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Autore: Roxanne_Dominique    07/05/2012    0 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction, quindi abbiate pietà! xD
Allison è una natababbana vissuta in un orfanotrofio fino a quando, all'età di quattro anni, Charlie Weasley non decide di adottarla.
La piccola Allison si troverà quindi in un mondo completamente nuovo, nel bel mezzo di una famiglia che non conosce.
Riuscirà ad integrarsi nella grande Famiglia Weasley?
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Nuovo personaggio, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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L'età dei piccoli Weasley:
Lily e Hugo: Pochi mesi.
Albus e Rose: Due anni.
James, Roxanne, Fred, Dominique e Louis: Tre anni.
Lucy e Allison: Quattro anni.
Victoire e Molly Jr: Otto anni.
Teddy: Dieci anni.
   La maggior parte dei personaggi appartengono a J.K. Rowling. Ci tengo a precisare, per evitare equivochi, che è possibile che io abbia letto i nomi di qualche personaggio inventato in altre ff e che mi sia 'affezionata' a questi personaggi tanto da considerarli come miei. Quindi, se qualche nome appartenesse a qualcun altro, mi scuso. Non è mia intenzione 'rubare' i personaggi, ovviamente
.
 

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Allison era sempre stata leggermente intimidita dalle persone che non conosce, quindi si può benissimo immaginare come si sentì non appena varcò la soglia di quella strana casa chiamata ‘La Tana’.
Non era preparata a tutta quella gente, nonostante ci fosse qualcuno anche più piccolo di lei. Si nascose dietro Charlie, che da poco aveva deciso di adottarla, nella speranza che nessuno la vedesse. Speranza vana, ovviamente. Dopotutto, non si può pretendere che il piccolo James Sirius non si accorga che qualcuno si è aggiunto al gruppo Famiglia, o che ‘Nonna’ Molly non corra ad abbracciare il nuovo nipotino.
«Ehi, ma lei chi è?». Un urlo, mille reazioni differenti. Alcuni dei bambini iniziarono ad urlare a loro volta, altri invece cercavano di capire chi era l’estraneo, altri ancora, più grandi, si avvicinavano per conoscere la nuova arrivata sempre più impaurita.
«Bambini ora basta, venite in cucina, c’è la cioccolata calda! Farete amicizia dopo, dai» interviene una donna dai capelli rossi, che teneva in braccio una bimba di pochi mesi.. Veramente, quasi tutti lì dentro avevano i capelli rossi, sembrava che la stanza stesse andando a fuoco! Allison prese qualche ciocca dei suoi capelli tra le dita e ne osservò il colore. Decisamente non erano rossi, bensì castani. Fece una smorfia. Ecco, aveva già trovato una differenza con quella famiglia, fantastico.
Comunque, i piccoli Weasley si avviarono verso un’altra stanza senza discutere e Allison  poté finalmente uscire dal suo ‘nascondiglio’.
«Tesoro, Allison, ora io vado in cucina con gli altri e Charlie viene con me, tu però puoi restare qui e venire quando ti senti pronta, va bene?» le chiese Nonna Weasley, con un tono dolce e rassicurante. La bimba fece un gran sorriso e annuì, iniziando a girovagare per casa, stando però attenta a non avvicinarsi troppo alla stanza in cui si trovavano tutti gli altri.
Il salotto non era molto grande, sembrava poter contenere appena quattro persone, eppure prima poteva giurare di averne viste molte di più. Dopo mezz’ora decise che era ora di conoscere le persone che abitavano in quella casa, infondo sarebbero state la sua famiglia, non poteva averne paura.
Lentamente, con passo incerto, andò verso la cucina. Più si avvicinava, più i rumori diventavano forti. Qualcuno urlava, altri ridevano. Sbirciò la stanza da dietro la porta, cercando di vedere il più possibile. Tantissimi bambini erano seduti attorno ad un tavolo, mentre alcuni adulti parlavano in un angolo, forse per non essere disturbati. A capotavola c’era un ragazzino con i capelli turchesi e.. aspetta, come faceva ad avere i capelli turchesi? E perché la bambina che le dava le spalle sembrava avere corti capelli viola?
Incuriosita entrò nella stanza e si avvicinò al ragazzo con i capelli blu, senza badare al fatto che la stavano guardando tutti. Prese una ciocca di capelli dallo strano colore tra le mani e la tirò leggermente, come se li credesse finti.
«Ahi, Sir vuoi stare fermo?!» esclamò il ragazzo, tentando di togliere le mani di questo ipotetico ‘Sir’ dai suoi capelli. «Chi è Sir?» chiese incuriosita Allison, nello stesso istante in cui un bambino con i capelli neri, che era dall’altra parte del tavolo, urlava: «Ehi, non tono tato io!».
Il ragazzino più grande, quello davanti ad Allison, una volta capita la situazione scoppiò a ridere e prese in braccio la piccola, scusandosi con l’amico. La bimba iniziò a sentirsi a suo agio mentre vedeva comparire un sorriso su ogni volto. Tutti la osservavano, ma non le dava fastidio. Si sentiva stranamente a casa, come se facesse da sempre parte di quella famiglia.
Il ragazzino la fece sedere sulle sue gambe, in modo che potesse guardare gli altri, e cominciò a presentarglieli.
«Ecco, loro sono Victoire, Dominique e Louis, sono i figli di Bill e Fleur, capito? Mentre quelle tre pesti lì infondo sono Roxanne, Fred e James Sirius, hanno un anno in meno di te. Poi ci sono Albus e Rose, che hanno solo due anni. Molly è grande, ma Lucy ha la tua età. I due più piccoli invece sono Lily Luna e Hugo, che ancora non parlano, quindi dubito li troverai interessanti, ma vedrai che una volta cresciuti saranno simpatici, come tutti i Weasley e i Potter, d’altronde. Oh, io invece sono Ted Remus, ma puoi chiamarmi Teddy». Ad ogni nome indicava una persona diversa e per Allison era difficile seguire il suo lungo discorso. Si era persa qualche nome e nel complesso ne ricordava davvero pochi. Infondo, quella famiglia era così numerosa che imparare tutti i nomi era una gran fatica. La bambina si limitò a sorridere a chi le veniva presentato, cercando almeno di ricordarne il volto. «Io sono Allison» disse semplicemente, salutando con la manina. Tutti ricambiarono il gesto e presto in cucina rimasero solo gli adulti, mentre i più piccoli corsero in giardino per divertirsi.
La Tana sarà anche stata piccola, pericolante e vecchia, ma Allison la trovava stupenda. Per la prima volta in vita sua aveva un posto da chiamare Casa, ed era fantastico. Come famiglia, poi, i Weasley-Potter erano perfetti. Quello, si trovò a pensare la bimba mentre correva a nascondersi tra i cespugli, era decisamente il giorno più bello della sua vita.

  
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