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Autore: angielovestommo    07/05/2012    16 recensioni
Quante volte avrei voluto girare l'angolo all'incrocio con la Evenue Street, prendere un autobus e andare lontano, dove non mi avrebbero mai trovato. Non avevo mai avuto il coraggio di farlo, non avevo avuto il coraggio di abbandonare mio padre, di lasciare questo posto per optare per qualcosa di migliore. Perché infondo la strada per la scuola era davvero poca, troppo poca per avere la scusa per uscire prima da quell'inferno in cui vivevo. Esatto, inferno. E perché inferno? In quella casa vivevamo io, mio padre e quella creatura che sembrava appena uscita da un girone di dante, con affetto chiamata matrigna.
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“Scommetto che non riusciresti a fartela!” Disse Zayn, pronto per una sfida. Voleva la sfida? Harry Styles non rifiutava mai le sfide. “Scommettiamo?” Sorrisi compiaciuto, guardandolo negli occhi. Non te l'aspettavi, eh Malik?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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dedicato a chi, come me, ama sognare.

Prologo.
 


 

 

Quella mattina, come tutte le sante mattine, mi ritrovai a gongolare sulla strada diretta verso la mia scuola. Quella specie di prigione obbligatoria e legale mi costringeva ogni giorno ad alzarmi ad orari spropositati e a correre per non arrivare tardi. Ed eccomi qui, una storia banale di una ragazza banale, una ragazza testarda con le sue fissazioni e i suoi problemi. Quante volte avrei voluto girare l'angolo all'incrocio con la Evenue Street, prendere un autobus e andare lontano, dove non mi avrebbero mai trovato. Non avevo mai avuto il coraggio di farlo, non avevo avuto il coraggio di abbandonare mio padre, di lasciare questo posto per optare per qualcosa di migliore. Perché infondo la strada per la scuola era davvero poca, troppo poca per avere la scusa per uscire prima da quell'inferno in cui vivevo. Esatto, inferno. E perché inferno? In quella casa vivevamo io, mio padre e quella creatura che sembrava appena uscita da un girone di dante, con affetto chiamata matrigna.

Quella donna era una perfida che pensava solo a sé stessa, e a come arricchirsi sulle spalle di mio padre. Purtroppo però non aveva calcolato un minimo particolare: ME.

Si, esatto, quella creaturina tanto docile quanto diabolica di nome Sunshine.

In quella casa oramai non ci volevo più stare, la mia matrigna aveva messo tutto a soqquadro, cambiato arredamenti e ogni cosa che mi ricordasse minimamente di mia madre; per questo ce l'avevo a morte con lei.

Mia madre era morta da 6 anni, quando io ne avevo 10. Dopo pochi mesi mio padre iniziò a frequentare altre donne, troppo abbattuto per riuscire a stare da solo; beccò per nostra sfortuna quell'arpia di nome Teri.

Lo conquistò subito, almeno così dice, con quel suo sguardo abbagliante (da pesce lesso cotto al sole) e quel suo sorriso così brillante e pieno di sé (un lama ha un sorriso migliore), e io mi dovetti adeguare alla situazione.

Lui, se solo sapesse cosa mi fa quella donna.

Non mi tratta come un essere umano, almeno quando non c'è lui.

Io adoro mio padre, alla follia, però è sempre fuori per lavoro, e quindi mi tocca stare con quella stronza, quella donna che ce l'ha a morte con me perché le metto i bastoni fra le ruote,che non è riuscita ancora a rincoglionire mio padre a tal punto da sposarselo e fare fortuna.

Ritornando a noi, ormai avevo superato l'Evenue Street, così tirai un sospiro, pensando che anche oggi sarebbe stata una giornata come al solito. Arrivai davanti a quell'edificio, dentro la cancellata: un prato incorniciava la scuola, insieme agli alberi e al chiacchiericcio dei ragazzi che attendevano l'entrata. Quando la campanella suonò, li vidi ammassarsi come un branco di bambini obesi all'apertura del Mc Donald, mentre io rimanevo indietro, aspettando che passassero tutti senza travolgermi.

Mi guardai un po' intorno. C'erano i soliti fighettini della scuola, e poi la banda di Styles.

Harry Styles era un 17enne montato e pieno di sé. Capelli ricci, sguardo affascinante e due fossette che, secondo alcune mie amiche, erano 'da paura!'. Si, era un bel ragazzo, ma non mi interessava proprio per nulla, ne come carattere, ne come aspetto fisico. Stava sempre con il suo gruppetto ed era un po' il loro leader. Era il classico ragazzaccio che piaceva a tutte e che usava le ragazze per i suoi scopi. Si, le prendeva, se le lavorava, le usava e poi le gettava via. Spesso vedevi ragazze negli angolini a piangere, accucciate tra le braccia della migliore amica, tentando di farsi coprire alla vista di quel ragazzo, per il proprio cuore spezzato, per la paura inconscia di rimanere di nuovo folgorate dal suo sguardo che a quanto pare era elettrizzante, lo era per tutti meno che per me.

Si, ci provava con tutte, e, puntualmente, spezzava il cuore a ognuna di esse.

L'ho sempre odiato per questo. Come puoi usare una ragazza in quel modo? Ciccio siamo nel ventunesimo secolo, cresci!

Con me, però, non ci aveva mai provato, probabilmente non gli interessavo, probabilmente non mi considerava alla sua altezza, probabilmente gli piaceva semplicemente farmi alterare ogni santo giorno.

Sapeva che ero stata cacciata da scuola e bocciata per una rissa, e quindi tentava in tutti i modi di provocarmi. Se quell'anno non l'avessi passato a causa sua, si sarebbe letteralmente scavato la tomba.

Anche lui, quel bamboccione, era stato bocciato, ben due volte. Adesso si ritrovava in seconda superiore con le ragazzine di quindici e sedici anni, mentre lui ne avrebbe compiuti diciotto a breve.

Io, essendo nata a gennaio, ero andata a scuola un anno prima, e adesso in poche parole mi ritrovavo in pari con le ragazze e i ragazzi del mio stesso anno. Io una '96, e Harry un '94.

Insieme ad Harry, c'era il suo degno compare, Zayn Malik, un '94 con la carnagione più scura, olivastra, di origine pakistana e con altrettante ragazze ai piedi.

Il ragazzo non mi dava così tanto sui nervi, alla fine non ci calcolavamo proprio per nulla, lui stava con Harry, e io stavo da sola.

Anche lui, altrettanto carino, secondo me più bello di Harry, ma non mi interessava neppure lui, e non mi era mai interessato.

Prima, da quanto si dice, era un bravo ragazzo, poi però ha intrapreso la strada di Harry, calpestando ogni ragazza, e perdendo il senno, completamente, grazie a quel tonto.

Quel giorno vidi il gruppetto di Styles: Lui, Malik, Payne e Tomlinson.

Gli altri due non li conoscevo bene, a mala pena riuscivo a riconoscere i loro volti, quindi non mi facevano né caldo, né freddo.

 

Appena entrai in classe, mi sedetti al mio posto e poggiai la testa sul banco; avevo un mal di testa atroce. Dopo poco, il tanto blaterare che sentivo avvicinarsi, mi fece rendere conto che arrivavano i signorini Styles e Malik.

A loro seguito, c'era una flotta di Barbie che parevano appena uscite da una scatola pacco famiglia venuta male. Tutte uguali, con tanto di tettone e capelli biondo platino, con un sorriso più finto di quello degli alunni dopo l'annuncio di un compito a sorpresa di matematica. Ridacchiavano e commentavano cose stupide con Styles, mentre lui le riempiva di complimenti e loro ci stavano.

Styles... stai zitto.”

Dissi io, dopo aver sentito fin troppo delle loro conversazioni.

Lui, per ripicca, alzò la voce, mentre una di quelle specie di mongolfiere giganti disse: “Logan, come siamo nervose oggi!”

Si mise a ridere, insieme a Zayn, Harry e le altre imbotulinate dalla testa ai piedi.

Io non risposi, non volevo far scoppiare un putiferio.

Per fortuna subito dopo entrò la professoressa di sostegno, una talpa con tanto di occhiali e treccia per raccogliere i suoi capelli castani e sottili, così quelle sottospecie di fighette tornarono finalmente al loro posto, mugugnando per l'inizio della lezione, e facendo commenti sugli abiti delle professoresse.

Salve ragazzi, quest'ora buca la riempiremo per parlare di un'iniziativa che serve per unire la classe.”

Poggiai la testa sul banco, sapevo che non mi sarebbe interessato.

Per l'appunto non mi misi ad ascoltare, fino a che la donna non pronunciò la parola 'Campeggio'.

Subito negai nella mia mente, di certo non sarei andata a quella combriccola con tutti quei ragazzi così irritanti, seccanti e tirati a lucido peggio di una sfilata per soli damerini.

Poi però sentii un'altra parola, associata alla prima: 'Punti scolastici bonus'.

Al che mi illuminai. Mi avrebbero fatto comodo un po' di punti bonus per passare l'anno.

Il campeggio durerà tre giorni e due notti, sarete divisi a coppie, sarà questo weekend e frutterà punti scolastici bonus. Sceglieremo noi le coppie.

Ecco lì, un colpo al cuore. Con la fortuna che avevo, mi sarebbe capitato Lucas, il nerd della classe, con quegli occhi da pesce palla bollito e quel sorriso che non vedeva dentista da molti, moltissimi anni.

Chi è intenzionato a venire, alzi la mano.”

Io alzai la mano, e notai che nessuno la teneva abbassata, supposi che fosse per i punti bonus, purtroppo neppure quei due.

Bene, allora posso già iniziare a fare le coppie.”

Iniziò a leggere una lista di coppie interminabili; si sentivano dei 'si!' secchi e compiaciuti, e dei 'no' lunghi e malinconici.

Logan con.. Bryan Lucas.”

Mi girai verso di lui, sperando in un accenno di tristezza anche da parte sua, e invece mi salutava, tutto sorridente. Sapevo che era da qualche anno che mi veniva dietro, e passare due notti in tenda con lui non sarebbe stato affatto facile. Ricambiai con un sorriso a metà tra l'imbarazzato e lo schifato, per poi tornare a guardare la professoressa.

E per ultimo.. Styles, non è rimasto nessuno.. Andrai con Logan e Lucas.”

Io ed Harry ci esprimemmo con un 'coooosa?' in perfetto coro, per poi essere zittiti dalla professoressa, che non voleva sentire ma.

Non voglio lamentele, o vi adeguate, o non venite.” Sbottò di colpo, per poi tornare alla sua adorata lista che avrei voluto strapparle davanti agli occhi.

Mi girai verso Styles, che era dietro di me, ed aveva il viso imbronciato. Appena mi vide iniziò a ridere, mentre io guardavo verso l'alto, cercando di trattenermi dal tirargli un pugno.

Sei un immaturo, Styles.” Dissi, per poi tornare girata verso la professoressa.

Ha parlato miss. so tutto io.” Ghignò, con la sua voce forte e grave, mentre se la rideva con Malik.

Se non la smettete giuro che vi sputo in faccia.” Dissi senza scompormi, continuando a guardare avanti.

Un 'ooooh, pesante!', proveniente da qualcuno alle mie spalle, mi fece intendere che avevano voglia di scherzare, ma purtroppo quel giorno ero io quella che non era in vena di scherzi. Quell'arpia di Teri continuava a svegliarmi all'alba per farmi preparare la colazione e pulire, urlarmi di tutto e comandarmi a bacchetta, e quello stesso giorno avevamo avuto una delle nostre solite litigate, e come al solito papà non c'era.

Alzai leggermente la manica della mia felpa, per controllare il livido sull'avambraccio, era ancora grande e violaceo, quella stronza mi aveva tirato addosso il telecomando perché mi ero rifiutata di portarle da mangiare, mentre lei era comodamente sdraiata sul divano. Ormai ero abituata ai suoi maltrattamenti, papà non aveva mai creduto ad una singola parola di ciò che dicevo, anche perché Teri, quando sapeva che mio padre sarebbe dovuto tornare a breve, non mi maltrattava per farmi sparire i lividi, così non avevo prove. Controllava abitualmente tutta la mia roba, per paura che non potessi trovare prove per far capire a mio padre che razza di donna fosse e così non avevo nulla per cui poterle andare contro; le mie lacrime non bastavano, non bastavano mai.

Riabbassai la manica della felpa color carta zucchero per poi seguire le istruzioni della professoressa, mentre spiegava tutti i dettagli della gita.

Dovete portare una tenda, un sacco a pelo, uno spray anti-zanzare...” E continuò così quasi all'infinito, fino a che non suonò la campanella e non riuscì finalmente a varcare la soglia di quella dannata aula che di giovedì mattina era davvero carica di tensione e ansia.

Davanti a me, passò un po' impacciato Niall, un biondino con gli occhi color oceano, che ormai mi interessava da molto tempo. Non avevo mai avuto occasione per parlarci, c'era sempre l'ora di scienze ma non riuscivo mai a trovare il posto vicino al suo, così dovevo rassegnarmi che non l'avrei mai potuto conoscere al di fuori di ciò che si diceva su di lui.

Bel culo Logan!” Ridacchiò alle mie spalle Styles, scrollandomi dai miei sogni sul bellissimo Horan.

Mi voltai istintivamente e fulminai Harry con lo sguardo, che nel mentre continuava a ridere mentre tirava pacche amichevoli a Malik. “Siete divertenti quanto una carota in cu...” Mi bloccai, mugugnando nervosa. “Mmmh mi stai facendo diventare troppo volgare. VAFFANCULO.” Terminai la conversazione con una delle mie solite uscite, iniziando a percorrere il corridoio verso l'aula di scienze. Niall era già andato, l'avevo visto passare, quindi, come tutte le altre volte, si sarebbe seduto vicino a Caroline Fletcher, una ragazza mora e alta, davvero bellissima. Entrai con i miei libri in mano, sperando di non capitare con qualcuno di irritante, e, detto fatto, Tomlinson mi aspettava in primo banco, l'unico vuoto. Non so se si fosse mai chiesto perché lo lasciassero sempre da solo, probabilmente era troppo impegnato a pensare battute pessime da rifilare a chiunque gli si fosse presentato davanti.

Heilà Logan!” Alzò la mano in segno di saluto, ricambiato da un moscio “Ciao.” da parte mia, mentre i miei libri cadevano liberi sul banco. “Sai qual'è il colmo per un piccione?” Mi guardò tutto ansioso e allegro. “No, non lo so, dimmelo tu.” Risposi svogliata. “Fare i piccioncini!” Scoppiò in una fragorosa risata, mentre io mi accasciavo sul banco, sconvolta da quanto fosse pessima la sua battuta.

Potresti evitare di fissarmi tutto il tempo?” Chiesi sussurrando, durante la lezione, con il mento sul banco e gli occhi socchiusi, mentre il signorino continuava a tenere gli occhi puntati su di me invece che sulla lavagna.

Scusa, è che sei molto più interessante tu della lavagna, non che ci sia qualcosa di così bello scritto lì, però...” Mi disse, senza essere timido.

Dovrei prenderlo per un complimento?” Chiesi, continuando a fissare un punto davanti a me, senza neppure guardarlo veramente.

Si, certo!” Sospirò lui.

In realtà Tomlinson, Louis Tomlinson, non era affatto male. Era un ragazzo carino, forse le sue battute erano pessime, però quando ci si metteva, riusciva anche a formare una frase completa, cosa molto difficile per lui. L'unico problema che aveva erano le sue amicizie. Si, perché anche lui cambiava una ragazza ogni 5 minuti, ed era tutta colpa di Styles. Si, sempre lui, quello stupido aveva portato sulla cattiva strada anche Tomlinson, oltre che Malik.

Allora questa è una dichiarazione?” Dissi, senza scompormi più di tanto.

Adesso non si può fare un complimento?” Mi guardò, corrugando la fronte e alzando un sopracciglio.

Stavo solo chiedendo.” Finsi, ancora poco interessata.

Finalmente suonò la campanella, e, prima che riuscissi ad uscire dall'aula, mi si piazzò davanti Styles.

Ti levi?” Chiesi, evidentemente scocciata.

Sto aspettando Louis.” Disse, come al solito menefreghista, mentre teneva le braccia appoggiate ai lati della porta, impedendomi il passaggio.

Embé? Io devo passare!” Iniziai a spazientirmi.

Non fece in tempo ad aprir bocca per ribattere, che arrivò Louis, tutto sorridente.

Ciao Sunshine!” Mi disse, allegro come un bambino, alzando una mano e allontanandosi con Styles e Malik. Io non risposi, lo vidi solo andare via, e mi stupii per il fatto che mi aveva appena chiamato per nome. Di solito non lo faceva nessuno a scuola, mi odiavano tutti, non avevo neppure un'amica. Solo mio padre mi chiamava così, ed erano rare le volte in cui lo vedevo, quindi non ero quasi più abituata a sentirmi chiamare in quel modo.

Mi fiondai tra i corridoi stracolmi di gente e mi fermai al mio armadietto, aprendolo con forza, poiché era difettoso. Poggiai i libri, guardando alla mia sinistra Niall alle prese con il suo, sempre così bello ed elegante, mentre io ero una vera schiappa. Da quanto ero ipnotizzata, invece di centrare l'armadietto, feci cadere i libri a terra.

Complimenti Logan, riesci sempre a fare la tua meravigliosa figura, eh!” Mi passò dietro Harry, urlando e ridendo con gli altri due.

Styles ti decidi ad andare a quel paese o vuoi che ti ci mandi a calci in culo, te e quelle te barbie di merda!?” Squittii irritata, mentre mi chinavo a poggiare i libri.

Almeno a me viene dietro qualcuno, sfigatella.” Mi si avvicinò all'orecchio e mi sussurrò le sue parole seccanti, facendomi salire la rabbia. Mi allontanai dall'armadietto e sbattei l'anta con forza, sbuffando e dirigendomi verso l'aula di fisica, con le risate dei tre in contorno. Da quanta rabbia avevo in corpo, non mi resi neppure conto del comportamento di Niall, e di certo questo non era da me.

Hei Logan!” Bryan Lucas mi chiamava da lontano, con un cenno della mano, cercando di fermarmi dalla mia corsa verso l'aula di fisica.

Cosa vuoi?” Urlai con la voce inasprita e nervosa.

Lui fece un passo all'indietro, nonostante fosse lontano da me; in realtà aveva un po' di timore di me, e sapeva bene di dovermi stare alla larga dopo una litigata con Styles.

Niente niente, te lo dirò domani!” Disse lui tremante, scappando poi via verso un'aula ben lontana dalla mia.

Possibile che facessi così paura? Alzai le spalle ed entrai finalmente nell'aula, che ormai era piena. Il professore non c'era, ma mi guardai intorno: c'era tutta gente simpatica, era uno dei corsi che mi piacevano di più ed ero contenta di essere capitata con gente normale. Ogni tanto mi cadeva l'occhio su Payne, l'ultimo dei compari di Harry, e anche quello più tranquillo. Non avevo mai capito cosa facesse con quei tre, non avevano per nulla il suo stesso carattere; anzi, lui era gentile, dolce e disponibile, mentre quei tre erano tutt'altro che ciò. Purtroppo, grazie al contagio di Styles il geniaccio, ora anche Liam cambiava fidanzata ogni due per tre, anche se si vedeva che stava con le loro solo per passare il tempo, non era realmente innamorato.

L'unico posto, per quella lezione, fu appunto accanto a Liam.

Posso?” Chiesi gentilmente.

Fai pure.” Disse, senza neppure guardarmi. Posai lo zaino sul banco in dubbio; probabilmente aveva problemi, anche perché di solito non era così scontroso.

Non aprì bocca per praticamente tutta la lezione, sembrava triste e deluso, così, visto che la lezione di fisica non era nulla di speciale, decisi di cercar di attaccare bottone.

E' tutto okay?” Chiesi, voltando la testa verso di lui, mentre era intento a fissare qualcosa fuori dalla finestra.

Eh?” Mi disse lui, scendendo dalle nuvole.

Stai bene? Cioè, intendo... E' tutto apposto?” Chiesi un po' impacciata, imbrogliandomi con le parole, mentre muovevo le mani in modo decisamente troppo ansioso.

Si si.” Sospirò svogliato, tornando ad osservare gli alberi fuori dalla finestra.

Beh, allora scusa se ti ho disturbato!” Dissi, per evidenziare il suo comportamento non proprio educato, alzando le mani per giustificarmi.

Scusa, mi dispiace.” Rispose, senza distogliere lo sguardo da quello che c'era oltre il vetro.

Sembri decisamente impegnato con la tua adorata finestra, ti lascio in pace.” Dissi poi, concentrando il mio sguardo sulla lavagna.

Subito lui girò lo sguardo verso di me e iniziò ad osservarmi. Mi voltai anch'io e incrociai i suoi occhi scuri, color nocciola, così profondi.

Io sono Liam Payne.” Mi porse la mano, per presentarsi, con un bel sorriso stampato in volto, come se avesse dimenticato tutta la tristezza che aveva fino a cinque minuti fa.

Sushine Logan.” Gli strinsi la mano. Era la prima volta che parlavo con Payne, e mi sembrò davvero un tipo molto educato e simpatico, a differenza degli altri tre amichetti. Probabilmente aveva sentito molte volte Styles parlare male di me, ma sembrò che in quel momento non gliene importasse nulla.

Ah, giusto, Harry ogni tanto parla di te.” Disse come per rompere il ghiaccio, perché in realtà sembrava che non gli fregasse nulla di quello che dicesse su di me.

E cosa dice di me?” Corrugai la fronte e alzai un sopracciglio, dubbiosa. Ero davvero curiosa di sapere cosa dicesse quel maleducato su di me.

Beh, credo che tu sappia bene che tipo è.” In quel momento un sorriso intimidito comparve sul suo viso, trattenendo una risata.

Oh, non vorrei scendere nei dettagli, non mi importa della sua vita.” Mi misi a ridere, guardando la finestra e poi spostando lo sguardo su di lui e intensificando la mia risata, contagiandolo.

Non credevo fossi così simpatica, dalle descrizioni di Styles!” Si fece sfuggire lui, posando poi una mano sulle labbra, come a intendere che aveva appena combinato un pasticcio.

Ho già capito che non aprirai più bocca sull'argomento, quindi lascio perdere!” Dissi, con una mano davanti, per farlo tranquillizzare e farlo sorridere, con ottimi risultati.

Logan, Payne, se avete finito di fare salotto qui ci sarebbe una lezione da ascoltare!” Cianciò il professore, arrabbiato, battendo la mano sulla cattedra.

Credo che abbia litigato con la moglie, ieri.” Dissi a Liam, avvicinandomi a lui e sussurrando.

Perché?” Mi chiese, dubbioso.

Perché sua moglie non glie l'ha data e quindi è nervoso.” Misi una mano davanti alla bocca per trattenere le risate, ma con scarsi risultati; Liam si comportò esattamente come me e il professore ci rifilò una bella nota a testa.

Uscimmo poi dall'aula, ancora con il sorriso sulle labbra.

Beh, cos'hai alla prossima ora?” Mi chiese, mentre ci avviavamo verso i nostri armadietti.

Uhm...” Sospirai, mentre aprivo il mio e cercavo di pensare. “Inglese!” Esclamai, come se avessi trovato l'idea per salvare il mondo dal terribile Styles. Lo guardai e sorrisi, dopo che lui mi disse un dolcissimo “Anch'io!”. Mi aspettò mentre cercavo i libri nell'armadietto, per poi accompagnarlo al suo. Fece prestissimo, così ci avviammo lentamente per raggiungere l'aula.

Che caldo!” Esclamai, tirando su le maniche della mia felpa.

Eh gi...” Si bloccò all'improvviso, soffermandosi sul mio braccio. “Che hai fatto lì?” Lo tirò su per guardare l'enorme livido che mi ritrovavo.

Niente niente!” Strattonai velocemente il braccio per poi coprirlo con la felpa e fare finta di niente, chinando la testa e lasciando ricadere un ciuffo di capelli neri a coprirmi il viso dal suo sguardo.

Chi ti ha fatto quel livido?” Mi chiese dopo un po', per rompere il silenzio che si era abbattuto tra di noi.

Sono caduta.” Risposi fredda, cercando di mentire invano, mentre la fine del corridoio era l'unica cosa che riuscivo a fissare, per scampare dal suo sguardo.

Non me la bevo Sunshine.” Mi fece venire i brividi, era la seconda persona in una giornata a chiamarmi così e ormai non ci ero più abituata; non avendo amici nessuno mi chiamava con il mio nome, neppure quell'arpia affamata di soldi di Teri. Non riuscii a resistere e lo guardai negli occhi, che non mi diedero scampo. “La mia matrigna.” Le parole mi uscirono da sole, sapevo che erano la verità, e lo sapeva anche lui, è solo che non avrei dovuto dirlo a nessuno, meno che mai a lui. Se lo fosse venuto a sapere Harry, avrebbe trovato un altro modo per mettermi in difficoltà, e ci mancava solo quello.





 

Salve gente!
Si, lo so, ho un'altra ff incompiuta,
ma avevo bisogno di prendere aria e cambiare un po' storia,
altrimenti le idee scompaiono, quindi meglio prendere
al volo queste occasioni, e puff!
E' uscita fuori questa cavolata dai!
Non mi fa impazzire, ma sto cercando di andare adagio,
e scrivere decisamente meglio delle precedenti.
Puntalizziamo un paio di cose:
1. Qui i ragazzi non sono famosi, semplici studenti.
2. La protagonista è una certa Sunshine, con una vita
familiare non certo delle più facili: figlia unica, madre morta
anni prima, padre poco presente e matrigna da far venire i brividi.
3. C'è un tenerissimo (?) Styles stronzone, Niall impacciato, Liam coccoloso *uu*
e poi, meno importanti (ma che si faranno decisamente sentire) sono Malik,
l'altro stronzone, e Louis, il simpaticone della comitiva.
4. La comitiva dei fighetti non include Niall, questo infatti non li conosce (Conosce solo
Liam, ma non è amico degli altri) ed ha un carattere molto timido.
Okay, credo di non avere più nient'altro da precisare,
questo è un capitolo introduttivo, 
e ci saranno decisamente più novità nel prossimo;
per ora si sa solo che si andrà a fare una dolcissima gita,
in compagnia di quel simpaticone di Styles,
per il resto, si vedrà ;)
Farò dei capitoli lunghi, quindi ne posterò circa
uno a settimana, 
e nulla...
Se vi piace e vi interessa...
MI LASCIATE UNA RECENSIONE? *-*
Mercì! :D
Angie.

  
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