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Autore: Dentist of Detroit    07/05/2012    4 recensioni
Eccoci con una nuova fic. Un'altra delle mie 'passioni' è la saga di Underworld (veri vampiri, altro che Twilight) e dopo essere stata al cinema a vedere il nuovo capitolo, sono rimasta con non poca suspance. E' da qui che nasce questa fic, dove però le cose sono leggermente diverse. Cosa accadrebbe se Lucian e Sonja non fossero morti? E se quest'utlima fosse sorella di Selene? E se anche i tre vampiri anziani non fossero morti? Leggete e scoprite tutto il resto, non voglio anticipare niente...
Genere: Azione, Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6 – Marcus
 
L’anziano vampiro nella tomba, aprì gli occhi sussultando. Ce l’avevo fatta, pensai. Avevo appena compiuto un risveglio. Ma il tempo per gioire era poco. Dovevo parlare con Marcus, convincerlo ad aiutarci a sconfiggere Viktor. E anche questo non sarebbe stato per niente facile.
<< Chi è che mi ha svegliato prima del tempo? >> domandò Marcus, alzandosi dalla sua bara. Camminava con passo incerto, ma i suoi occhi mi fissavano con uno sguardo tremendamente glaciale. Mi sentii correre i brividi lungo la schiena, ma non mi lasciai intimidire più di tanto. Avevo passato le pene dell’inferno per giungere a svegliare Marcus, non mi sarei certo tirata indietro adesso.
<< Sono stata io, mio signore >> iniziai inchinandomi al suo cospetto ed intimando gli altri a fare lo stesso
<< Sono Selene, figlia di Viktor >> continuai, quando mi fui rialzata in piedi
<< E sono qua per chiederti aiuto >>
<< E come mai, Selene, dovrei aiutarti? >> domandò Marcus, il volto animato da un sorriso pieno di sadismo
<< Perché ho qualcosa che può esserti utile >> replicai, continuando a fissarlo negli occhi, azzurri come i miei. Lo sguardo di Marcus si fece attento, strizzò gli occhi e li appuntò su di me
<< Vai avanti >> disse con voce bassa
<< So dove si trova la prigione di tuo fratello William. Ed ho anche la chiave per aprirla >> spiegai. Marcus non tradì il suo interesse
<< E chi me lo garantisce? Perché mai dovrei fidarmi di te? >> domandò
<< Perché ho bisogno del tuo aiuto e non avrei alcun interesse ad essere contro di te >>
<< In cosa, esattamente, Selene, ti servirebbe il mio aiuto? >>
<< Viktor ha qualcosa che io voglio, ma non cederà mai. L’unica cosa da fare è ucciderlo >>. Marcus rimase in silenzio, visibilmente contrariato
<< Uccidere un vampiro anziano? Questa è follia! >> gridò battendo un pugno sul metallo della sua bara. I presenti, attorno a me, ma indietro di alcuni passi si spaventarono. Eve si nascose tra mia sorella e Lucian, tremante
<< Viktor è impazzito. Guardati intorno. Amelia è stata uccisa, Tannis è stato ucciso. L’intero genere dei vampiri potrebbe essere sterminato da un folle >> dissi, tentando di far capire a Marcus la gravità della situazione. L’antico vampiro pensò a lungo. Si fermò con una mano sul mento, gli occhi fissi nei miei. Ponderava bene la risposta. Non si fidava. Ovvio. Liberare William era una pazzia, avrei scatenato una guerra all’ultimo sangue contro i lycan. Ma, adesso, non mi interessava. Volevo solo ritrovare Michael, costi quel che costi. Del resto, mi sarei occupata dopo. Alla fine, potevamo sempre nasconderci come Sonja e Lucian.
<< E sia. Ti aiuterò nella tua missione. Adesso, però, dovrai portarmi alla prigione di William >> disse infine Marcus. Ecco. Sapevo che avrei incontrato questo piccolo intoppo.
<< Non è possibile. Una delle due chiavi per aprire la prigione di tuo fratello ce l’ha Viktor. Finché non lo uccidiamo, non possiamo andare >> per la prima volta da quando Marcus era sveglio, la mia voce era più bassa, così come il mio sguardo, ora puntato a terra.
<< Mi stai chiedendo molta fiducia, Selene >> disse Marcus sprezzante
<< Non avrei alcun interesse a fare il doppio gioco. Dopo quello che ha tentato di fare a mia sorella, per me mio padre è morto >> alzai di nuovo lo sguardo. Alla fine, Marcus acconsentì.
Uscimmo dal vecchio palazzo, salimmo in auto e, speranzosi, ci dirigemmo all’unico posto dove Viktor poteva essere: i laboratori abbandonati della Biogen. Alcuni attimi prima di prendere la decisione su dove saremmo andati, Eve aveva di nuovo avuto una delle sue visione. Aveva visto Viktor e lo sfondo, era la sua stanza ai laboratori. Quindi, almeno il luogo dove andare, era certo.
Guidai stringendo il volante dell’auto fino a farmi diventare le nocche delle mani bianche. Quella sera, avrei deciso tutto il resto della mia vita. Avrei rischiato, pur di rivedere l’uomo che amavo. Sarei andata contro mio padre, lo avrei ucciso, e poi avrei aiutato Marcus a liberare William, antico e potente lycan. Era una follia. L’intero piano era una pazzia totale. Ma il mondo, del resto, non era più lo stesso. Con gli umani a darci la caccia, tutto era cambiato. Dovevamo nasconderci, questo era chiaro. Allora, tanto valeva rischiare il tutto per tutto, pur di potersi nascondere con le persone che realmente contavano qualcosa nella mia vita. Di una cosa ero certa, però. Non avrei più lasciato da sola mia sorella Sonja. Solo dopo averla rivista, in me si era svegliato il ricordo di quanto mi era mancata in tutti quei secoli. E, sicuramente, non l’avrei lasciata andare più.  

  
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