Friendship
or Love?
Quando
l’amore segue insolite strade
Atto I
La misura dell’amore è
amare senza misura.
(Sant’Agostino)
6
anni: Quando tutto ha inizio…
Nathan Smith era il classico bambino americano:
amava il football, i videogiochi, i fumetti e non andava proprio d’accordo con
compiti e impegni scolastici. Era originario di Little Rock ma tra qualche
giorno si sarebbe trasferito con la sua famiglia a St. Louis nel Missouri, dove
avrebbe iniziato il primo anno della scuola elementare.
In un’altra città statunitense, Birmingham, anche
un altro bambino si stava preparando per traslocare a St. Louis assieme ai suoi
genitori. Si chiamava Dennis Brown ed era un bambino
molto timido e riservato. Non amava il football, anzi era negato in qualsiasi
attività sportiva, mentre lo incuriosivano le materie scientifiche.
Entrambi non sapevano che di lì a poco si sarebbero
ritrovati nella stessa sezione e che sarebbe nata un’amicizia davvero speciale.
11 anni: …una piccola presenza fa capolino…
Erano già 5 anni che quei due erano amici per la
pelle ma tra loro non mancavano mai delle litigate per delle sciocchezze.
-Cosa non hai capito della frase “Dividiamo a metà
le caramelle”?-disse Dennis, rosso in viso per la rabbia.
-Ma di solito non le mangi mai e me le lasci tutte!
Perché proprio oggi le volevi??-rispose, sempre
urlando Nathan.
-Ma vi sembra questo il luogo dove urlare come due
pazzi?-disse una voce femminile dietro di loro.
I due smisero di urlare e si voltarono verso la
direzione della voce e videro che a parlare era stata una piccola bambina
castana, con gli occhi verdi.
-Scusa e tu chi saresti?-le chiese Nathan con la
sua solita aria da teppista.
-Io mi chiamo Margaret Dickinson-rispose
lei.
-Buono a sapersi ma ora se non ti dispiace dovremmo
finire la nostra discussione di vitale importanza. Quindi ciao ciao-la liquidò
Nathan.
-Come siamo arroganti!-fece lei, mettendo su il
broncio.
-Ehi ragazzi non sarebbe meglio smetterla di
litigare perché se ci vedessero gli insegnanti finiremmo tutti nei guai
no?-intervenne con voce sottile Dennis.
-Ma allora qualcuno con la testa a posto qui
c’è-esclamò soddisfatta Margaret, facendo arrossire Dennis.
-Ehi Dennis credo proprio che lei sarebbe la tua
fidanzata ideale sai??-scherzò Nathan.
14 anni: …something new? (prima parte)…
La campanella suonò e uno sciame di persone si
riversò all’interno dell’edificio scolastico Roosevelt High School
per l’inizio di un altro anno e per alcuni il primo. Tra i novellini vi era
Margaret Dickinson, una ragazza con i capelli rossi e gli occhi del color del
cioccolato fondente, giudiziosa, sincera e molto intuitiva. Era inoltre molto
slanciata e ben formosa. Era nata ad Aberdeen e trasferita poi a St. Louis
all’età di 6 anni. Per gli amici però non era Margaret ma semplicemente Margot,
come amava ricordare a tutti. Si stava dirigendo insieme agli altri studenti
del primo anno verso l’aula magna per poter essere smistati nelle varie classi
dopo l’appello dei vari insegnanti.
Arrivata, si accomodò in prima fila per non avere
nessuno davanti che poteva ostacolarle la vista. Nell’ultima fila, invece, si
erano accomodati due volti che lei aveva già conosciuto in precedenza ma che
non aveva visto all’entrata. Poi fu il momento del silenzio perché stava per
iniziare lo smistamento. La professoressa Adams iniziò a chiamare in ordine
alfabetico i componenti della classe 1aT.
-Abbott, Archer, Austin, Barnes, Brown, Burnet, Clive, Cook, Dickinson, Fox, Glyn,
Hook, Lyons, Miller, Moore,
Norton, Penn, Ross, Shaw, Smith, Stanley, Tate, Upton,
Wilson- terminò l’insegnante mentre gli studenti
chiamati si alzavano per raggiungerla. Fu in questo momento che Margot si
accorse della presenza dei due ragazzi che aveva conosciuto alle scuole medie.
-Ma guarda chi si rivede!!-disse
rivolta ai due, che si voltarono verso di lei, non riconoscendola.
-Sei proprio sicura di non averci scambiato per
qualcun altro?-le chiese Nathan con il suo solito sorriso da conquista.
-Sì, certo! Vi ho ripreso quando stavate litigando
come bimbi dell’asilo per delle caramelle nel corridoio della scuola, non
ricordi?-spiegò lei.
-Ah! Ora ho capito! Sei quella che si è permessa di
intromettersi in un discorso tra uomini-
-E voi due vi credete uomini a litigare per delle
stupide caramelle?! Secondo me avete qualche rotella
fuori posto-
-Come ti permetti di offenderci! Chi sei tu?-
-Su su ragazzi, non mi
sembra il caso e il luogo per discutere di questo genere di cose. E’ meglio
sbrigarsi a seguire l’insegnante-intervenne Dennis, con il suo tipico tono
calmo e pacato.
Finito quindi discutere i tre si incamminarono
verso la loro aula. Arrivati la professoressa Adams invitò tutti gli alunni ad
accomodarsi per poter così dare inizio alla lezione di scienze.
-Benvenuti ragazzi, io sono la professoressa Adams,
e insegno scienze. Ho deciso che per favorire l’unione di questo nuovo gruppo
classe vi assegnerò una ricerca che svolgerete a gruppi e per la quale avrete
un mese di tempo per eseguirla. L’argomento da trattare sarà quello riguardante
i pianeti. Ogni gruppo sarà composto da tre persone che sceglierò io e al quale
verrà assegnato un pianeta del Sistema Solare. Bene ora facciamo le
estrazioni-disse l’insegnante incominciate a ritagliare piccoli foglietti di
carta per estrarre i nomi dei componenti dei vari gruppi.
-Il primo gruppo è
formato da: Clive, Wilson e Abbott e a loro tocca
Nettuno. Il secondo gruppo si compone di: Moore, Cook e Penn e il pianeta è
Mercurio. Venere invece andrà al gruppo formato da: Smith, Dickinson e Brown. Marte lo assegniamo a Ross, Tate e Glyn. Il quinto gruppo si compone di Fox, Austin e Archer al quale varrà assegnato il pianeta Saturno. La
nostra Terra la diamo a Burnet, Upton
e Miller, Giove a Norton, Barnes e Hook e in ultimo Urano a Lyons,
Shaw e Stanley. Bene ora vi lascio liberi di andare in biblioteca per iniziare
la ricerca. Buon lavoro ragazzi-concluse la professoressa, uscendo, poi,
dall’aula.
-Benissimo, Dennis credo proprio che tu sappia
quello che devi fare. La ricerca è tua e puoi gestirla come ti pare. Io ora
scappo perché non posso proprio mancare alla selezione per la squadra di
football della scuola. Mi aggiorni stasera sul lavoro, ok? Ora vado ciao ciao-e
detto ciò Nathan si dileguò dall’aula. Nel mentre la rossa Margot si avvicinò a
Dennis, che era ancora intento a decifrare ciò che l’amico gli aveva detto
tutto d’un fiato prima di sparire.
-Ma non era il terzo membro del gruppo, quello che
è appena uscito correndo?-chiese lei in maniera sarcastica.
-Sì, ma per “cause di forza maggiore” non potrà
prendere parte al nostro incontro in biblioteca, oggi-le rispose Dennis.
-E per “cause di forza di maggiore” tu intendi
anche il football?-ribatte lei squadrandolo.
-Ehm…s-sì-
-Lo fa spesso vero, di sparire quando c’è bisogno
lui?-
-Beh…sì, è solito comportarsi così-
-Ma non gli è chiaro il concetto di “la-vo-ro di
grup-po”?!-
-Non credo che questa parola rientri nel suo
vocabolario. Senti credo proprio che faremmo meglio ad andare in biblioteca e a
lasciarlo perdere-
-Sì, forse hai ragione. Ma questa storia non
finisce qua-
To be continued…
Ciao a
tutti!! Come vedete siamo tornate con un altro dei
nostri deliri. Questa è una one-shot,
ma abbiamo deciso per non appesantire troppo la storia di divederla in più
parti. Speriamo che come idea vi piaccia e aspettiamo recensioni sia positive
sia negative. Grazie per aver letto fin qui e vi aspettiamo nelle prossime
puntate.
Hermione_Rosalie