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Autore: Tonks_S    07/05/2012    7 recensioni
Salve! Ecco una piccola shot nata durante l'attesa della 4x23! è quello che desidero tanto vedere nella puntata ma lo scrivo perchè sono sicura che il barbuto non mi accontenterà! >
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione
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A Fede, grazie per l'aiuto
ma soprattuto grazie per scrivere delle fantastiche storie
A tutte le ragazze dello Stanathan da ricovero 
grazie di tenermi compagnia ogni giorno
 grazie di avermi fatto scoprire di non essere solo io completamente pazza
vi  voglio bene <3 




"Always" is the word for a new beginning
 



Pioggia. Pioggia incessante che scende su New York. Uno di quei temporali in cui cade tantissima acqua,che ti colgono all'improvviso e finiscono altrettanto presto.
Quella pioggia aveva colto di sorpresa anche la detective Beckett che,quando era uscita dal distretto frettolosamente dopo aver consegnato il distintivo, non aveva neanche minimamente messo in conto che potesse piovere.
Era uscita dal distretto continuando ad ignorare i suoi colleghi che tentavano di fermarla, non aveva risposto alle chiamate della sua migliore amica che tentava a tutti i costi di mettersi in contatto con lei. Aveva passato dei giorni pessimi e la giornata di oggi era stata la ciliegina sulla torta.
 
 
Attraverso dei conti bancari e alcune informazioni era riuscita a scoprire il luogo dove si nascondeva Cole Maddox,uno degli uomini del drago,un uomo che l'avrebbe condotto al mandante dell'omicidio di sua madre. Non aveva aspettato nessuno, aveva mandato un messaggio a Ryan dicendogli che aveva delle novità e si era precipitata all'indirizzo che aveva trovato.
Era entrata di soppiatto nell’edificio ed era riuscita a cogliere di sorpresa quell'uomo, ma non aveva tenuto in conto di trovarsi in un palazzo a lei sconosciuto al contrario dell'uomo che sapeva come muoversi lì dentro,così Maddox era riuscito a scappare ed era iniziato l'inseguimento.
Fino a quando si erano ritrovati sul tetto. La detective era riuscito a bloccarlo ma l'uomo ,che sapeva come difendersi, l'aveva prima disarmata e poi colpendola l'aveva quasi scaraventata dal tetto del palazzo. La donna però era riuscita ad aggrapparsi al cornicione ed era rimasta a penzolare cercando di risalire sul tetto dell'edificio. Era senza forse eppure tentava in tutti i modi di riuscire a risalire, era determinata a non mollare la presa, sapeva che quel palazzo era troppo alto e se fosse caduta non sarebbe sicuramente sopravvissuta. Ma lei era una detective della omicidi accidenti,inseguiva ogni giorno i criminali più pericolosi di tutta la città, le avevano sparato ed era riuscita a sopravvivere, non poteva mollare la presa adesso, ad un passo dalla verità sull’omicidio della madre,ad un passo dalla possibilità di una nuova vita senza più fantasmi del passato.
Aveva continuato a fare forza sulle braccia cercando di rialzarsi fino a che aveva sentito una mano afferrarla con forza e tirarla su, aveva iniziato a divincolarsi per paura che l’uomo che inseguiva fosse tornato a cercarla ma si era calmata quando si era ritrovata davanti Ryan ed Esposito.  Dopo essersi accertati che stesse bene le avevano detto di andare al distretto perché la Gates,che la stava aspettando già di pessimo umore, voleva parlarle. Giunta al dodicesimo era entrata subito nell’ufficio del capitano ben sapendo che l’aspettava una grossa ramanzina, ma mai avrebbe immaginato tanto. Era stata sollevata dal caso e la Gates le aveva esplicitamente chiesto, per non dire ordinato,di non presentarsi al distretto nei giorni seguenti. Le aveva detto di non volere poliziotti di cui non potersi fidare fra i piedi, le aveva dato una settimana di ferie intimandola di non avvicinarsi al caso se non voleva essere licenziata. Ma stranamente Beckett non aveva obiettato, sapeva di averla combinata grossa quella volta, di aver messo in pericolo la sua vita e di aver fatto scappare un uomo di vitale importanza per le indagini. Era tutta colpa sua, per questo non se la prendeva con la Gates, sapeva che quello era il suo lavoro, l’unica persona che in quel momento odiava era se stessa. Si era fatta coinvolgere troppo ancora una volta,ma quello come sempre era stato inevitabile, era l’omicidio di sua madre cosa pretendevano che lei lo considerasse un caso qualunque?
 Si, ma per lei questo è impossibile.
 
 
E adesso era lì sotto la pioggia a pensare, a cercare almeno di capire effettivamente qualcosa. Seduta su quella stessa altalena in cui si era stata mesi fa insieme a Castle. Eccolo come sempre nella sua testa,nel suo cuore.
 
“You are not in this alone”
 
Le sue parole le risuonavano ancora in testa. Non è sola. Nel profondo del suo cuore lo ha sempre saputo ma l’ha veramente realizzato solo quando i suoi amici sono arrivati in tempo per salvarla sopra quel tetto qualche ora prima. Sa di avere delle persone che le vogliono bene e che avrebbero fatto di tutto per lei,specialmente una:Lui.
Ma come sempre lei è riuscita ad allontanarlo, anche dopo che lui le ha ancora una volta confessato i suoi sentimenti lei non è riuscita a dirgli la verità, troppo arrabbiata per la bugia che Castle le ha appena confessato.
 Aveva indagato alle sue spalle sull’omicidio di sua madre e questa cosa ha fatto sentire Kate tradita nel profondo. Lui, la persona di cui si fida di più in quel momento, le aveva nascosto delle verità su una delle cose più importanti per lei. È arrabbiata e delusa con lui ma più di tutto questo è preoccupata. In quei anni è sempre riuscita a proteggere le persone care, si è sempre esposta lei, è stata lei a continuare imperterrita ad indagare proteggendo le persone più importanti della sua vita. Ma se è lui ad indagare lei non ha modo di proteggerlo, si è cacciato in un brutto guaio, si è esposto troppo e ora rischia tutto, come rischiano tutto anche sua madre e sua figlia. Tutto per aiutare lei,perché? Il motivo è ormai chiaro anche a lei, che ha cercato di negarlo per tutto quel tempo:l’ama e farebbe qualunque cosa per proteggerla, e lei farebbe lo stesso per lui. Lo ama,lo ha capito ormai da tempo dentro il suo cuore e grazie alle sedute dallo psicologo era riuscito a farlo ammettere anche alla sua parte più razionale. Lo ama e non permetterebbe mai che gli accadesse qualcosa, deve proteggerlo e può farlo solo standogli accanto.
Appesa al quel cornicione qualche ora prima ha letteralmente visto passare tutta la sua vita davanti agli occhi e ha realizzato di non aver vissuto abbastanza. Dopo l’omicidio di sua madre si è lasciata scivolare all’interno di un baratro con tanto di recinzione che impediva a chiunque di raggiungerla. Ma lui c’è riuscito, ha scavalcato la recinzione, è arrivato sul fondo del baratro l’ha presa per mano e l’ha riportata in superficie, l’ha fatta ritornare a vivere veramente. E lei adesso sa di non poter vivere senza di lui, non le importa di quello che è successo in quei anni, di tutto quel dolore che si sono provocati a vicenda adesso lei vuole tornare a vivere, vuole una vita con lui.
Nell’esatto momento in cui realizza cosa deve fare si alza di scatto e inizia a correre.
Corre veloce perché il tempo che hanno sprecato è già abbastanza.
Corre e non le importava della pioggia che continua a scendere provocandole brividi di freddo, lei in realtà non li sente, troppo riscaldata dal fuoco dell’amore che sente dentro.
Corre così veloce da non rendersi neanche conto di essere già arrivata. Sale le scale così velocemente che rischia di cadere più di una volta e,arrivata al piano dello scrittore,suona il campanello senza pensarci un secondo di più per evitare di essere frenata dalla razionalità che ha finalmente deciso di mettere da parte.
 
 
“Che vuol dire che stava quasi per cadere dal tetto? No Javier non l’ho più sentita da ieri sera, no…ma adesso spiegami bene che diavolo è successo?”
Richard Castle continua a passeggiare nel salotto di casa sua sempre più ansioso e frustrato. È solo in casa, la madre è negli Hamptons e la figlia è a  una festa per il suo diploma, e tutto il silenzio di quella sera non l’ha proprio aiutato a distendere i nervi. Sta così da ieri, da quando ha avuto quella brutta discussione con Beckett, l’ha richiamata tanto ma lei era troppo arrabbiata per rispondergli. Ma come può non biasimarla? Sa di essere un grande cretino, le ha nascosto informazioni troppo importanti per lei e anche se l’ha fatto per proteggerla le ha comunque mentito. Lui che in quelle ultime settimane è stato così arrabbiato con lei per quello che le aveva nascosto, per come gli aveva mentito.
 A casa quella sera aveva fatto di tutto per provare a distrarsi ma nulla aveva funzionato e quando aveva provato ad andare a letto aveva ricevuto quella telefonata da Esposito che lo informava di quanto accaduto quel giorno.
“No, ti dico che non lo so dove può essere. Non ci parliamo praticamente più” il suono molto insistente del campanello lo distrae “ascoltami amico cercherò di farmi venire qualche idea, credo che stia bene, vuole solo stare un po’ per i fatti suoi, la conosci. Adesso devo andare credo che mia madre abbia deciso di ritornare dagli Hamptons ma ha scordato le chiavi, devo andare, ci sentiamo domani.”
Chiude velocemente la telefonata e attraversa il salotto per andare ad aprire.
“Madre quante volte devo dirtelo che non devi dimenticarti le chiavi? ” finisce la frase prima di aprire la porta ma non è la grande diva Martha Rodgers quella che gli si presenta davanti in quel momento.
La migliore detective di New York e lì sul suo pianerottolo, completamente bagnata e che lo continua a fissare senza muovere un solo muscolo. Non si aspettava di vederla,non dopo quello che è successo fra di loro. Ma adesso lei è lì:infreddolita e con gli occhi lucidi forse perché ha appena smesso di piangere,lo guarda e si vede che è molto tesa. Lui fa per aprire la bocca e dirle qualcosa ma lei lo ferma in tempo:
“No..shh..non parlare per favore altrimenti rendi tutto più difficile Rick”
-Mi ha appena chiamato Rick?- pensa lo scrittore.
“Ascolta, so che questa visita è abbastanza improvvisata ma io avevo bisogno di parlarti, di vederti, io avevo…ho bisogno di te.” Fa una pausa prima di riprendere convinta. “Sono quattro anni che mi segui nei miei casi, quattro fantastici anni. Ne abbiamo passate davvero tante insieme,momenti belli e brutti, ma soprattutto in questi quattro anni ho conosciuto un uomo fantastica: un po’ bambino di dieci anni, un po’ uomo disponibile e gentile, un po’ papà e figlio meraviglioso. Insomma ho scoperto che sotto il nome di Richard Castle c’è una vera persona, c’è Richard Alexander Rodgers un uomo meraviglioso. Mi sono sempre detta che nella vita bisogna aspettare il momento giusto per fare le cose, che ti si presenterà sicuramente davanti e tu devi solo cogliere l’occasione al volo. Ma adesso ho finalmente capito che non puoi aspettare tutta la vita il momento giusto devi essere tu a trovarlo. Rick, poche ore fa mi trovavo su un cornicione in bilico fra la vita e la morte. È successo di nuovo, stavo quasi per morire con il più grande rimpianto di tutti, quello di non  aver vissuto davvero. Dopo la sparatoria al funerale di Montgomery mi sono ripromessa che non avrei più avuto rimpianti, che avrei iniziato a vivere veramente, senza più essere trattenuta da quel muro. Ma non l’ho fatto Rick! Ho continuato ad aspettare, perché non mi sentivo abbastanza pronta, perché non volevo rischiare, ma adesso ho capito di aver aspettato troppo a lungo. Non voglio più aspettare,voglio vivere davvero e per farlo ho bisogno di te accanto. So di non essere la persona più semplice da frequentare sulla faccia della Terra ma tu hai detto di amarmi, più di una volta: la prima volta mi ha aiutata a sopravvivere e la seconda,ieri,è servita per buttare via  l’ultimo mattone che era rimasto del mio muro. È crollato Rick, il muro non c’è più, l’hai buttato via, l’hai completamente distrutto e sei finalmente riuscito a liberarmi da un peso che non mi permetteva più di vivere. Grazie Rick, grazie di esserci e di non esserti arreso. Mi sei rimasto accanto sempre anche quando io cercavo di mandarti via, no ti sei arreso e grazie a te ho finalmente liberato il mio cuore,che adesso batte di nuovo forte d’amore…per te. Permettimi di passare la mia vita insieme a te, perché ti amo così tanto che starti lontano un solo giorno mi distrugge, non potrei pensare di vivere senza di te.”
Lei ritorna a respirare e continua a fissarlo, lui è lì imbambolato che la fissa incredulo che lei sia veramente lì a dirgli quelle cose. Ha aspettato quel momento così tanto che adesso che finalmente è successo non sa cosa dire o cosa fare. Lei continua a fissarlo, vede i suoi ingranaggi funzionare e lentamente comprendere il significato delle sue parole. Ha un aria buffa che la detective trova incredibilmente sexy, si mordicchia il labbro fino a quando non ce la fa più e decide nuovamente lei di fare la prima mossa. Entra velocemente in casa prende il viso dell’uomo tra le mani e si avventa sulle sue labbra. Lo bacia tentando di fargli capire quanto amore prova per lui, ma vede che lui continua a non reagire.
“Castle…” lo richiama allora. Per lui è come un risveglio e,cingendo la vita della donna,risponde anche lui al bacio. È un bacio carico di tutto l’amore che provano che però, nel momento in cui le loro lingue si incontrano, diventa carico di quella passione che trattengono da anni.
Si continuano a baciare e si spostano lentamente dentro casa, Kate muovendosi con un calcio ben assestato chiude la porta d’ingresso senza mai staccare le sue labbra da quelle dello scrittore. Richard è al settimo cielo, sono anni che aspetta questo momento e adesso lei è lì con lui, pronta finalmente a creare un vero rapporto. E così preso dai suoi pensieri che non si è neanche reso conto che Kate,continuando a baciarlo, è arrivata in camera da letto. Quando entrano in camera da letto si stacca di poco per riprendere fiato ed ha il tempo di fissare la sua bellissima musa: ha i capelli mossi e bagnati che le ricadono sul volto, gli occhi lucidi, che questa volta esprimono felicità, e a dimostrarlo c’è anche il gran sorriso che gli sta mostrando in quel momento. Per lui in quel momento è la donna più bella che abbia mai visto e preso dal desiderio si riavverta sulle sue labbra spingendola contro la porta della camera da letto chiudendo quest’ultima con il loro peso.
Continuano a baciarsi e spinti ormai solo dall’amore e dalla passione si iniziano a spogliare. Kate sbottona sempre più velocemente la camicia di lui, staccando a forza anche qualche bottone, desiderosa di aver un contatto con la sua pelle, mentre Rick ha iniziato a sollevare la maglietta zuppa di Kate iniziando ad accarezzarle la schiena. Si tolgono gli indumenti superiori restando entrambi solo con i pantaloni, continuano a spostarsi per tutta la stanza fino a quando Kate non riesce a sentire il contatto con il letto e si lascia cadere. Rick la raggiunge e iniziano entrambi ad armeggiare con i pantaloni dell’altro, per fortuna Kate ha un paio di leggins che Castle le sfila facilmente mentre inizia a baciarle tutte le gambe. Anche Kate è riuscita a sbottonare facilmente i jeans di Castle e nel farlo ha anche accarezzato il segno dell’eccitazione provata in quel momento dal compagno. Ma è Castle a condurre il gioco questa volta, inizia a baciarla in tutto il corpo alternando piccoli baci a morsetti, fino a che non arriva alla parte più intima di lei. Tutto questo provoca a Kate fin troppo piacere, tanto che i gemiti prima controllati diventano dei veri e propri urli. Continuano così, provocandosi piacere a vicenda fino a quando il desiderio diventa troppo e completano la loro unione sia carnale che spirituale, e dopo aver raggiunto insieme l’apice, si accasciano sfiniti e si addormentano abbracciati.
 
La mattina dopo un grande sole illumina la città di New York e a decorarla c’è anche un bellissimo arcobaleno. Mentre la città è già sveglia da un paio di oreRichard Castle ,nella camera da letto del suo loft, si sta pian piano svegliando. Continua a stiracchiarsi senza aprire gli occhi fino a che, tastando la parte di letto accanto a lui e trovandola vuota, capisce di essere solo nel letto.
Un brutto presentimento lo assale, si alza di scatto e vede tutte le tende ancora chiuse e degli indumenti che pensava di trovare per terra,a testimonianza della notte appena passata, non c’è traccia. L’ansia comincia a crescere, così si alza subito e afferra solo un paio di pantaloni ,senza preoccuparsi di mettersi una maglietta.
 Si precipita fuori dalla stanza, inciampa un paio di volte in soggiorno e sbatte contro un piccolo tavolino fino a quando, non si è capito bene come, arriva davanti la porta d’ingresso. Sta per aprire la porta quando il suono di una risata trattenuta lo spinge a voltarsi ed eccola lì.
 Seduta su uno sgabello in cucina, ha in mano una tazza di caffé e accanto a lei c’è un grosso vassoio con pancakes e caffé. La cosa che attira di più l’attenzione dello scrittore e che ha indosso solo la sua camicia, la guarda e non riesce a capacitarsi di quanto può essere bella persino di prima mattina.
Dopo un paio di minuti,vedendo che ancora lui non da segno di reagire, si alza e si avvicina all’uomo, poggi una mano sul suo petto e lo bacia:
“Buon giorno” -un altro bacio-“che ne diresti di venire a fare colazione con me? Il caffé è caldo e ho preparato anche i pancakes” gli sorride e,vedendo che lui ancora non reagisce,lo prende per mano e inizia a trascinarlo verso la cucina. Sta attraversando il soggiorno fino a quando non si sente tirare da dietro e si ritrova fra le braccia del suo scrittore, labbra contro labbra. E di nuovo come la sera prima esprimono tutto l’amore che provano attraverso quel bacio.
“Finalmente si è svegliato signor Castle” dice lei continuando a lasciare piccoli baci nel petto del suo uomo. “Dimmi Rick fai così tutte le mattine? Se è così ci dovrò prendere l’abitudine.” gli sorride e si accoccola nel suo abbraccio.
“Scusami Kate, solo che quando mi sono svegliato e non ti ho trovata lì ho temuto che fossi scappata, che ti fossi pentita. Ma quando sono arrivato in soggiorno e ti ho vista tranquilla mentre sorseggiavi il caffé …ah Kate non puoi immaginare quanto mi sono sentito felice e sollevato.” Dice lasciandole un tenero bacio fra i capelli.
Lei gli da un colpo. “Ahi! Ma che ti prende?!” fa lui sciogliendo l’abbraccio per guardare la donna negli occhi.
“Sei un cretino! Dimmi Rick quale parte di ‘ non penso di poter vivere senza te ’ non ti è chiara? Io sono qui e fino a che non cambierò idea, cosa che credo alquanto improbabile, non ho intenzione di andare da nessun altra parte” si avvicina a lui cercando di baciarlo ma lui si scansa all’ultimo e lascia la donna interdetta.
“Quindi secondo te sono un cretino?” lui la guarda con la sua faccia da cane bastonato.
“Si,sei un cretino.” Risponde sicura, lui sgrana gli occhi sorpreso da quella risposta. “Sei un dolcissimo e fantastico cretino.. ma soprattutto sei il MIO cretino” gli dice sorridendo prima di avventarsi nuovamente sulle sue labbra. Ma come la sera prima il bacio inizia a farse sempre più intenso e loro, guidata solo dalla passione, arrivano fino in cucina. Castle solleva delicatamente Beckett e la fa sedere sopra il ripiano della cucina mentre inizia a baciarla in tutto il viso,il collo,le spalle e scende sbottonando la camicia che indossa. Kate capisce che tutto questo porterà a qualcosa che non ha niente di casto e puro così cerca di allontanarsi dal suo scrittore.
“Rick…” lui dice qualcosa di incomprensibile mentre le sue labbra sono ancora impegnate a baciare ogni singolo centimetro della pelle della sua musa, “…Esposito…”.
Lo scrittore sgrana gli occhi ,sbianca di colpo e si allontana dalla sua musa. La detective non sentendo più il contatto con le labbra di Castle apre gli occhi e si ritrova davanti lo scrittore visibilmente scosso.
Scende dal ripiano della cucina e si avvicina preoccupata a lui “Rick che succede? Ti senti bene?”
“Tu-u…Mi..” capisce di dover respirare un pochino prima di poter riuscire a parlare “ Mi ha-i appena chiamato Esposito…c’è qualcosa che devo sapere Kate?”
Lei lo guarda senza riuscire a capire cosa voglia dire “Rick ma di che stai parlando? Non ti ho chiamato Esposito!Io..”
Ma non le da il tempo di finire perché la rabbia prende il sopravvento su di lui: “Come puoi mentirmi così? Non sono mica sordo sai…ti ho sentita hai detto Esposito! E-S-P-O-S-I-T-O! Ora mi spieghi come mai, mentre noi siamo sul punto di fare l’amore tu pensi a lui? Io non ti capisco Kate…pensavo andasse tutto bene…niente più ‘dottor motocicletta’,niente Demming, niente Gina, nessuno, solo tu ed io! E adesso spunta fuori Esposito…che poi non riesco a capire come potreste.. insomma ho sempre pensato che ci fosse solo un rapporto di amicizia fra di voi…e poi non hai pensato a Lanie? È la tua migliore amica Kate! Le faresti davvero una cosa del genere? E non pensi a me? Che fai prima mi seduci e poi mi dici di volere un altro? Ieri hai detto di amarmi e adesso.. non ti capisco Kate …io…” ha iniziato uno di quei suoi monologhi interminabili, continua a camminare avanti e indietro e  parla, parla così tanto che Kate è sorpresa che non si sia ancora fermato a riprendere fiato. Lo guarda e non può fare a meno di ridere, ha pensato che fra lei ed Esposito…ma come può essere ancora così insicuro dopo tutto quello che è successo la scorsa notte? Crede di sapere qual è il motivo, semplice, è tutta colpa sua, lei lo ha rifiatato e allontanato in tutti questi anni, lei ha sempre nascosto i suoi veri sentimenti dentro il proprio cuore e non ha permesso che uscissero via, ma nello stesso tempo ha impedito anche a lui di poter vivere veramente il sentimento che provava nei suoi confronti,e per questo si odia.
“E adesso sorridi Kate? Accidenti come fai a sorridere in un momento come questo?”
“Primo: calmati! Secondo: ma di che diavolo stai parlando? È vero ho detto ‘Esposito’ ma l’ho fatto soltanto perché ho trovato molte sua chiamate sia nel mio che nel tuo cellulare e quindi volevo chiederti di richiamarlo prima di perdere definitivamente il controllo.” Arrossisce dicendo quell’ultima frase “Non penso a nessun altro, non c’è un altro. Possibile che ancora non ti fidi? Non me ne vado Rick, io voglio stare con te.”
Lui rilassa il viso e si da una botta in testa “Tu volevi solo che lo chiamassi? Oddio Kate quanto mi dispiace! Hai perfettamente ragione sono un cretino, sono il più grande cretino sulla faccia del pianete! Sai che ti dico? Lo chiamo subito” le da un bacio e va in salotto a prendere il suo i-phone “Poi però continuiamo da dove ci siamo fermati prima” aggiunge sorridendo malizioso.
Lo guarda: è un bambino, ma lo ama anche per questo. Lo ama e finalmente riesce a dirlo non solo dentro la sua testa.
È un uomo fantastico e da oggi e anche il SUO uomo.
È il suo partner
il suo migliore amico
l’uomo per qui farebbe di tutto, anche farlo evadere da una prigione se fosse necessario
l’uomo che l’ha aiutata a ritornare a vivere
l’uomo con cui vuole cominciare un nuova vita
l’uomo che vuole accanto, Always!


Angolo di Simo <3

Buona sera <3
grazie di essere arrivati fin qui, vuol dire che avete letto la storia e questo per me è già abbastanza.
Non mi conosco in molti, sono quello che si può definire una "lettrice silenziosa",
rarissime volte lascio recensioni per il semplice fatto di non trovare mai il tempo. 
Ma ci tengo a dirlo: siete bravissime!complimenti davvero! leggervi è sempre bello e mi serve molto spesso anche per evadere dalla normalità!
Ho letto davvero tutte le storie della sezione Castle e no ne ho trovata neanche una che non mi piacesse (sarà che sono sempre perfette le storie che parlano di quei due xD)
Mi farebbe piacere ricevere un vostro parere sulla storia, non preoccupatevi, so che è pessima quindi potete tranquillamente lasciare una critica! Come dicono in molti: sono costruttive...e io ci credo perché lo sperimento quotidianamente a scuola!xD
Mi pare di aver detto tutto...


SE! Ma secondo voi io pubblico oggi senza dire niente tipo :

HAPPY CASTLE MONDAY!!! *___* #ALWAYS!

Oddio! Quanti, come me,ancora non ci credono che è davvero arrivato QUEL momento?! <3
Buona puntata a chi la guarderà questa notte, per chi aspetta i sub come me ...
un consiglio?! Leggete tante FF aiuta! xD

Baci

Simo :)
   
 
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