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Autore: emme30    07/05/2012    5 recensioni
Raccolta di oneshot fluffosissime Daddies!Seblaine.
“Sai,” lo interruppe Sebastian, passandogli una mano trai i capelli. ”Vorrei che Tommy avesse i tuoi stessi riccioli.”
Blaine rimase senza parole per quella frase dolcissima che gli arrivò dritta al cuore, avendo la conferma in quel preciso istante che Sebastian voleva tutto ciò almeno quanto lo desiderava lui.
Lo guardò e cercò di trattenere la lacrima che sentiva pungergli all'angolo dell'occhio.
“E io che Annie avesse i tuoi stessi occhi.”
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Daddies!Seblaine'
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"Papà, ma sei malato!”

 

Blaid puoi anche sbetterla, dod sodo ud bambido.”

Poche storie e dammi il termometro.”

Sebastian sbuffò frustrato e si levò il termometro da sotto l'ascella per passarlo a Blaine seduto sul letto accanto a lui con la mano tesa. Non provò neanche a leggere la temperatura sopra l'oggetto di vetro, visto che in quel momento venne travolto da un violento attacco di tosse che fece pensare al marito che fosse sul punto di rimettere i polmoni o qualcosa di simile.

Blaine gli passò il bicchiere d'acqua appoggiato sul comodino e si alzò per avvicinarsi alla finestra e leggere la temperatura sul termometro.

Trentotto e mezzo.”

Cazzate, sodo solo ud po' stadco.”

La tua voce e il termometro parlano da soli. E soffiati il naso.”

Sebastian scosse la testa innervosito e aprì un nuovo pacchetto di fazzoletti mentre Blaine recuperava quelli usati sparsi sul letto.

Non sono malato, non mi ammalo mai io,” esclamò Sebastian frustrato una volta che Blaine gli ebbe sprimacciato il cuscino.

Il marito lo guardò con un sorriso e ripensò a quella stessa frase che gli aveva sentito pronunciare quando aveva insistito per occuparsi di Annie e Tommy con la varicella e lasciar andare Blaine a lavorare.

Ai primi segni di bolle rosse sulla pancia di Annie avevano subito chiamato il medico, solo per ricevere la meravigliosa notizia che si trattava di varicella come aveva ipotizzato Blaine non appena aveva visto come era conciata la loro bambina. Il giorno dopo le stesse bolle erano comparse anche sulla schiena di Tommy e la sera stessa avevano entrambi la febbre alta e il corpo completamente a pois rossi.

Sebastian si era offerto di stare a casa dal lavoro per badare a loro anche perchè, visto che il capo in ufficio era lui, non gli avrebbe potuto dire nulla nessuno, e Blaine acconsentì non troppo convinto della proposta del marito. Insomma, conosceva Sebastian.

Ma a dispetto di quello che si era immaginato, quando tornò a casa la sera trovò Annie e Tommy in cucina a disegnare mentre Sebastian preparava la cena, la febbre leggermente più bassa ed entrambi i bambini coperti di talco per evitare il prurito.

Blaine rimase piacevolmente stupito di come il marito fosse riuscito a gestire bene la situazione e la settimana seguente andò al lavoro tranquillo, sicuro che tutto a casa fosse sotto controllo.

Dopo i primi giorni in cui sia Annie che Tommy non fecero altro che lamentarsi per le bolle, il male che avevano si affievolì, le pustole rosse scomparvero senza lasciare cicatrici e tornarono come nuovi grazie all'amore dei loro papà e soprattutto all'antibiotico che fu prontamente prescritto dal medico.

Erano quasi guariti quando Blaine aveva notato i primi segni di qualche malanno nel marito: alcuni colpi di tosse, la voce roca, starnuti. E poi eccola, la febbre.

Blaine lo guardò adorante, passandogli una mano sulla fronte calda. Era semplicemente uno straccio e, nonostante lo avesse visto davvero poche volte con quelle borse sotto gli occhi e quell'aria sbattuta, non potè che passare la stessa situazione trascorsa poco prima con Annie e Tommy malati.

Vado a prenderti un'aspirina, non alzarti.”

Non sono malato, posso fare le cose come una persona normale.”

Blaine sorrise per poi lasciargli un bacio sulla fronte e uscire dalla camera ma, non appena aprì la porta, non potè fare a meno che guardare in basso le sue piccole pesti nei pigiami colorati che lo guardavano preoccupati.

Papà è malato?” chiese subito Annie allungando le braccia verso Blaine per farsi prendere in braccio.

Lui se la mise su un fianco e, dopo avergli sentito la fronte fresca e quasi senza febbre, annuì.

Ma è colpa nostra?” domandò Tommy con una smorfia, dispiaciuto di quello che aveva appena scoperto.

Assolutamente no, niente è colpa vostra!” rispose subito Blaine con una risata passandogli una mano tra i riccioli scuri e avviandosi verso il bagno con ancora Annie in braccio per prendere la medicina a Sebastian.

Ma noi siamo ancora malati papà?”

Non del tutto, tesoro, siete quasi guariti,” rispose Blaine con un sorriso dirigendosi di nuovo verso la camera sua e del marito. “Prudono ancora le bolle?”

Entrambi i bambini fecero no con la testa mentre lui appoggiava Annie sul pavimento di fronte alla loro stanza e apriva leggermente la porta.

Ma possiamo vedere papà anche se è malato?”

No, Tommy, sarebbe meglio di no.”

Ma tanto siamo malati anche noi papà!!”

Papà è molto debole, andate a giocare e lasciatelo stare.”

Ma non possiamo darci neanche un bacino così guarisce prima? Con noi ha funzionato.”

Blaine guardò con un sorriso la smorfia sul viso della figlia e stava quasi per risponderle che era meglio di no, quando la voce di Sebastian arrivò alle sue orecchie.

Io non sono malato!”

Blaine rise, seguito a ruota dai suoi bambini, che si affacciarono alla porta della stanza e lo guardarono supplicanti. “Dai papà possiamo? Papà dice che non è malato!”

Blaaaaine. Non sono malato, falli venire!” gli urlò di nuovo Sebastian.

E se si ammalano di nuovo?” gli urlò di rimando Blaine da fuori la porta.

Sono sotto antibiotico! Non trattarmi come moribondcoff-” il resto della frase venne coperto da una serie di colpi di tosse che fecero sorridere Blaine.

Papà per favore?” Tommy ed Annie tornarono a guardarlo adoranti con le mani congiunte e non riuscì proprio a dire di no a quegli occhi lucidi e quelle faccine sorridenti.

Cinque minuti, vado a prendervi l'antibiotico.”

I due bambini esultarono contenti per poi correre in direzione del letto, arrampicarsi e raggiungere Sebastian che a fatica era riuscito a sedersi contro lo schienale.

Si appoggiò alla porta per osservare i suoi malati a letto, Annie tra le braccia di Sebastian accoccolata contro di lui e Tommy in piedi sopra le coperte che raccontava chissà cosa alla sorella e al padre.

Sorrise e tornò in bagno per prendere le medicine anche per i suoi figli ma, mentre ritornava in camera prese il cellulare e digitò distrattamente il numero dell'ufficio, fermandosi sull'uscio ad osservare ancora Sebastian e i suoi bambini sul letto.

Marie? Sì, sono Blaine. Senti... oggi devo rimanere a casa, puoi dirlo tu a Karen? No, no, ho i bambini malati e non posso proprio uscire. No... lui non può... perchè Sebastian rientra nella categoria bambini malati in questo momento e sai com'è, bisogna starci dietro quando fanno i capricci.”
 

 


Scusate la pausa settimanale, ma gli altri miei bimbi mi hanno reclamata per la Kurtofsky Week, quiiindi eccomi qua con una nuova daddies :3

Daddies che è tutta dedicata alla Fra, alias Medea00 che non solo mi ha dato questo prompt adorabile che sono malaticci, ma anche perchè è un amore di ragazza e una scrittrice favolosa. Quiiindi, è tutta per te darling <3

E punto nuumero due, vi lascio la mia pagina autore (quiii --> http://www.facebook.com/pages/IrishMarti/323695684343895), se magari avete qualche prompt per le daddies (visto che io mi dispero già al solo pensiero di dover finire questa raccolta e purtroppo sto finendo le idee) o doveste dirmi qualcosa, lì mi reperite molto più facilmente che su EFP :3 Ah e ovviamente grazie alla mia meravigliosa beta <3

Grazie a tutti quelli che hanno inserito la storia tra i preferiti, sono davvero commossa e asdfghjkl siete adorabili <3

Marti

   
 
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