Final Line

Da quando Sherlock non c'è più John va spesso al cinema. Gli piacciono i cinema d'essai con le loro retrospettive dimenticate e le pellicole rovinate, forse perché gli ricordano che il passato rimane sempre con noi, in qualche modo.

Ha riniziato a vedere i classici del cinema. Ha rivisto A Qualcuno Piace Caldo, La Gatta Sul Tetto Che Scotta, Vacanze Romane e Quarto Potere. Non aveva visto quei film da anni e per qualche breve ora si dimenticava di se stesso per perdersi nelle storie di quei personaggi, che a volte sembrano più veri di molte persone che conosce.

Questa sera il suo cinema preferito, quello con le poltroncine rosse un po' logore, ha deciso di ripresentare Casablanca. John non l'ha mai visto, o forse sì, ma gli sfugge di mente. E nonostante la trama gli sia ben nota, ciò non gli impedisce di godersi il film.

Si sofferma sullo sguardo carismatico di Humphrey Bogart e si innamora della curva delle labbra di Ingrid Bergman. Cerca di tenere il tempo quando Sam suona “As Time Goes By” e spera fino alla fine che Ingrid non salga su quell'aereo per raggiungere suo marito – perché chi potrebbe non scegliere l'amore della propria vita rispetto a un uomo qualsiasi?

Il film è quasi finito, e Ingrid è salita sull'aereo. John sospira, mentre si infila il cappotto. La telecamera inquadra Humphrey Bogart e Louis che si allontanano nella nebbia dell' aereoporto, e John ormai si è quasi completamente staccato da quell'atmosfera onirica che solo il cinema riesce a infondergli, negli ultimi tempi.

Sta quasi per alzarsi, finché non sente l'ultima battuta pronunciata da Humphrey Bogart, con quel fare sicuro e spavaldo che ha durante l'intero film.

“Sa, Louis, credo proprio che questo sia l'inizio di una bellissima amicizia.”

Per un breve attimo a John manca il respiro, perché la sua vita coincide con una celluloide di Hollywood del 1942. Per un breve attimo, John si dimentica di essere John Watson, con i suoi maglioni e le sue giornate no, il suo blog e la sua storia personale – per un breve attimo, John prova invidia per quei due attori morti da parecchio tempo.

Fa un respiro profondo e cerca di trattenere un leggero singhiozzo. Un sorriso amaro compare sul suo volto.

“Sì, Bogart” dice ad alta voce. “è stata una bellissima amicizia.”
 

Nota dell'Autrice:

Non odiatemi, vi prego, per questo pessimo tentativo di psicanalizzare John, è semplicemente che amo la celluloide di Hollywood e l'evasione del cinema, e pensavo che lui ne avesse bisogno più di qualunque altro.

Lily