-Ci trasferiamo a Londra??- urlo per telefono.
Lei in quel momento si trovava a Phoenix, erano le 5 del mattino, Ilaria ed Eleonora si stavano per svegliare grazie al mio tono di voce troppo alto, e io non ci capivo più nulla!
-Aspetta! Aspetta!- riflettei un attimo- Perché??- sbraitai
-Tesoro, mi hanno offerto un lavoro stabile a Londra, e Nathan ha una villetta appena fuori città.
Andremo a vivere li, anche lui e suo figlio. Staremo tutti insieme. -
-Mamma, cavolo, lo sai che adoro la mia vita qui a Firenze, con le mie nuove coinquiline a cui voglio un mondo di bene! Finalmante ho trovato la felicità dopo la morte di papà e tu adesso mi vuoi portare via da tutto questo! Non puoi farmi questo mamma, non puoi!-
dissi tutto d'un fiato.
Lei esitò, prima di parlare ancora:
- Tesoro non puoi dirmi così. Dai! Staremo bene insieme! Non ci vediamo quasi mai, più mai che quasi, e poi le tue amiche le potrai andare a trovare quando vorrai, oppure potrai invitarle da noi!...
Vengo a prenderti tra due settimane, prepara le valige, manderò un camion per il trasloco dei tuoi mobili e delle tue cose entro 10 giorni, così li porteranno a Londra, e quando tu arriverai saranno già a posto nella tua camera nuova, daccordo? Ti prego amore, cerca di capirmi. Mi manca passare del tempo con te, mi manchi tanto, e amo Nathan con tutto il cuore.
Sarà bellissimo abitare assieme dopo tanto tempo!-
Peccato che mancava una persona...
Mi sentii riempire gli occhi di lacrime, al solo pensiero di lasciare Ilaria e Eleonora, e il mio appartamento in centro.
Ci avevo messo 2 mesi a trovare un appartamento adatto a me e ai miei progetti.
Avevo l'università accanto e in più abitavo con due persone stupende.
Ma era troppo bello per durare, giusto?
Sospirai, con un nodo io gola:
- Okay ma', ci vediamo tra due settimane.-
Riattaccai e scoppiai a piangere, così Ilaria ed Eleonora si svegliarono e vollero sapere perché piangevo.
In meno di dieci minuti le avevo raccontato tutto e avevo ripianto un centinaio di volte circa.
Come avrei fatto a continuare a studiare lingue?
E a vivere senza Ele e Ila?
Dovevo smetterla di piangere come un'idiota.
Mi aiutarono a impacchettare tutte le mie cose, quelle due ragazze fantastiche, saltarono anche dei giorni di scuola per aiutarmi...
Come avrei fatto a vivere senza di loro per il resto della vita?
Mi sarebbero mancate da morire.
Gli dissi quello che pensavo, e scoppiammo a piangere insieme, abbracciandoci distrutte.
Dopo 4 giorni arrivò mia madre, suonò il clacson e scesi con le ragazze che mi aiutavano con le valige.
È l'ora, mi dissi.
Caricate le valige in macchina mi avvicinai alle mie amiche:
- Ragazze, mi mancherete tantissimo. Non so come potrò stare senza i nostri momenti insieme, le nostre confidenze, le nostre uscite di shopping... Tutto.- dissi d'un fiato.
-Ti prego, Jessy, non vogliamo ricordarti così, con i lucciconi e questa espressione straziata.-
Disse Ilaria cercando di reprimere la lacrime.
Sorrisi, ma non ci riuscii molto bene.
-E poi ci vedremo presto e ci sentiremo spessissimo!-
disse Eleonora con un tono poco convincente.
-Non vi scorderò mai, anzi, vi verrò a trovare spesso e vi inviterò da me per le vacanze estive!-
Affermai con un sorriso un pò più convinto.
Le abbracciai e partii così, silenziosamente, lasciandomi la mia vecchia vita alle spalle.