Sono qui, non mi vedi?

Sono passati anni da quando il tuo corpo si č accasciato su quel freddo pavimento della nostra calda camera, quel pomeriggio d'autunno.
Stringo a me le nostre lenzuola, riesco a percepire ancora il tuo odore.

Cosė i ricordi riaffiorano: riesco a sentire le tue rude mani che mi fanno un carezza, a vedere i tuoi occhi bui e tenebrosi, ad ascoltare il tuo ghigno malizioso.
'Sai donna, non ti ho mai dimenticata.' Spalanco ancor pių gli occhi.
'Sono qui, non mi vedi?' Sorride ancora.
'No, non sono tornato' Rivedo quel ghigno freddo, altezzoso, degno del mio Principe.
'Sai, dopo tutto, mi hanno spedito nel regno dell'aldilā.
Dovrai raggiungermi, siamo intesi?' Il suo sguardo si fa serio.

Poi mi sfiora le labbra e l'enorme balcone si spalanca. Capisco che č andato via.

Una dolce vocina mi profana i timpani.
'Mamma, che ci fai qui? Su vieni in cucina, te lo ordino.'
Sorrido e abbraccio la piccola Bra.
'Che dono che mi hai fatto Vegeta, una figlia uguale a te.'