazza solamente una, o al massimo due volte.

Anch'io sono cambiata. Ho lasciato crescere i capelli.

Ho lasciato che lentamente abbattessi quel muro, che oggi è crollato definitivamente.

 

Ho concluso un capitolo della mia vita, oggi. Forse il capitolo più lungo fino ad ora.

Ho trovato l'uomo che si nascondeva dietro al caso di mia madre.

Quello che ha pagato il cecchino che mi ha ferito al funerale di Montgomery.

L'ho affrontato, abbiamo lottato e con non poca fatica sono riuscita ad arrestarlo.

Finalmente ho visto quel bastardo andare in prigione ed è stato come se dentro di me fosse scattato qualcosa.

Qualcosa che mi diceva: “Vai, Kate. È il momento.”

E allora ho preso la giacca e sono uscita di corsa dal distretto.

Senza dare alcuna spiegazione alla Gates, ignorando i richiami di Esposito, senza mai voltarmi indietro. Senza nemmeno accorgermi che fuori c'era uno di quei temporali tipici di New York.

Sono uscita e mi sono seduta su un'altalena, soffermandomi a pensare.

A me, alla mia vita, a te. E a come confessarti tutto.

Ma l'unica cosa che riuscivo a sentire era: “Vai, non aspettare un altro minuto.”

E così ho fatto.

Mi sono alzata e ho cominciato a correre verso casa tua, ignorando i passanti che mi fissavano perché non avevo un ombrello.

 

Ho bussato ed ho aspettato che venissi ad aprire.

Il cuore batteva forte, sia a causa della corsa, sia a causa di ciò che stava per succedere.

In realtà non sapevo bene quello che stavo facendo.

Io, Kate Beckett, non sapevo ciò che sarebbe accaduto da lì a poco.

Mi hai cambiata. Mi hai mostrato che nonostante il mio dolore potevo continuare a vivere, potevo continuare ad essere felice.

Dopo alcuni secondi hai aperto la porta e senza pensarci mi sono avvicinata decisa verso di te, ti ho preso il viso tra le mani e ti ho baciato.

Sei rimasto immobile, non te lo aspettavi.

Poi hai risposto e mi hai spinta contro la porta.

Quando hai capito che la cosa poteva prendere una piega particolare hai allontanato le tue labbra dalle mie e mi hai chiesto: “Kate, sei sicura?”

Ti ho sorriso leggermente: “È finita, Rick. Per sempre.”

E hai capito, il tuo volto si è illuminato di una luce nuova.

E abbiamo ripreso da dove ci eravamo interrotti.

 

Abbiamo fatto l'amore.

Ma non prima che tu mi domandassi nuovamente se ne fossi veramente certa.

Quattro anni fa tutto ciò sarebbe andato contro i miei schemi, contro le mie regole, ma non stavolta, non oggi.

Oggi volevo essere libera.

Volevo essere ciò che ho impedito a me stessa di essere per troppo tempo.

Sono sicura che non avrò alcun rimpianto, perché quella dichiarazione quasi in lacrime mi ha dimostrato i tuoi veri sentimenti per me.

E nonostante tutto, non te ne sei mai andato.

Nonostante tutte quelle volte che ti sei messo a correre verso di me e io mi sono voltata per correre ancora più forte.

Nonostante ti abbia nascosto il fatto che ricordassi tutto per ben sette mesi.

Vorrei domandarti scusa per tutto e ringraziarti per esserci sempre stato, ma credo che avrò tutto il tempo del mondo ora.

Grazie, Rick. Sei sempre stato tu.” sussurro avvolta nel tuo abbraccio, convinta che tu stia dormendo.

Sempre, Kate. Sempre.”

 

 

Note dell'”autrice”: Dicono che chi non muore, si rivede. Forse è proprio così.

L'ultima storia l'ho pubblicata alla fine di gennaio. Non credo nemmeno di essere più capace di usare l'editor per pubblicare la storia.

Dunque. Cos'è questo, vi starete domandando. Non ho alcuna pretesa, non so come andrà realmente nella puntata.

Ma in qualunque modo vada, è stata comunque una stagione fantastica.

Qui ho cercato di riassumere e concentrare quello che i promo, gli Sneak Peek e gli spoiler mi hanno trasmesso.

È ispirata alla canzone “It's always been you” di Chris August.

E questa storia la dedico a madeitpossible, la mia consigliera e grazie alla quale non avrei mai scoperto l'artista e la canzone.

Grazie di tutto, Apple. 

   
 
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